Open Source e trasparenza contro i costi

di SKA su ControInformazione il 19 Settembre 2007

Il 18 Settembre i deputati Radicali Sergio D’Elia, Maurizio Turco, Marco Beltrandi, Bruno Mellano, Donatella Poretti, Lanfranco Turci (Rosa nel pugno) e Roberto Poletti (Verdi) hanno presentato alla Camera una serie di proposte rivolte al risparmio, alla trasparenza ed all’innovazione tecnologica degli apparati burocratici.

Una breve sintesi delle proposte, che nella loro semplicità e quasi ovvietà sembrano invece degli ostacoli insormontabili per la burocrazia dei nostri palazzi della politica.

Trasparenza

Obbligatorietà della documentazione delle spese di rimborso: i deputati godono di un rimborso forfettario di 4.190 euro al mese per tenere “il rapporto tra eletto ed elettori”. Che non significa una mazza. Per questo rimborso i deputati non hanno bisogno di portare alcuna ricevuta, la prova della spesa sostenuta. Altrimenti niente rimborso.

Stesso discorso vale per la voce “Rimborso spese per il trasferimento dal luogo di residenza all’areoporto più vicino e tra l’aeroporto di Roma-Fiumicino e Montecitorio” per cui i deputati prendono 3.323,70 euro fino a 100 km di distanza e 3.995,10 euro sopra i 100 km. Anche per questa l’obbligo di presentare ricevuta.

Rivedere il regolamento delle cosiddette “missioni”: quelle che in realtà sono assenze giustificate, vengono invece fatte passare per missioni. Ogni giornata di “missione” il deputato prende 206,58, proprio come fosse presente. Queste verrebbero invece detratte dalla diaria se l’assenza fosse ingiustificata.

Riconoscimento biometrico delle impronte digitali per evitare i “pianisti” ossia coloro che votano, illegalmente, anche per gli altri colleghi. Qui, oltre alla condotta illegale e deprecabile, i costi sono quelli esposti al punto prima: chi è assente prende comunque la diaria, risultando presente grazie all’amico “pianista”.

Adeguamento ai formati standard, liberi e aperti (XML) per la pubblicazione di tutti gli atti pronunciati dalla Camera. Sostituzione dei PDF con XML.

Risparmio

Ogni anno vengono spesi “8 milioni e 700mila euro per la stampa degli atti parlamentari”, quindi si chiede di pubblicare gli atti direttamente on-line e stamparli soltanto a richiesta.

Basta privilegi per i deputati cessati dal mandato, partendo innanzitutto dai viaggi gratuiti su autostrade, ferrovie, aerei e navisul territorio nazionale.

Passaggio a software Open Source a tutte le macchine informatiche dei deputati, dei gruppi parlamentari e dell’amministrazione della Camera.

Utilizzo del sistema VoiceIp su tutte le linee telefoniche della Camera.

Sostituzione delle lampadine ad alto consumo con quelle a basso consumo.

Riciclo della carta (!) in tutti i palazzi della Camera dei deputati.

Una proposta di cui non ci dovrebbe essere il bisogno.
Ed invece non la prenderanno neanche in considerazione.

UPDATE:
nel frattempo il bilancio della Camera per il 2007 è stato approvato, con un costo calcolato di 1 miliardo e mezzo di euro circa. E con un consuntivo a dir poco imbarazzante.
4.363.498,56 per la generica voce “Noleggi” e per il 2007 ne sono preventivati 5.495.000,00. Così, cogliendo fior da fiore.

Fonti:
[1][2][3]

Leggi anche:
I costi della politica #1 – Deputati
I costi della politica #2 – Senatori

Share

9 Commenti a “Open Source e trasparenza contro i costi”

  1. Commenti Anonimo

    D’accordo su tutto, tranne quando dicono (cito la tua terza fonte per un dettaglio maggiore):

    2) Molti dei dati pubblicati sul sito web della Camera sono disponibili solo in formato Pdf, si richiede di risolvereil problema dell’accessibilità e dell’adeguamento tecnologico in formati standard aperti e liberi (es. formato XML) dei dati pubblicati.

    O l’hanno semplicemente scrittto “superficialmente” o non sanno quello che dicono.

    XML da solo non significa niente. Che dialetto? Un formato d’ufficio XML come quello di OpenOffice? E allora poi ci vuole OpenOffice. Un “semplice” XML a cui applicare un CSS o XSL[T]? Sarebbe facilmente fruibile dal web (a sto punto tanto vale usare XHTML), ma scomodo per l’archiviazione offline. Un formato alternativo basato su XML per i PDF come quello proposto da MS (non ricordo il nome, pardon)? Quale che sia la soluzione XML-based, non sarebbe affatto comoda in ogni caso.

    L’ideale sarebbe una doppia presentazione del contenuto: XHTML per la navigazione online, PDF per la lettura offline. PDF è attualmente l’unico formato fruibile nella sua completezza su tutte le maggiori piattaforme (Win, Lin, Mac). Ed è un formato aperto da tempo, ormai anche in corso di standardizzazione all’ISO. Un’alternativa “open” dalla nascita e soprattutto più giovane e quindi con radici più moderne potrebbe essere il formato DjVU, non ancora pienamente supportato su tutte le piattaforme e ancora abbastanza immatura per un impiego in PA.

    Per il resto, totalmente d’accordo. E le cose tristi sono due, mutuamente esclusive: o vengono ignorati, o vengono presi in considerazione e tutta la migrazione viene affidata a qualche società amica e verrà stanziato il triplo dei soldi necessari per il lavoro.

    In conclusione: doppia pubblicazione XTHML/PDF. L’unica scelta sensata a mio avviso.

  2. Commenti Cisco Sanchez → http://www.ilmiofuoco.com

    è lo stesso discorso che facemmo all’uni tantissimi anni fa, quando ci dissero di aver pagato una cifra di licenze “Finestre” quando si poteva benissimo utilizzare un opensource al di fuori di tutti i programmi di casa Bill Gates.

    ma i deputati e i senatori sono anche in MISSIONE per conto di Dio??

  3. Commenti Anonimo

    @Nemo : sì effettivamente quella parte della proposta è un po’ superficiale, ma credo sia soltanto una spiegazione preliminare. La parte tecnica di eventuale attuazione andrà spiegata successivamente, spero.

    Suppongo comunque che quando parlano di XML si riferiscano ad una pubblicazione in XHTML con la possibilità di esportare e condividere i contenuti con RSS. Se associato alla pubblicazione anche in PDF per la visione offline sarebbe un’ottima soluzione.

  4. Commenti Jim → http://www.myspace.com/jim_n90

    Cmq mi pare ke se so cagati sotto, almeno una parte!…Guarda caso tirano fuori le proposte per spendere meno solo quando c’è uno ke fa un graan casino…basti guardare la storia dei pianisti! Sono successe tante cose, e forse, mi permetto di pensare, ke alcune leggi siano passate proprio grazie ai pianisti, ma guarda caso, quando nasce un movimento anti-politico, cominciano a sistemare le cose, o per lo meno ci provano!…So’ proprio politici!

  5. Commenti SKA → http://www.terzoocchio.org/

    Anche qui la precisazione è doverosissima.
    Tutto quanto non è certo partito da Grillo, lui è stato solo abile (abilissimo) a cavalcare la parte di più facile presa nei cittadini del libro inchiesta “La Casta – così i politici italiani sono diventati intoccabili”.
    Molti lo sanno, tanti altri no.
    Il consiglio alla lettura è ovviamente scontato.

  6. Commenti Fra

    Che dire meglio tardi che mai!Cmq la proposta mi piace,magari andrà perfezionata però credo che sia ora che qualcuno proponga una proposta di legge atta ad eliminare tutte queste spese inutili. Anche perchè non si può chiedere a tutto il resto del paese di tirare la cinghia e loro per primi spendono a destra e manca soldi che sono dello Stato.
    😐

  7. Commenti Anonimo

    Beh il libro è stato pubblicato quest’anno, Grillo scassa i cosiddetti sui politici da prima ancora che io sapessi chi diavolo fosse. E cmq non è il solo. Negli ultimi tempi il martellamento sulla questione della “casta” politica (ora tutti la chiamano così, dopo il libro, ma lo è da ‘na vita) arriva da più fronti e si fa sempre più rumoroso. Ad ogni modo è vero anche che proposte come quella riportata da Ska non è la prima volta che vengono avanzate da quei partiti. È qualche anno che Radicali e Verdi (tra gli altri) si sono interessati della cosa.

  8. Commenti Tetris

    Il mio alter-ego virtuale si è rotto i coglioni di Second Life: l’avatar di Elton John lo ha convinto a prendersi 5 anni di ferie.
    Mi ha confidato: “Me ne vado, Vista la situazione”.
    Con loro c’è anche SKA.

  9. Commenti Jim → http://www.myspace.com/jim_n90

    AAAAH!…Ho fatto un casino sul sito dei Never90..Aiuto SuperSka, utilizza quei tuoi super poteri per controllare l’html e, per favore, non resettarmi, xké nn so cosa sia successo!!

Scrivi un commento


extra

WTF?

Giornalista, web designer e pubblicitario. Da blog di protesta negli anni in cui i blog andavano di moda, questo spazio è diventato col tempo uno spazio di riflessione e condivisione. Per continuare a porsi le giuste domande ed informare se stessi.