Non è agosto. Anche se può sembrarlo per alcuni aspetti peculiari: fatture non pagate, pagamenti e lavori rinviati, scuole chiuse ed uffici pubblici a mezzo servizio. Strade vuote, città vuote. Tutto avvolto in una strana coltre di attesa e sospensione per riprendere la nostra martellante routine di sempre. Ma non è così. La situazione di […]
Diversi anni addietro mi trovavo ad una lezione del corso di sociologia dei nuovi media, che in linea di massima trattava di approcci sociologici per comprendere le interazioni tra le persone attraverso l’utilizzo dei mezzi di comunicazione più recenti. Il che tendenzialmente si riduce a: Internet. In quel momento non c’era ancora il boom degli […]
Scrivere. Scrivere. Quand’è che ho rinunciato a quella costante presenza nel mondo? Le parole scritte sono sempre state come ossigeno, farne a meno equivarrebbe a morire. Eppure. Eppure. Eppure ho smesso, ho lasciato scorrere via le parole in favore di qualcos’altro. Qualcosa che si chiama lavoro, responsabilità, preoccupazioni, ansie. E non è vero che esista la […]
Dopo tanto tempo in cui questo blog è andato avanti quasi per forza d’inerzia mi piacerebbe tornare a quello che succedeva qua sopra qualche tempo fa. Riuscivo ad esprimere concetti più o meno articolati, con lunghezza variabile e di solito prendendo spunto dalle decine di fonti che leggevo – e leggo ancora – per poter […]
Leggo le parole e le storie di alcuni ragazzi sognatori, chiusi tra le quattro mura di un’università, con le loro vite che scorrono lente e faticose tra le strade di città e di paese. Ci rileggo il mio passato. Un passato scritto tra pagine bianche sporcate dall’inchiostro e infinite parole digitali che segnano anni di […]
Una riflessione di qualche giorno che sarebbe dovuta diventare un testo scritto più approfondito, ma a tradurre quel pensiero ci ha pensato Mario Braconi su Libernazione. Noto un movimento sempre più costante di pseudo-evangelizzazione che usa i toni messianici del “vivi!”, “guarda la realtà!” anziché “stare davanti al tuo smartphone”. La maggior parte delle volte […]
“Ognuno deve lasciarsi qualche cosa dietro quando muore, diceva sempre mio nonno: un bimbo o un libro o un quadro o una casa o un muro eretto con le proprie mani o un paio di scarpe cucite da noi. O un giardino piantato col nostro sudore. Qualche cosa insomma che la nostra mano abbia toccato […]
Quando eravamo al liceo il nostro Gesù voleva suicidarsi. In questi giorni in cui si sente parlare ancora di crocifissi e feticci religiosi utili alla devozione incondizionata – è pleonastico, lo so – mi è tornato in mente un periodo del liceo classico-linguistico in cui difendevamo a spada tratta quel pezzetto di legno e plastica […]
Tra le poche virtù che mi si possano addossare di certo non c’è quella della simpatia. Lo status da antipatico te lo guadagni sul campo sin da piccolo e ti segue come una condanna scritta in maniera invisibile sulla fronte. Inutili gli sforzi di farsi ben volere, di integrarsi, di provare in tutti i modi […]
di John Titor Provengo dal 2084 e vi porto buone notizie dal futuro: la tecnologia è morta. Nonostante quello che la maggior parte degli sceneggiatori ha provato ad ipotizzare nei 60 anni precedenti a quello in cui vivete ora, la tecnologia non solo non prenderà il sopravvento sull’uomo, ma ripartirà da zero. E questo per […]
Nel giorno in cui si viene a sapere della morte di Joerg Haider – che viva in pace nel regno dei bianchi nei cieli – mi arriva una curiosa email con oggetto “aggiornatevi”. Firmata “Fascista”. Uno che si firma “Fascista” e dice agli altri “aggiornatevi” rende vano qualsiasi tentativo di satira ulteriore. Il Camerata ci […]
Il ringo. Un biscotto che è riuscito ad instillare nella nostra cultura la forza dell’integrazione mediata da una sottile crema alla vaniglia. Il ringo non divide, ma unisce. Basta guardare quante persone rinominano le loro foto col titolo “Ringo People”, uno slogan incisivo, immediato, simbolo di appartenenza. Poi quel gesto. I due ragazzi, bambini, adulti, […]
Se ne stava lì seduto a parlarci, con quel suo fastidioso accento alto-atesino ed un ghigno tagliato con una lama da 2 millimetri. Eravamo lì per un colloquio di lavoro, ma sembrava più la presentazione di una batteria di pentole da portarsi a casa. Avevamo risposto ad un annuncio di lavoro part-time pubblicato sul giornale […]
C’è questo luogo comune per cui con internet potremo raggiungere la salvezza delle anime, la rete non è controllata ed è incontrollabile. L’unico mezzo e punto di aggregazione in cui ci si può sentire veramente liberi. La conoscenza rende liberi, la conoscenza è su internet, internet rende liberi. Minchiate. Internet, la rete e tutto ciò […]
Il vecchio saggio cinese Fang descritto da Benni in “Terra!” aveva dei forti poteri psichici, poteva leggere il pensiero e mettersi in contatto con gli altri senza neanche aprire bocca. Tra i possibili poteri psichici dell’uomo viene spesso citata la suggestiva psicocinesi, o telecinesi che dir si voglia, la possibilità ossia di spostare o muovere […]
Qualcuno dica a De Giorgi che le ricerche fatte da parte di Libero e Dagospia fanno tutte quante parte di ciò che un giornale dovrebbe fare quotidianamente. In particolare il “mettere in difficoltà il senatore Monti e la sua lista, tentando di mettere in evidenza presunte contraddizioni” è esattamente ciò che in buona parte descrive quel tipo di giornalismo: nel caso di Libero di area conservatrice – ed ovviamente con interessi di parte – nel caso di Dagospia di gossip. Va solo aggiunta una cosa: se questo tipo di ricerche venisse fatto in maniera non selettiva, ma sistematica, non dovremmo neanche star qua a sottolinearne la normalità.
Dal mio personalissimo punto di vista vedo il problema esattamente al contrario: la questione è che noi giovani siamo costretti anche sin troppo a NON essere “choosy”. Siamo in realtà costretti ad arrangiarci a fare quel che capita, sia per pagarci gli studi e le spese, sia quando siamo ufficialmente nel mercato del lavoro. Si fanno i camerieri, i baristi, gli agricoltori, i CALL CENTER – rigorosamente a nero – guardandoci intorno – come dice la Fornero – in attesa e con la speranza di poter fare il “nostro” lavoro. Potremmo permetterci il lusso di essere schizzinosi solo se ci fosse una pletora di alternative e possibilità reali. Non parlo di stabilità, la mobilità se – se supportata da misure di ammortizzazione – può anche essere un valore, ma ci facciamo già il mazzo così e non abbiamo nessuna prospettiva. Almeno il sangue lasciatecelo, quello non possiamo darlo.
Dal blog di Nicola Mattina leggo di questo corso in Open Data Journalism che ha “l’obiettivo di formare reporter e comunicatori in gradi di ottenere e accedere ai dati di interesse pubblico in formato aperto e utilizzare le tecniche del data journalism al fine di produrre reportage, analisi giornalistiche, dossier e infografiche”. Sul sito tutti i dettagli su costi, durata e criteri di ammissione. Bisognerebbe provarci.
Breve segnalazione altrimenti i miei compari di sventura su ImpattoSonoro mi fucilano. Abbiamo stilato la nostra personalissima classifica dei migliori dischi italiani del 2011. Andate e criticate. L’importante poi è darci un ascolto, perché c’è tanta bella roba. E non dite a Vinz che la grafica del banner fa cacare, sennò si offende.
Sul sito della UAAR è disponibile in download gratuito il libro illustrato “Quasi quasi mi sbattezzo” di Alessandro Lise e Alberto Talami per Becco Giallo. Un regalo natalizio, che estendo ai lettori del blog.
Era necessaria un po’ di chiarezza. Consiglio la lettura di questo articolo per farsi un’idea più dettagliata su cosa si andrà a votare, al di là degli schieramenti.
Grande risalto alla falsa denuncia di Pontifex a Nanni Moretti, Domenico Procacci e Fabio Fazio per il film “Habemus Papam”. Ovviamente una bufala, passibile essa stessa però di denuncia. Il rischio principale è che poi quelli di Pontifex non possano più scrivere. Sarebbe un peccato.
Giornalista, web designer e pubblicitario. Da blog di protesta negli anni in cui i blog andavano di moda, questo spazio è diventato col tempo uno spazio di riflessione e condivisione. Per continuare a porsi le giuste domande ed informare se stessi.