From 2084
di Camerata Stizza su La dimanche des crabes il 18 Gennaio 2009
di John Titor
Provengo dal 2084 e vi porto buone notizie dal futuro: la tecnologia è morta. Nonostante quello che la maggior parte degli sceneggiatori ha provato ad ipotizzare nei 60 anni precedenti a quello in cui vivete ora, la tecnologia non solo non prenderà il sopravvento sull’uomo, ma ripartirà da zero.
E questo per un banalissimo motivo: non c’è più corrente elettrica.
Gli scienziati si sono sbattuti per decenni nel miniaturizzare sempre di più le apparecchiature, potenziarle, renderle sempre più necessarie al nostro fabbisogno giornaliero tanto da rendere la maggior parte degli uomini completamente inutili e – come dicono dalle mie parti – “mindless”. Si sono talmente sbattuti dall’ignorare un elemento indispensabile da cui eravamo completamente dipendenti, ossia l’energia elettrica.
Lentamente tutte le centrali sono scomparse, causa di black-out, attentati di protesta, guerre intestine alle nazioni ed idiozia dei tecnici. Le energie alternative non hanno mai preso piede, nonostante quello che speravano gli ambientalisti. Quindi, fatevene una ragione. Neanche il nucleare ha mai preso piede, la paura di nuove Chernobyl e l’iniquità degli Stati hanno prodotto soltanto mega-centrali inservibili mai avviate, ma neanche mai spente. Da questo lato l’Italia detiene un record di centrali costruite, non avviate e lasciate morire.
Durante il governo Berlusconi XXII (anche qua, fatevene una ragione) avviarono l’ultima di 54 centrali nucleari installate sul territorio – la cui costruzione venne data in appalto a curiose società del nord Italia, ma con amministratori di Palermo, Reggio Calabria e Napoli – che non hanno mai prodotto neanche 1 watt di energia.
Le teorie di Darwin si sono dimostrate esatte anche per l’uomo, divenuto uno degli anelli deboli del ciclo naturale e completamente inadatto a vivere in un mondo senza tecnologia. L’adattamento della specie iniziò da subito a mietere le vittime. La prima a perire fu la specie del blogger tecnologico, seguito rapidamente dagli altri blogger sino ad allora confinati dietro i loro schermi LCD. Metà di loro si suicidò, senza poter condividere il loro ultimo post nei social network. Gli altri furono colpiti da schizofrenia e psicosi maniaco depressiva tanto da non riuscire a procurarsi cibo per il proprio mantenimento.
Le altre specie che subirono una veloce estinzione furono i politici, giornalisti, manager di aziende HTC, consulenti per i social media e presentatori TV. Calciatori ed ex-veline furono coloro che riuscirono ad adattarsi molto più velocemente di altri alla nuova vita, grazie ad una forza intellettiva sino ad allora celata e latente. I musicisti tornarono a fare i musicisti per le piazze, così come gli attori. Gli scrittori tornarono a raccontare storie e non a vendere libri. Contadini, falegnami, operai ridiventarono improvvisamente indispensabili e fondamentali all’interno delle comunità.
Vi scrivo dal futuro solo per dirvi che qui si sta divinamente.
P.s. no, i viaggi nel tempo non esistono.
19 Gennaio 2009 alle Gen 19, 09 | 2:52
Affrettati a salvare questo post e stamparlo, mi piace molto.
Complimenti, anche per il blog (oltre che per il post).
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