Birmania atto primo
di Kiappone su Notizie Commentate il 27 Settembre 2007
Un pensiero.
Niente di così impegnativo e niente che forse altri non abbiamo già pensato e detto.
La Birmania insorge. I monaci insorgono e il popolo insorge con loro.
Pacificamente ma tenacemente tanto che già alcuni soldati del regime si rifiutano di sparare sulla folla. Il mio pensiero va a quelle popolazioni, a quei coraggiosi che sfidando il silenzio del mondo lottano per liberarsi il collo dal giogo militare. Perchè vedete, cari amici politici esportatori di democrazia, la democrazia, la libertà e tutto ciò che di positivo (e di negativo) che essa comporta, un popolo se la conquista da solo, quando vuole ma soprattutto, quando è pronto per farlo.
Ora che la lezione Iraq è stata imparata e subito dimenticata, mi chiedo: dove sono gli “eserciti di liberazione”? Laddove veramente sarebbe necessario intervenire per proteggere manifestanti indifesi e per dare il colpo definitivo ad un regime già gravemente ferito (dai suoi stessi sottomessi) il mondo dorme, gli USA dormono, l’ONU dorme. Sonnacchiosi, di tanto in tanto lanciano un grido di sdegno, che si perde nella selva tropicale asiatica. Intanto, altrove, dove il loro intervento era non richiesto e senz’altro evitabile, quei tizi sonnacchiosi diventano belve che lanciano dardi infuocati. Con il risultato, comunque, che anche quei dardi si perdono nelle sabbie del deserto.
Allora,cari amici birmani, concittadini di questo sempre più triste mondo, sappiate che c’è chi veramente si schiera al vostro fianco, chi vorrebbe strappare il fucile dalle mani di chi il fucile ve lo spiana contro.
E dimenticate gli eserciti di liberazione, i portatori di democrazia. Quelli vanno solo dove la terra, se spremuta, rilascia un oleoso e puzzolente liquame scuro. Scuro come Loro, come Loro puzzolente.
27 Settembre 2007 alle Set 27, 07 | 20:55
Da troppo tempo siamo abituati a sentire e vedere in azione famigerate truppe di liberazione (americane e affini) che fregiatesi al di sopra di tutto e tutti, di portare la vera democrazia, non esitano ad impiegare le proprie forze militari che spesso di democratico hanno ben poco. Invece in questo caso non esitano a fare orecchie da mercanti là dove la povertà è dilagante e la terra non ha nessuna ricchezza da offrire. Io mi chiedo quale migliore motivazione può esserci di una richiesta d’aiuto fatta da uomini che chiedono solo di poter essere liberi.
1 Ottobre 2007 alle Ott 01, 07 | 14:47
P-A-R-O-L-E S-A-N-T-E!!!!!!!!!!!!!!
e mi dispiace che in pochi abbiano commentato!
8 Ottobre 2007 alle Ott 08, 07 | 14:57
Ho letto un articolo su comedonchisciotte.org (http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=3814) che mi ha impensierito, dando per scontato che sparare su una folla disarmata sia un atto orrendo, se fosse vero, come sostiene l’articolo, che dietro questa rivolta pacifica ci siano i soliti “illuminati” che vogliono riaprire il triangolo d’oro dell’oppio, direi che siamo arrivati all’estremo della demagogia. Aiuto! Dove si trova la verità?
Blooz