Internet al centro di tutto: i motivi del successo

di Camerata Stizza su Marketing il 22 Febbraio 2024, 16:37

L’avvento di Internet ha segnato un’epoca di straordinaria trasformazione, influenzando profondamente ogni aspetto della vita quotidiana e del tessuto sociale su scala globale. La sua capacità di collegare persone, facilitare lo scambio di informazioni, e rivoluzionare settori interi lo ha reso un pilastro fondamentale della società moderna. In un mondo sempre più interconnesso, Internet ha assunto un ruolo centrale, diventando un elemento indispensabile per individui e organizzazioni.

La democratizzazione dell’accesso all’informazione

Il primo e forse più significativo impatto di Internet è stato la democratizzazione dell’accesso all’informazione. Prima della sua diffusione, le conoscenze erano spesso circoscritte a chi aveva accesso a biblioteche ben fornite, istituzioni accademiche o a reti professionali esclusive. L’introduzione di Internet ha spazzato via queste barriere, rendendo l’informazione disponibile a chiunque con una connessione a rete. La portata di questa rivoluzione è immensa: studenti in aree remote possono accedere a lezioni di università prestigiose, appassionati di ogni campo possono approfondire le loro conoscenze senza limiti, e le notizie circolano liberamente, superando confini geografici e politici. Questa apertura ha favorito un’era di illuminazione digitale, dove il sapere non è più un privilegio ma un diritto accessibile a tutti.

Rivoluzione nello shopping online

Parallelamente, il commercio elettronico ha trasformato radicalmente il modo in cui consumiamo. La possibilità di acquistare prodotti e servizi senza lasciare la comodità della propria abitazione ha rivoluzionato le abitudini di acquisto. Le donne, ad esempio, possono ora navigare attraverso un’infinita varietà di prodotti di bellezza, dai blush migliori alle ultime novità in fatto di cosmetici, come i blush in crema, trovando esattamente ciò che cercano. Questa esperienza personalizzata si estende oltre i confini del genere: gli uomini possono facilmente esplorare attrezzature sportive, gadget tecnologici o abbigliamento, beneficiando della stessa facilità di accesso e personalizzazione. Il commercio elettronico non solo ha ampliato il raggio di scelta disponibile per i consumatori ma ha anche stimolato la competitività tra i produttori, migliorando la qualità e riducendo i costi.

La trasformazione del mondo del lavoro

Sul fronte professionale, Internet ha introdotto cambiamenti rivoluzionari, rendendo il telelavoro una realtà per un numero crescente di professionisti e aprendo le porte all’economia gig. Questa flessibilità lavorativa ha migliorato l’equilibrio tra vita professionale e personale per molti, offrendo nuove opportunità di carriera indipendentemente dalla posizione geografica. Aziende di ogni dimensione sfruttano ora le potenzialità del digitale per operare su scala globale, reclutando talenti da ogni angolo del pianeta e promuovendo un ambiente lavorativo più inclusivo e diversificato. Questa evoluzione continua a sfidare le tradizionali nozioni di ufficio, orario di lavoro e persino di carriera, stimolando una costante innovazione nel modo in cui concepiamo e organizziamo il lavoro.

Innovazioni nei servizi finanziari

Nel settore finanziario, l’avvento di Internet ha portato a innovazioni senza precedenti. Il banking online, le criptovalute, e le piattaforme di investimento digitale hanno reso le transazioni finanziarie più veloci, sicure e accessibili. Questi servizi hanno abbattuto le barriere all’ingresso per gli investitori individuali e hanno offerto nuove modalità per gestire le finanze personali e aziendali. L’ascesa del fintech ha stimolato le banche tradizionali a innovare, migliorando l’esperienza utente e ampliando la gamma di servizi offerti. Questo ambiente in rapida evoluzione promette di rendere il mondo finanziario sempre più integrato, efficiente e democratico.

L’impatto sulla comunicazione e sui media

Infine, ma non meno importante, Internet ha rivoluzionato la comunicazione e i media. I social media hanno dato voce a miliardi di persone, permettendo la condivisione di idee, opinioni e storie su scala globale. Questa piattaforma globale ha reso la comunicazione più diretta e personale, collegando individui di diverse culture e sfondi in modi prima inimmaginabili. Allo stesso tempo, i media tradizionali si sono trasformati, adattandosi all’era digitale con contenuti online, giornalismo partecipativo e nuovi modelli di business. Questa trasformazione continua a sfidare le nostre percezioni di privacy, verità e responsabilità sociale, mentre navighiamo in un mondo dove le informazioni sono sempre disponibili e immediatamente condivisibili.

La rivoluzione digitale guidata da Internet è lungi dall’essere conclusa. Ogni giorno emergono nuove tecnologie, applicazioni e servizi che continuano a plasmare il nostro modo di vivere, lavorare e interagire. L’accesso universale a questa potente risorsa rimane una priorità, poiché promette di elevare ulteriormente il potenziale umano, stimolare l’innovazione e costruire una società più connessa e informata. La storia di Internet è ancora in fase di scrittura, e il suo vero impatto sulla società umana si dispiegherà nei decenni a venire.

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Gran Premio d’Italia: non perdere l’occasione di vedere la Formula 1 dal vivo

di SKA su Marketing il 11 Dicembre 2023, 16:17

Che dire, la Formula 1 è uno di quegli sport che continua ad appassionare i tifosi di tutto il mondo. Si basti pensare che in Italia è il secondo sport più seguito, preceduto soltanto dal calcio, un rivale difficile da battere nel nostro Paese.

Il Gran Premio d’Italia si svolgerà a Monza tra l’1 e il 3 settembre 2023, quindi perché non approfittare di questo evento per vedere da vicino i più famosi bolidi della velocità?

Stagione 2023/2024: top e flop dopo metà campionato

Nella stagione attuale di Formula 1 sarà difficile se non impossibile che qualcuno possa battere l’attuale leader della classifica: Max Verstappen. Il pilota olandese con la sua imbattibile (per il momento) Red Bull, sta facendo sognare i suoi connazionali dei Paesi Bassi. A soli 25 anni – tra poco più di un mese ne compirà 26 -, questo campione sta dimostrando da qualche anno di voler abbattere ogni record, e di voler diventare il miglior pilota di Formula 1 di sempre.
Questa stagione sembra essergli particolarmente favorevole, e con i suoi 314 punti sembra ormai già irraggiungibile per qualunque altro pilota.
Se volete vedere questo fenomeno correre dal vivo, affrettatevi ad accaparrarvi i vostri Biglietti F1.

Una piacevole sorpresa per questa stagione è Fernando Alonso, che all’alba dei suoi 42 anni sta facendo sognare i tifosi dell’Aston Martin.

Hamilton per ora non si è visto molto, è al momento quarto in classifica con 148 punti e forse pensa già a quando dovrà lasciare il mondo dei motori, dedicandosi definitivamente alle sue molte attività esterne allo sport. Come sapete già, infatti, è un maestro di web marketing, e gli esperti di cui si è circondato negli ultimi anni lo supporteranno in tutto e per tutto anche dopo la fine della sua carriera automobilistica.

C’è poi Oscar Piastri, una piacevole sorpresa questo rookie, che sembra trovarsi sempre meglio con la sua McLaren; al contrario dell’amico olandese Nyck De Vries, addirittura licenziato dalla scuderia Alpha Tauri.
Se non altro questo evento ci dà la possibilità di rivedere il sempre sorridente Daniel Ricciardo, l’australiano che fino a poche settimane fa sedeva nel box Red Bull attendendo il momento buono per farsi rivedere al volante.

Anche Logan Sargeant per ora non si è visto molto, ma la stagione è ancora lunga e, come dimostrato dalla McLaren, i colpi di scena sono sempre dietro l’angolo.

La classifica della Formula 1 ha un solo leader al momento, e forse la prima è l’unica posizione che non cambierà nel resto della stagione. Ma la lotta per il secondo e terzo posto è completamente aperta, e con un po’ di lavoro e fortuna, forse anche le nostre Ferrari riusciranno a partecipare a questa battaglia.

La corsa ai biglietti

Come sapete ci saranno tifosi provenienti da tutto il mondo, e se avete una curva o un rettilineo preferiti, non perdete l’opportunità di prenotare i vostri biglietti online proprio in quel settore, così da godervi appieno l’esperienza della Formula 1.

Non ci resta che augurarvi buona corsa, in tutti i sensi!

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L’angelo oscuro: Un Thriller Noir per ragazzi da non perdere

di SKA su Cultura, Marketing il 6 Novembre 2023, 16:21

Cari lettori appassionati di romanzi avvincenti, siete pronti per un’avventura straordinaria? “L’angelo oscuro” è un thriller per ragazzi che non potete permettervi di perdere. Scritto da Fabio Mascagna e illustrato da Valeria Troncarelli, questo romanzo pubblicato da Chiaredizioni è destinato a catturare il vostro cuore e la vostra immaginazione.

Un Thriller per Ragazzi e Non Solo

“Un grande classico della letteratura noir di Edgar Wallace rielaborato in chiave contemporanea. Una storia in bilico tra realtà e finzione che attinge da episodi realmente accaduti. Lydia e Thomas sono due ragazzi di 17 anni, amici da sempre, che si trovano nel mezzo di un verdetto in tribunale: il ricco padre di Thomas viene considerato colpevole di omicidio e condannato all’ergastolo. Ma dietro questa sentenza c’è lo zampino di una donna bellissima e senza scrupoli, Jane Blackwood, che tesse una trama per appropriarsi dell’eredità dei Meredith. Ci riuscirà?”

Mentre il genere noir solitamente evoca immagini di trame complesse e intrighi misteriosi, “L’angelo oscuro” aggiunge un tocco fresco al mix, portando questo stile appassionante direttamente ai lettori adolescenti. Il libro è una rivisitazione contemporanea di un classico della letteratura noir di Edgar Wallace, con una storia che oscilla tra realtà e finzione, attingendo da episodi realmente accaduti.

Ma c’è di più. Il romanzo parla dell’avventura di tre ragazzi, Lydia, Thomas, mentre cercano di affrontare le sfide dell’età adulta. È un racconto che si muove tra vicende realmente accadute e narrazioni finzionali, tutto intrecciato in un’esperienza che richiama emozioni autentiche.

Un capitolo di impegno e passione

“Chiaredizioni” è l’editore che ha reso possibile questo progetto, parte integrante di Gruppo Editoriale IlViandante-Chiaredizioni. Il loro supporto è stato fondamentale nel dare vita a questa storia.

Un Mondo di Contrasti

Il romanzo esplora temi profondi, quali la solitudine, la ricerca di amicizie autentiche e l’approccio cauto a un mondo che talvolta ci costringe a guardarlo con diffidenza, anche quando desideriamo abbracciarlo con occhi pieni di speranza.

Il meglio deve ancora arrivare

Mentre “L’angelo oscuro” fa il suo ingresso nel mondo, ci auguriamo il meglio possibile per questa avventura letteraria. Sia che siate un adolescente in cerca di una storia coinvolgente o un adulto desideroso di scoprire un nuovo thriller con una prospettiva fresca, questo libro ha qualcosa di speciale da offrire.

Il libro è disponibile per l’acquisto su Amazon dal link sottostante.

In alternativa è possibile andare sul sito di Chiaredizioni, IBS, Mondadori, Feltrinelli o nel vostro store online preferito.

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Acquisti online: il successo del mondo beauty

di Camerata Stizza su Marketing il 24 Settembre 2023, 12:05

Nel ventunesimo secolo, la digitalizzazione ha portato un’evoluzione in molte aree della nostra vita quotidiana. Dal modo in cui ci connettiamo con gli altri, al modo in cui consumiamo notizie, fino alle nostre abitudini di shopping. L’industria della bellezza, in particolare, ha visto una straordinaria crescita nell’ambito dello shopping online. Questo settore, una volta dominato dai negozi fisici e dalle visite personalizzate ai punti vendita, oggi è profondamente influenzato dalle piattaforme online.

Il mondo beauty e la crescita esponenziale del commercio online

Il settore della bellezza ha sempre avuto un fascino particolare. La cura di sé e la ricerca della bellezza sono elementi innati in molti di noi. Con l’avvento di Internet, il mondo beauty ha ampliato i suoi orizzonti, permettendo alle persone di esplorare e acquistare prodotti da tutto il mondo. La facilità di accesso a recensioni, tutorial e consigli ha dato una nuova dimensione all’esperienza di acquisto.

Nel mare infinito delle proposte online, marche come “Nishane profumi” hanno guadagnato un posto d’onore tra gli appassionati. Questa marca, con la sua vasta gamma di fragranze, abbraccia sia note tradizionali che contemporanee.

Di particolare interesse è l’estratto profumato unisex Nishane Ani, ampiamente apprezzato nella comunità online per la sua distintiva essenza.

Le tendenze chiave nell’acquisto online di prodotti di bellezza

Esistono alcune tendenze chiave che hanno guidato la crescita dello shopping online nel settore della bellezza:

Personalizzazione

Le piattaforme online offrono esperienze personalizzate basate sulle preferenze e sul comportamento di acquisto degli utenti. Attraverso algoritmi intelligenti, suggeriscono prodotti che potrebbero interessare l’utente, migliorando così l’esperienza di shopping.

Virtual Try-On

La tecnologia ha permesso ai consumatori di provare virtualmente prodotti di bellezza come il trucco. Questo ha eliminato uno degli ostacoli principali allo shopping online per la bellezza: la capacità di vedere come un prodotto appare su di sé.

Sostenibilità

Molti consumatori online sono ora più consapevoli dell’ambiente e cercano marche sostenibili. L’industria della bellezza online ha risposto a questa crescente domanda fornendo opzioni ecologiche e sostenibili.

Sfide e opportunità nello shopping online per il mondo beauty

Nonostante la popolarità e la crescita, ci sono anche alcune sfide. La prima e più ovvia è la mancanza di contatto fisico con il prodotto. Per i prodotti di bellezza, in particolare, dove la consistenza, il colore e l’odore sono cruciali, questa può essere una grande barriera.

Tuttavia, ciò ha anche portato a nuove opportunità. Le aziende stanno sfruttando la tecnologia per colmare questo divario. Ad esempio, la realtà aumentata permette ora ai consumatori di provare virtualmente prodotti sul loro viso utilizzando solo la fotocamera del loro dispositivo.

Il futuro dello shopping online nel settore della bellezza

Guardando al futuro, l’industria della bellezza continuerà a evolversi e ad adattarsi alle nuove tendenze e tecnologie. La chiave del successo sarà l’abilità delle aziende di bilanciare l’innovazione tecnologica con l’autenticità e la genuinità, mantenendo sempre il cliente al centro dell’attenzione.

L’importanza della connessione emotiva con i clienti non può essere sottovalutata. Mentre la tecnologia può offrire nuove modalità di interazione, la base dell’industria della bellezza rimane la capacità di far sentire i consumatori belli, confidenti e speciali. In un mercato in continua evoluzione, le marche che riusciranno a combinare efficacemente tecnologia e empatia avranno sicuramente successo.

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La civiltà è un femore rotto

di SKA su Cultura il 30 Giugno 2023, 11:18

Un giorno, un giovane studente rivolse una domanda all’antropologa Margaret Mead riguardo al primo segno di civiltà che emergeva in una cultura. Lui si aspettava una risposta legata a oggetti come ami da pesca, vasi d’argilla o macine per il grano, simboli tangibili del progresso tecnologico.

Ma la risposta di Mead fu sorprendente. Affermò che il primo segno di civiltà in una cultura antica era rappresentato da un femore rotto e poi guarito.

Nel regno animale, se un animale si rompe una gamba, è destinato alla morte. Senza la capacità di sfuggire ai pericoli o raggiungere le risorse vitali, diventa una preda facile per i predatori. Nessun animale sopravvive a una frattura abbastanza a lungo da consentire la guarigione dell’osso.

Al contrario, il femore rotto che guarisce rappresenta la testimonianza del fatto che qualcuno è rimasto al fianco di colui che si è ferito, lo ha salvato e lo ha assistito durante il processo di guarigione. Questa cura e supporto reciproco costituiscono il punto di partenza di ogni civiltà, secondo Mead.

Margaret Mead, antropologa e pioniera del suo campo, ha introdotto il concetto di civiltà come qualcosa che non può essere misurato solo in base agli aspetti materiali o tecnologici, ma piuttosto attraverso la capacità di una società di prendersi cura e guarire i propri membri più vulnerabili. Il suo esempio emblematico di un femore rotto e poi guarito ci invita a considerare la civiltà non solo come un insieme di costruzioni monumentali o progresso tecnologico, ma come una rete di relazioni e di cura reciproca.

Secondo Mead, una cultura può essere definita civilizzata se dimostra la capacità di guarire e sostenere i membri che ne fanno parte. Invece di concentrarci solo sull’accumulo di beni materiali o sul dominio sugli altri, Mead ci invita a guardare alle comunità che si prendono cura dei loro membri fragili, che li supportano durante momenti di difficoltà e che li aiutano a guarire. È in queste relazioni di cura e guarigione che si manifesta la vera civiltà.

Questo concetto di civiltà ci sfida a riconsiderare i nostri valori e priorità. In un’era segnata dal consumismo sfrenato e dallo sfruttamento delle risorse, ci troviamo spesso a valutare il progresso e la civiltà in base agli standard materiali. Tuttavia, Mead ci invita a guardare oltre queste superficialità e a porre l’accento sull’empatia, sull’amore e sulla cura verso gli altri come indicatori di civiltà autentica.

Riflettendo sul concetto di civiltà di Mead, emergono domande filosofiche profonde. Cosa significa essere veramente civilizzati? È possibile costruire una società sostenibile basata sulla cura reciproca anziché sulla competizione sfrenata? In un mondo sempre più frammentato e polarizzato, come possiamo coltivare la gentilezza e la compassione come tratti distintivi della nostra civiltà?

Queste domande, nella loro complessità e ambiguità, richiedono un impegno personale e collettivo. Come individui, dobbiamo considerare il nostro ruolo nella costruzione di una società che abbracci i valori di cura e guarigione. Come comunità, dobbiamo lavorare insieme per creare spazi di supporto e solidarietà, promuovendo una cultura della cura che abbracci tutti i membri, senza eccezione.

Il concetto di Mead riguardante il femore rotto è un esempio metaforico che sottolinea l’importanza della guarigione e della cura reciproca all’interno di una cultura. In questo esempio, il femore rotto rappresenta la fragilità e la vulnerabilità umana, mentre la guarigione rappresenta l’abilità della società di prendersi cura dei suoi membri e di aiutarli a superare le difficoltà.

Immagina un femore rotto come una situazione di crisi o di sofferenza che può colpire chiunque in una comunità. È attraverso la risposta della società a questa situazione che emergono gli elementi essenziali della civiltà. Se la comunità riesce ad affrontare la situazione con empatia, supporto e cura, lavorando insieme per guarire il membro ferito, allora dimostra la sua civiltà autentica.

La guarigione del femore rotto rappresenta quindi la possibilità di superare le divisioni e le barriere, di costruire connessioni significative e di creare un ambiente in cui ogni individuo è sostenuto e valorizzato. La metafora del femore rotto ci ricorda che la civiltà non si basa solo sulle realizzazioni materiali, ma sulla nostra capacità di prendersi cura gli uni degli altri e di guarire insieme.

In questa prospettiva, la società è vista come un organismo vivo, in cui ogni individuo è un membro importante che contribuisce alla salute e al benessere collettivo. La guarigione del femore rotto rappresenta la possibilità di trasformare le sfide e le difficoltà in opportunità di crescita e di sviluppo, sia per l’individuo che per l’intera comunità.

Attraverso la metafora del femore rotto, Margaret Mead ci invita a riflettere sul ruolo fondamentale della cura reciproca nella costruzione di una civiltà autentica. Ci spinge a considerare la guarigione non solo come un processo fisico, ma come un impegno sociale ed emotivo verso gli altri. La metafora ci ricorda che solo abbracciando la nostra vulnerabilità e coltivando la cura e l’empatia possiamo veramente costruire una società che valorizza la dignità e il benessere di tutti i suoi membri.

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Berlusconi e l’Italia: ritratto di un magnate che ha privatizzato una democrazia

di SKA su Cose dette da altri, Notizie Commentate il 14 Giugno 2023, 12:45

Silvio Berlusconi avrebbe sicuramente adorato la copertura mediatica della sua morte. Anche perché non è proprio una “copertura”, ma una canonizzazione catodica a reti unificate.

La processione di volti, filmati, aneddoti, elogi e ricordi è martellante in qualsiasi rete, a qualsiasi ora. Il ritratto che emerge è quello di un santo poliedrico, che è stato contemporaneamente un imprenditore geniale, un uomo di famiglia amorevole, un innovatore, un arci-italiano, un rivoluzionario politico, uno statista, un padre della patria e un gigante della storia.

Come ogni santo, ripetono i fedeli, anche Berlusconi è stato perseguitato in vita: dalle “toghe rosse” che l’hanno “aggredito” incessantemente perché mosse dall’invidia; e più in generale da chiunque non lo amasse incondizionatamente.

In sostanza, l’agiografia post-mortem ha scolpito nella pietra tutti i capisaldi della propaganda berlusconiana. Per certi versi, è come trovarsi di fronte alla brochure dal retrogusto nordcoreano che veniva inviata per posta – amplificata però all’ennesima potenza.

Il revisionismo è talmente plateale da risultare straniante: quella di Berlusconi risulta infatti una vita immacolata, priva di sbavature, scevra di contraddizioni e senza la minima ombra.

Ma sappiamo che non è assolutamente così. E visto che la memoria in questo paese è sempre repentina e selettiva, vale la pena fare un breve ripasso della figura imprenditoriale, politica e culturale di Berlusconi.

Anzitutto, com’è accertato in varie sedi, il suo impero economico e mediatico è stato costruito con capitali di provenienza opaca (per usare un eufemismo), reati finanziari, frodi fiscali, pagamenti a Cosa Nostra, iscrizioni a logge massoniche eversivecorruzione di pubblici ufficiali e intrallazzi con la politica – su tutti Bettino Craxi.

Non a caso, i suoi più stretti collaboratori hanno commesso reati piuttosto gravi. Giusto per fare due esempi: Marcello Dell’Utri è stato condannato in via definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa; e Cesare Previti per corruzione in atti giudiziari.

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Shopping online: quali sono i settori che performano meglio?

di SKA su Marketing il 25 Maggio 2023, 10:57

Il settore dell’e-commerce sta vivendo un periodo di crescita e di espansione senza precedenti. Questa evoluzione è dovuta a una serie di fattori tra cui la crescente familiarità con la tecnologia da parte dei consumatori, la comodità di fare acquisti senza uscire di casa, e l’abilità degli operatori del settore di fornire un’esperienza di shopping online sempre più personalizzata e accattivante. In questo contesto, alcuni settori si stanno dimostrando particolarmente vivaci e attivi, dando vita a tendenze interessanti e importanti da monitorare.

I settori leader dell’e-commerce

Tra i settori che stanno guidando la crescita dell’e-commerce, spicca quello della moda. Abbigliamento e accessori, infatti, costituiscono da sempre una delle categorie di prodotti più acquistate online. La possibilità di sfogliare un vasto assortimento di articoli, confrontare i prezzi e leggere le recensioni dei clienti ha reso lo shopping online di moda una scelta sempre più popolare per i consumatori di tutto il mondo.

L’e-commerce nel settore della cosmesi

Un altro settore che sta mostrando una forte crescita nel panorama dell’e-commerce è quello della cosmesi. Il desiderio dei consumatori di prendersi cura della propria persona, combinato con la comodità di fare acquisti da casa, ha contribuito a rendere la vendita online di prodotti cosmetici uno dei settori più dinamici. Ad esempio, i profumi Davidoff sono molto ricercati online, grazie alla reputazione di qualità e stile che il marchio ha costruito nel corso degli anni.

I prodotti di bellezza più richiesti online

Tra i prodotti di bellezza più richiesti online, spiccano i profumi. Questi prodotti rappresentano un acquisto di lusso accessibile per molti consumatori, che apprezzano la possibilità di scegliere tra una vasta gamma di fragranze senza dover uscire di casa. Un esempio di un profumo popolare acquistato online è Davidoff Cool Water Woman, che con la sua fresca fragranza è diventato un vero e proprio simbolo di femminilità moderna.

L’e-commerce nel settore dell’elettronica

Il settore dell’elettronica è un altro pilastro dell’e-commerce. Dalla più recente tecnologia per lo streaming video ai dispositivi per la smart home, l’acquisto online di prodotti elettronici è diventato la norma per molti consumatori. Anche in questo caso, la vastità di scelta, i prezzi competitivi e la comodità della consegna a domicilio sono elementi che contribuiscono al successo dell’e-commerce in questo settore.

Tendenze emergenti nel commercio elettronico

Oltre ai settori che hanno dimostrato un’evidente crescita e popolarità, è importante tener d’occhio le nuove tendenze che emergono nel panorama dell’e-commerce. Ad esempio, il settore dell’arredamento e dell’oggettistica per la casa sta vivendo una crescita significativa, probabilmente alimentata dall’aumento del telelavoro e dalla conseguente necessità di creare ambienti domestici più funzionali e confortevoli.

Inoltre, il settore dell’alimentazione e delle bevande sta assistendo a un incremento dell’e-commerce, con un numero sempre maggiore di consumatori che scelgono di fare la spesa online o di ordinare cibo e bevande per la consegna a domicilio. Anche il settore del fitness sta sperimentando un boom di vendite online, con attrezzature per l’esercizio fisico, integratori alimentari e abbigliamento sportivo tra i prodotti più richiesti.

Guardando al futuro, l’e-commerce si preannuncia come un settore in continua crescita e trasformazione. L’innovazione tecnologica e l’evoluzione delle abitudini dei consumatori continueranno a influenzare e modellare il modo in cui facciamo acquisti online.

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Come organizzare una gita in moto a basso impatto ambientale

di Reverendo SenzaDio su Marketing il 16 Maggio 2023, 09:49

Le gite in moto hanno diversi vantaggi, tra cui le prerogative del mezzo stesso: a cavallo di una due ruote ci si sente immersi completamente nel paesaggio. Ecco perché le gite in moto si organizzano nei paesaggi più belli e affascinanti, dai passi alpini alle strade costiere – tutte località caratterizzate tra l’altro da bellissimi tornanti e punti panoramici. Anche una gita in moto può essere la scusa per organizzare un viaggio planet friendly, con le giuste accortezze. In questa guida vedremo come pianificare un viaggio a basso impatto ambientale a cavallo di una moto.

Moto elettriche e altre diavolerie

Quello della mobilità elettrica è un mercato in fortissima ascesa. Probabilmente è la cartina tornasole del progresso che avanza, dato che al momento e uno dei pochi settori che cresce senza sosta e con il benestare (almeno apparente) dei governi mondiali. Non tutti lo sanno, ma oltre alle auto elettriche, nel mercato sono disponibili anche numerosi modelli di moto elettriche. Le moto alimentate da un motore elettrico funzionano esattamente come quelle tradizionali, con le stesse performance tecniche e le stesse tecnologie per la sicurezza. Anche gli obblighi di legge per guidare le moto elettriche sono identici: sulla moto è obbligatorio indossare il casco integrale. Inoltre, i motociclisti sono chiamati a munirsi dell’attrezzatura adatta, per esempio le protezioni di plastica per la schiena e per il collo. A prescindere dalla stagione, per i viaggi in moto è raccomandato un abbigliamento coprente: una giacca, pantaloni lunghi, scarpe chiuse e guanti se necessario. L’abbigliamento e gli accessori per la moto devono essere scelti con la giusta cura, in modo che siano resistenti ed effettivamente in grado di proteggere dalle intemperie e ridurre sensibilmente il rischio di fratture in caso di incidente.

Alberghi ecosostenibili
I viaggi eco-friendly in moto non possono che comprendere il soggiorno in un albergo a basso impatto ambientale. Alcune strutture ricettive sono addirittura certificate, e assicurano ai propri ospiti un’esperienza ecosostenibile, sia dal punto di vista dei consumi che in termini di riciclo, arredi e forniture. Molti hotel ecocompatibili sorgono in mezzo alla natura, e sono stati costruiti con largo impiego del legno naturale, sia negli esterni che negli interni. Alcune strutture sono specializzate nell’accoglienza a una determinata categoria di viaggiatori, come gli escursionisti, gli sciatori e gli appassionati di mountain bike.

Ristoranti a km 0

Nel tuo viaggio a basso impatto ambientale non può mancare una sosta in un bel ristorante tipico. Che tu sia in Piemonte, in Alto Adige, sulla costiera amalfitana o in Sardegna, i ristoranti tipici rifletteranno la cultura della zona e i prodotti che storicamente caratterizzano i banchetti dei residenti. I ristoranti più eco-friendly in assoluto sono quelli che coltivano (e allevano, in alcuni casi) le proprie materie prime. Dai pomodori ai carciofi, dall’insalata alle zucche, l’orto può essere per l’esercizio commerciale anche una preziosa fonte di risparmio. Ma non è obbligatorio per potersi considerare amici dell’ambiente: è sufficiente acquistare le materie prime dai produttori locali, riducendo così le emissioni nocive relative al trasporto.

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Gli e-commerce trainano la ripresa del turismo in Italia

di SKA su Marketing il 12 Maggio 2023, 14:47

È il settore del commercio online a trainare la ripresa del turismo nel nostro Paese. Ad affermarlo è stata una ricerca condotta dall’Istituto di Ricerca IRCM, secondo cui nel solo 2022 il canale del turismo online avrebbe generato oltre 28 miliardi di euro di ricavi in Italia: un balzo del 4% rispetto al 2019, che fu l’ultima stagione segnata dalla crescita del turismo prima del collasso provocato dalla pandemia. A confermare il successo dei viaggi acquistati tramite il web è il trend del 2023, che secondo le proiezioni dovrebbe chiudere addirittura con un +11% rispetto al 2022, garantendo introiti pari a 31 miliardi di euro (circa il 15% in più rispetto al 2019).

Il settore degli e-commerce è in crescita ma è necessario affidarsi a veri professionisti

Per affermarsi in un universo così competitivo e gestire un portale e-commerce in grado di fatturare esattamente come previsto in fase di pianificazione degli obiettivi, è fondamentale affidarsi a professionisti in grado di creare e manutenere un sito web nel migliore dei modi. Tra le aziende più interessanti del panorama italiano figura Evisole, una digital agency con 20 anni d’esperienza alle spalle e un bagaglio di conoscenze davvero elevato. Passione e ambizione contraddistinguono l’operato dei componenti di un gruppo giovane e dinamico, che crede ciecamente nel web e nella sua capacità di creare economia e migliorare la quotidianità delle persone. Evisole è specializzata nella realizzazione di siti web ed e-commerce, nella gestione dei social media aziendali, nella migrazione di siti già esistenti, nella pianificazione delle campagne di posizionamento. Inoltre, offre consulenze e formazione digitale. Un e-commerce raggiunge la sua massima utilità soltanto quando integrato con software gestionali e siti di vendita online già affermati. Ecco spiegato il motivo per cui Evisole elenca tra le proprie strategie anche l’integrazione degli shop online sia con il gestionale che con realtà come Ecommerce in rampa di lancio o negozi destinati a soddisfare le esigenze del mercato italiano.

La ripresa del turismo e il ruolo di Internet

In base ai dati forniti dall’analisi di IRCM, tra le tendenze in atto prevale la propensione a valutare e ad acquistare i viaggi online: il 74% di chi si sposta per lavoro o per piacere utilizza esclusivamente il web, sia per trarre ispirazione in termini di alloggi e destinazioni da visitare, sia per prenotare quanto scelto. Solo il 4% dei viaggiatori, invece, usa ancora i canali offline, mentre il 22% è solito impiegare sia gli e-commerce che i canali offline. Dalla ricerca è emerso anche come i turisti che pianificano viaggi e soggiorni su Internet preferiscano i siti web alle app. Queste ultime sono spesso penalizzate dalla necessità di scaricarle prima di poterle usare, ma soprattutto dalla frequente mancanza di memoria libera nei dispositivi mobili in uso. In ogni caso, i viaggiatori di oggi sono altamente digitalizzati, tanto da preferire la prenotazione online alle soluzioni tradizionali: ad usare esclusivamente il web è il 65% dei turisti italiani. Per quanto riguarda i trasporti, la percentuale di chi usa soltanto i canali online raggiunge il 69%, mentre per gli alloggi la quota si attesta intorno al 61%.

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Tutti gli incredibili benefici della vitamina C per la pelle

di Reverendo SenzaDio su Marketing il 18 Aprile 2023, 18:47

 

Tutti conoscono i benefici della vitamina C per combattere i sintomi d’influenza e raffreddore. Non tutti sanno, però, che questo prezioso principio attivo è anche un alleato per la cura e bellezza della pelle. Sempre più usata in cosmetica, la vitamina C è un potente antiossidante che aiuta a neutralizzare i radicali liberi, contrasta gli effetti dannosi dell’esposizione ai raggi UV e all’inquinamento mantenendo la pelle liscia e luminosa. Scopriamo i motivi per cui tutti dovrebbero inserire la vitamina C nella propria skin-care quotidiana.

Vitamina C: un prodigio per la pelle

Iniziamo col dire che la vitamina C è un potente antiossidante che combatte i radicali liberi aiutando la pelle a rimanere giovane. Il nostro organismo, però, non la produce e dobbiamo assumerla attraverso una dieta varia ed equilibrata che comprenda alimenti ricchi di vitamina C come verdure a foglie verdi, pomodori, peperoni rossi, fragole arance e kiwi. Ed è qui che nasce un problema perché i nutrienti assunti con la dieta non arrivano nella parte più esterna dell’epidermide. La buona notizia? La vitamina C si può applicare in forma pura direttamente sulla pelle regalando risultati rapidi e immediatamente visibili. In commercio esistono sieri e creme con formulazioni e concentrazioni differenti. Le formule con vitamina C e acido ialuronico, ad esempio, sono perfette per ridurre rughe e segni d’espressione, quelle che contengono acqua termale danno una piacevole sensazione di freschezza e leggerezza, esistono poi quelle specifiche per contorno occhi e pelli sensibili. Dove acquistare i prodotti che contengono questo prodigioso ingrediente? Anche in questo caso la tecnologia ci viene incontro con piattaforme e-pharma come redcare che offrono a prezzi sempre vantaggiosi ampi cataloghi di creme e sieri a base di vitamina C per dare alla pelle un pieno di vitalità ed energia. Ma continuiamo con gli incredibili effetti benefici della la vitamina C. La vitamina C protegge dagli effetti nocivi dell’inquinamento, ha un effetto antinfiammatorio ed esfoliante che riduce i segni di acne e cicatrici, protegge la pelle dai danni provocati dai raggi UV schiarendo le macchie solari e la pigmentazione. Se ancora non bastasse, la vitamina C aumenta la produzione di collagene, sostanza fondamentale per contrastare i segni del tempo, e favorisce la produzione di ceramidi e lipidi che migliorano la naturale funzione di barriera della pelle mantenendola sana elastica e luminosa.

Beauty-routine alla vitamina C per una pelle giovane e luminosa

Quando si parla di skin-care con effetto antietà non si può fare a meno di parlare della vitamina C. Questa molecola, infatti, oltre a essere uno dei più potenti agenti antiossidanti inseriti nei cosmetici, ha un effetto immediato rivelando una pelle sorprendentemente luminosa già dopo poche applicazioni. Siero e crema alla vitamina C sono facili e veloci da applicare per questo non dovrebbero mai mancare nella beauty-routine quotidiana. Unica precauzione tenere il prodotto lontano da fonti di calore e luce. Per riscoprire la sensazione di una pelle tonica e luminosa, basta picchiettare delicatamente il siero sulla pelle pulita fino al suo completo assorbimento e poi semplicemente procedere con il make-up.

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Tik Tok e i problemi con la privacy

di SKA su Notizie Commentate il 24 Febbraio 2023, 12:50

Un dato di fatto: l’app e il social media di maggior successo al mondo, attualmente, è cinese. TikTok è un’applicazione che ha conquistato milioni di utenti in tutto il mondo, grazie ai suoi video divertenti, creativi e coinvolgenti. Tant’è che si parla più di un’app orientata all’intrattenimento, più che di social media. Ma il successo di TikTok è stato accompagnato da molte controversie e preoccupazioni sulla privacy e la sicurezza dei dati degli utenti.

Una delle principali preoccupazioni è che TikTok in quanto azienda privata cinese potrebbe essere soggetta al controllo del governo – e quindi del partito – cinese. Non è un segreto che la Cina abbia investito molte risorse per tenere fuori dai propri confini ed estromettere dal mercato le altre applicazioni concorrenti per consentire la crescita dei propri. Così come non è un segreto che il governo cinese abbia una forte influenza, per usare un eufemismo, nei confronti delle società private: tante altre aziende subiscono le ingerenze del partito o sono sotto controllo diretto. La storia di AliBaba e Jack Ma e la sua estromissione dall’azienda hanno fatto scattare più di qualche campanello d’allarme nella parte del mondo in cui domina il libero mercato.

Questo ha portato a preoccupazioni riguardanti la raccolta di dati degli utenti e il loro utilizzo da parte del governo cinese. Alcuni governi, come gli Stati Uniti e l’India, hanno addirittura vietato l’applicazione a causa di preoccupazioni sulla sicurezza nazionale. La notizia di queste ore è che anche la Commissione Europea e il Consiglio Europeo hanno vietato a tutti i dipendenti di tenere installata l’app di Tik Tok sul telefono: l’app dovrà essere disinstallata sia dai dispositivi aziendali che quelli personali. Il timore è che con quell’applicazione possano recuperare informazioni sensibili sui dipendenti.

Le aziende private cinesi, come TikTok, sono obbligate per legge a rispettare le richieste del governo cinese in materia di sicurezza nazionale e di informazioni sulle attività degli utenti. Ciò significa che se il governo cinese richiedesse informazioni sugli utenti di TikTok, l’azienda sarebbe obbligata a fornirle. È già successo: ByteDance, l’azienda che controlla l’app, ha ammesso di aver usato i dati per far localizzare giornalisti che avevano scritto articoli sgraditi alla piattaforma.

Se andiamo a leggere le policy sulla privacy di Tik Tok scopriamo che l’applicazione utilizza in modo molto spregiudicato i dati di chi lo utilizza.

“Il nostro sistema raccoglie automaticamente informazioni sull’utilizzo che fai dell’applicazione TikTok, tra cui il tuo indirizzo IP, le informazioni sul dispositivo (compreso il modello del dispositivo, il sistema operativo e la versione dell’applicazione), l’attività dell’applicazione, le informazioni sull’operatore mobile, il tempo trascorso nell’applicazione e l’utilizzo delle funzioni dell’applicazione.”

La privacy policy di TikTok indica inoltre che l’applicazione può raccogliere informazioni sulle tue interazioni con altri utenti, come i commenti, i messaggi diretti e i contenuti generati dall’utente.

Problema: in base a queste premesse la preoccupazione è che il governo cinese potrebbe utilizzare tutte quelle informazioni, a partire dalla localizzazione geografica, come strumento di spionaggio e sorveglianza. Pur avendo fornito delle blande rassicurazioni di fatto non risponde a nessuna legge o criterio della privacy delle persone.

Anche le altre applicazioni che utilizziamo – non solo social media – utilizzano i nostri dati, ma sono più funzionali a scopi di marketing e di advertising interne. Ma soprattutto, in particolare in Europa e negli Stati Uniti, esistono leggi e organismi, parlamenti che non – e non possono avere – controllo o ingerenze dirette su quelle aziende e su quei dati.

In Europa, le leggi sulla privacy sono forti e mirano a proteggere i dati personali degli utenti. La principale legge sulla privacy in Europa è il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR), che è entrato in vigore nel 2018. Il GDPR impone alle aziende che raccolgono e utilizzano i dati personali degli utenti di rispettare una serie di norme rigorose, tra cui il consenso esplicito degli utenti per la raccolta e l’utilizzo dei dati, il diritto degli utenti di accedere ai loro dati personali e di richiederne la cancellazione.

Tuttavia, non tutti sono soddisfatti della protezione dei dati offerta dal GDPR. Alcuni sostengono che non sia abbastanza forte per proteggere completamente i dati personali degli utenti, mentre altri ritengono che le sanzioni per le violazioni della privacy non siano sufficientemente severe.

In ogni caso, è importante che gli utenti di TikTok e di altre applicazioni di social media siano consapevoli dei rischi per la privacy e che esercitino il loro diritto alla privacy e alla protezione dei dati. Il consiglio che viene dato in questi casi è quello di “leggere attentamente i termini di servizio”, ma viviamo nel mondo reale: chi li legge veramente? Fate attenzione a quello che viene condiviso e se non vi sentite a vostro agio nel fornire dati personali, disinstallate l’app. Si sopravvive lo stesso.

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Il marketing nel settore del make-up: come la pubblicità influisce sugli acquisti

di Camerata Stizza su Marketing il 26 Gennaio 2023, 13:57

Il settore del make-up è in continua evoluzione e la pubblicità gioca un ruolo fondamentale nella scelta degli acquisti dei consumatori. La pubblicità è uno strumento potente che permette di influire sui desideri e sulle esigenze dei consumatori, creando una domanda per i prodotti in questione. In questo articolo, esploreremo come la pubblicità influisce sugli acquisti di fondotinta e fondotinta coprente.

Perché la pubblicità è importante nel settore del make-up

La pubblicità è un’importante forma di comunicazione tra l’azienda e il consumatore. Attraverso la pubblicità, le aziende possono presentare i loro prodotti e le loro caratteristiche, mostrando come essi possono rispondere alle esigenze e ai desideri dei consumatori. Inoltre, la pubblicità consente alle aziende di creare un’immagine positiva per i loro prodotti, aumentando la loro reputazione e la loro visibilità sul mercato.

La pubblicità ha un notevole impatto sugli acquisti di prodotti come fondotinta, creme viso, correttori, cipria e tanto altro. Attraverso la pubblicità, le aziende possono presentare i loro prodotti come soluzioni perfette per coprire le imperfezioni della pelle e per ottenere un aspetto naturale e sano. Inoltre, la pubblicità può mostrare come i prodotti possono essere utilizzati per ottenere un determinato look, come ad esempio un trucco da giorno o un trucco da sera.

Social media e pubblicità

Le campagne pubblicitarie sui social media sono una forma efficace di promuovere i prodotti del make-up e raggiungere un pubblico ampio e mirato. I brand utilizzano i social media per creare campagne pubblicitarie che presentano i loro prodotti come soluzioni perfette per le esigenze e i desideri dei consumatori.

Le campagne pubblicitarie sui social media possono essere utilizzate per promuovere nuovi prodotti o per rilanciare prodotti esistenti. Ad esempio, un brand può creare una campagna pubblicitaria per presentare un nuovo fondotinta coprente come una soluzione ideale per coprire le imperfezioni della pelle e ottenere un aspetto naturale e sano. Oppure, un brand può creare una campagna pubblicitaria per rilanciare un fondotinta esistente, mostrando come esso può essere utilizzato per ottenere un determinato look, come ad esempio un trucco da giorno o un trucco da sera.

Le campagne pubblicitarie sui social media possono anche essere utilizzate per raggiungere un determinato target di consumatori. Ad esempio, un brand può creare una campagna pubblicitaria per raggiungere le donne di una certa età o di un certo gruppo etnico, presentando i loro prodotti come la soluzione ideale per le esigenze specifiche di questo target di consumatori.

I brand possono anche utilizzare i social media per creare campagne pubblicitarie interattive, come ad esempio concorsi e sondaggi, per incoraggiare i consumatori a partecipare e aumentare l’engagement con i loro prodotti. Inoltre, i brand possono utilizzare i social media per creare campagne pubblicitarie in tempo reale, come ad esempio durante un evento importante del settore del make-up, come ad esempio una sfilata di moda o un premio di bellezza, per catturare l’attenzione dei consumatori e creare un’immagine positiva per i loro prodotti.

Inoltre, i brand utilizzano spesso le piattaforme di social media per creare contenuti sponsorizzati, come video tutorial e post di blog, per mostrare come utilizzare i loro prodotti e creare un’immagine positiva per essi. Questi contenuti possono essere condivisi sui profili dei brand e sui profili degli influencer e testimonial, per raggiungere un pubblico ancora più ampio.

In generale, le campagne pubblicitarie sui social media sono un’efficace forma di promuovere i prodotti del make-up e raggiungere un pubblico mirato. I brand utilizzano queste campagne per presentare i loro prodotti come soluzioni perfette per le esigenze e i desideri dei consumatori, raggiungere un determinato target di consumatori, creare contenuti interattivi e sponsorizzati, e catturare l’attenzione dei consumatori durante eventi importanti del settore.

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Nel solco tra nozionismo e cultura c’è una cosa più importante: imparare a pensare

di SKA su Cultura il 25 Gennaio 2023, 11:07

“La cultura non è ciò che si sa, ma ciò che si fa.” – Erich Fromm

“La cultura è un’educazione al pensiero, alla comprensione, alla creatività, alla capacità di apprendere e di apprendere ancora.” – Paolo Freire

Mi ricordo di un episodio accaduto quando ero uno studente in erba. Molto entusiasta solamente per le cose che mi interessavano, anche se non lo davo a vedere perché più interessato a dare di me un’immagine da anticonformista scapestrato. Mi ero preparato per una lezione di storia con una lista di nozioni da imparare a memoria. Quando sono arrivato in classe, ho capito che non mi sarebbero servite a nulla ed ho iniziato un percorso di introspezione allo studio che fosse adeguato al mio modo di vedere il mondo (sbagliando, perché la maggior parte dei professori vuole delle nozioni imparate a memoria e basta.)

Questo approccio l’ho riscoperto molto più avanti durante uno dei primi corsi di tecniche del giornalismo che ho frequentato all’università. Il professore, invece di presentarci una lista di date e nomi da memorizzare, ci ha chiesto di guardare dei film e di scrivere un saggio su come i temi trattati nel film si relazionano alla storia. Ho avuto un attimo di destabilizzazione, ma il mio vecchio approccio mi è venuto subito in soccorso. Confrontandomi con gli altri studenti ho notato che loro faticavano a seguire questo approccio: non erano abituati a pensare criticamente e in modo creativo su un argomento, avevano solo la pretesa ed il conforto di imparare a memoria le nozioni.

L’obiettivo dello studio non era solo di avere una quantità di nozioni in testa, ma di saperle utilizzare, mettere in relazione e comprendere i fenomeni storici e culturali. La cultura è la capacità di comprendere il mondo che ci circonda e di agire in esso in modo efficace. Assorbire quei film e quei significati, più che le specifiche nozioni, ci avrebbe aiutato a mettere in relazione e comprendere i fenomeni del mondo. E così ho cominciato a cambiare il mio modo di vedere il sapere e molto più avanti anche di insegnare, cercando di incoraggiare l’apprendimento per esperienza e l’educazione alla creatività e al pensiero laterale.

La differenza tra nozionismo e cultura è spesso sottovalutata nell’ambito scolastico ed universitario.

Il nozionismo è l’enfasi sull’apprendimento di nozioni specifiche e sulla loro memorizzazione a breve termine, mentre la cultura è l’acquisizione di conoscenze più ampie e durature che ci permettono di comprendere il mondo che ci circonda e di agire in esso in modo efficace.

Il problema del nozionismo è che spesso porta a un apprendimento superficiale e privo di contesto, che non prepara gli studenti ad affrontare le sfide della vita reale. Inoltre, si concentra sulle nozioni invece che sullo sviluppo del pensiero critico e della creatività.

Uno studio recente pubblicato su “Educational Researcher” ha rilevato che i paesi che hanno un alto punteggio in test standardizzati, come il Programme for International Student Assessment (PISA), non necessariamente hanno una maggiore percentuale di studenti che diventano adulti creativi e innovativi.

In contrasto, una formazione culturale completa prepara gli studenti a diventare cittadini attivi e pensatori indipendenti, in grado di comprendere e risolvere problemi complessi. Inoltre, una formazione culturale incentrata sull’apprendimento per esperienza e sull’educazione alla creatività e al pensiero laterale, prepara gli studenti per le professioni del futuro, che richiederanno sempre più competenze trasversali e capacità di pensiero creativo.

Dobbiamo incoraggiare l’apprendimento per esperienza e l’educazione alla creatività e al pensiero laterale, oltre che alla memorizzazione di nozioni specifiche. Solo in questo modo possiamo preparare i nostri giovani ad affrontare le sfide del futuro e a diventare cittadini attivi e pensatori indipendenti.

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I rischi del Politainment: quando informazione e intrattenimento si mescolano

di SKA su Cultura, Marketing il 21 Dicembre 2022, 13:02

Il Politainment è una parola che unisce il concetto di “politica” e “intrattenimento”, e si riferisce alla tendenza sempre più diffusa di utilizzare l’intrattenimento come mezzo per veicolare messaggi politici o per trattare temi di attualità in modo leggero e accattivante. Questo fenomeno è stato particolarmente evidente negli ultimi anni, sia nei programmi televisivi che sui social media, dove c’è una forte pressione per creare contenuti che siano allo stesso tempo divertenti e condivisibili, ma che allo stesso tempo trasmettano un messaggio o un’agenda politica.

In un’epoca in cui l’attenzione del pubblico è sempre più frammentata e concorrenziale, il Politainment rappresenta un modo per catturare l’attenzione delle persone e per coinvolgerle in modo più profondo, sfruttando il potere emotivo e persuasivo dell’intrattenimento. Tuttavia, questa tendenza presenta anche dei rischi e delle sfide, poiché implica una fusione sempre più stretta tra informazione e intrattenimento, e può portare a una distorsione della realtà o a una manipolazione dell’opinione pubblica.

Uno dei modi in cui il Politainment si è manifestato in modo più evidente negli ultimi anni è attraverso l’utilizzo dei social media, dove i contenuti virali e le campagne di sensibilizzazione spesso si mescolano con la propaganda politica e le fake news. In questo contesto, il confine tra informazione e intrattenimento diventa sempre più sottile, e spesso è difficile per il pubblico distinguere ciò che è vero da ciò che è falso o manipolato.

Inoltre, l’evoluzione dell’intrattenimento digitale ha reso sempre più facile per i creatori di contenuti di raggiungere un pubblico globale, e ciò ha contribuito a diffondere il Politainment a livello mondiale. I programmi televisivi e i film che trattano temi di attualità o che promuovono un’agenda politica sono diventati sempre più popolari, e spesso vengono diffusi online attraverso piattaforme di streaming come Netflix o Hulu.

Tuttavia, nonostante il successo del Politainment, c’è anche una preoccupazione crescente per gli effetti che questa tendenza può avere sulla qualità dell’informazione e sulla nostra capacità di comprendere il mondo che ci circonda.

Sfide e dei rischi che questa tendenza presenta

Innanzitutto, c’è il rischio di una distorsione della realtà. Quando l’intrattenimento e la politica si mescolano, il risultato può essere una rappresentazione distorta o parziale dei fatti, che può portare a una comprensione errata della realtà o a una manipolazione dell’opinione pubblica. Ad esempio, se un programma televisivo o un film presenta una versione parziale o distorta di un evento storico o di un problema attuale, può influire sulla percezione che le persone hanno di quell’evento o di quel problema.

Inoltre, il Politainment può creare una dipendenza dall’intrattenimento, che può a sua volta portare a una disconnessione dalla realtà. Se le persone sono costantemente esposte a contenuti che mescolano informazione e intrattenimento, possono avere difficoltà a distinguere tra ciò che è vero e ciò che è falso, e possono anche diventare meno inclini a cercare fonti di informazione indipendenti o a fare domande critiche.

Infine, il Politainment può anche portare a una polarizzazione dell’opinione pubblica, poiché spesso i contenuti che veicolano messaggi politici o temi di attualità sono progettati per suscitare emozioni e coinvolgere le persone in modo profondo. Se questi contenuti tendono a presentare una visione unilaterale o a esasperare le differenze di opinione, possono contribuire a creare un ambiente polarizzato e divisivo.

Il Politainment rappresenta una tendenza che può avere sia vantaggi che svantaggi. Se utilizzato in modo responsabile e critico, può essere un modo efficace per catturare l’attenzione del pubblico e per trasmettere messaggi importanti. Tuttavia, è importante che il pubblico sia consapevole dei rischi e delle sfide che questa tendenza presenta, e che sia pronto a fare domande critiche e a cercare fonti di informazione indipendenti.

Soluzioni che possono essere adottate per affrontare i rischi e le sfide che questa tendenza presenta

Innanzitutto, è importante che i media e i creatori di contenuti abbiano una maggiore responsabilità nella rappresentazione accurata e equilibrata dei fatti e delle opinioni. Ciò significa che dovrebbero evitare di presentare una versione parziale o distorta della realtà, e dovrebbero invece cercare di fornire una panoramica completa e equilibrata dei diversi punti di vista.

Inoltre, è fondamentale che il pubblico sia educato a fare domande critiche e a cercare fonti di informazione indipendenti. Ciò significa che dovrebbero essere incoraggiati a verificare le fonti e a cercare più di una fonte per confermare la veridicità di una notizia o di un’opinione. Inoltre, dovrebbero essere incoraggiati a sviluppare il proprio senso critico e a valutare l’affidabilità e la coerenza di ciò che leggono o vedono.

Infine, è importante che ci sia una maggiore trasparenza e accountability nei media e nei social media, in modo che il pubblico possa avere una comprensione più chiara di come viene prodotto e diffuso il contenuto. Ad esempio, i media dovrebbero essere più trasparenti riguardo alle fonti di finanziamento e alle relazioni con gli inserzionisti, e i social media dovrebbero fornire maggiori informazioni su come vengono selezionati e promossi i contenuti.

In conclusione, il Politainment rappresenta una tendenza che ha il potenziale per coinvolgere e informare il pubblico in modo efficace, ma che presenta anche rischi e sfide importanti. Per affrontare queste sfide, è importante che i media e i creatori di contenuti abbiano una maggiore responsabilità e trasparenza, che il pubblico sia educato a fare domande critiche e a cercare fonti di informazione indipendenti, e che ci sia una maggiore accountability nei media e nei social media. Solo in questo modo potremo garantire che il Politainment sia una forza per il bene e non per il male.

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La disinformazione come fenomeno sociale e l’emersione delle logiche da “branco” – Valigia Blu

di SKA su ControInformazione, Cose dette da altri il 2 Ottobre 2022, 17:30

Il pensiero occidentale è teso a glorificare l’individuo moderno come un essere razionale, alimentando un’immensa fiducia nel singolo. Ma gli esperti di economia comportamentale hanno dimostrato, invece, che la maggior parte delle decisioni umane è basata su reazioni emotive e scorciatoie euristiche, piuttosto che su un’analisi razionale. Il premio nobel per l’economia nonché cofondatore dell’economia comportamentale, Daniel Kahnemann, ha spiegato che gli esseri umani prendono decisioni in base a due modalità: la prima basata sull’intuizione, che tende a decidere con impulsività e in base a sostituzioni (ad esempio la distanza di un oggetto è valutata in base alla nitidezza), cioè utilizzando i risultati di situazioni simili già processate, e che quindi è manipolabile e incline agli errori; la seconda basata sulla logica che decide in base a tutti gli elementi disponibili, che però tende a ritardare le decisioni quando, spesso, non ritiene di avere sufficienti elementi (Kahneman, Pensieri lenti e veloci).

A pensarci bene anche l’individualità appare soltanto un mito. La nostra conoscenza spesso risiede al di fuori di noi, in genere nel gruppo di cui facciamo parte, nelle comunità della conoscenza cui ciascuno appartiene (Rozenblit,Keil, The misunderstood limits of folk science: an illusion of explanatory depth). Ben pochi individui possiedono le conoscenze per costruire un razzo spaziale, eppure ci illudiamo di avere tali conoscenze perché ne abbiamo accesso come gruppo. Ed è proprio l’affidamento al “pensiero di gruppo” che ci ha reso padroni del mondo e ci ha consentito di andare avanti senza rimanere impigliati dal tentativo impossibile di capire tutto da soli.

L’illusione della conoscenza, però, ha i suoi lati negativi. Il mondo è talmente complesso che le persone non sono nemmeno più in grado di capire quanto la loro conoscenza di ciò che accade nel mondo sia limitata. Così chi non sa nulla di scienze climatiche e meteorologia propone politiche sul cambiamento climatico, e così via. Queste persone molte spesso tendono ad affiancarsi a persone che la pensano come loro su determinati argomenti, e con ciò all’interno del gruppo tendono a rinforzarsi vicendevolmente le loro opinioni. La presunzione di sapere viene costantemente rafforzata e raramente verificata.

E nemmeno gli scienziati sono immuni al “pensiero di gruppo”, ad esempio ritenendo che sia sufficiente veicolare le evidenze scientifiche alla gente per far smettere loro di credere nelle fake news. Tali speranze si fondano sull’incomprensione del “pensiero di gruppo”, e quindi sul funzionamento del nostro modello cognitivo. La maggior parte delle nostre idee, infatti, è plasmata dal pensiero di gruppo non dalla razionalità individuale. Il pensiero di gruppo serve spesso a consolidare la lealtà al gruppo, quindi tende a prevalere anche sui fatti.

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Tecnologia e digitale: ecco i metodi di pagamento oggi più utilizzati

di SKA su Marketing il 27 Maggio 2022, 17:57

La tecnologia e la digitalizzazione sono processi che hanno cambiato radicalmente le nostre abitudini. Tra gli aspetti principali che possono essere testimoni di questo cambiamento troviamo sicuramente i metodi di pagamento. Oggi come oggi è possibile effettuare dei pagamenti in tantissime modalità differenti, molte di esse basate essenzialmente sulla rete. Vediamo nel dettaglio i metodi di pagamento più diffusi ad oggi.

Bonifico bancario

Uno dei metodi più utilizzati dai consumatori è sicuramente il bonifico bancario. Si tratta di un metodo che viene utilizzato oggi probabilmente di meno rispetto al passato per pagamenti tradizionali, come gli acquisti di prodotti tramite Internet, ma che mantiene la sua importanza. La transazione tramite questo metodo viene confermata con una comunicazione, che oggi può avvenire tramite e-mail o/e SMS; si può anche sfruttare l’invio della ricevuta elettronica dopo l’avvenuto bonifico. Interessante constatare il fatto che oggi venga utilizzato per tantissimi servizi: basti pensare al fatto che in molti si informano su come ricaricare conto gioco con bonifico bancario.

Carte di credito e carte prepagate

Le carte, a prescindere da tutto, rimangono tutt’oggi tra i metodi più diffusi. Per quanto riguarda le carte di credito, tale metodo viene ormai considerato tra i più affermati anche per gli acquisti in rete: difatti, l’utente ha soltanto la necessità di compilare un form web dedicato, riportando i dati della carta e i propri. Le carte prepagate, invece, sono utilizzate anche da persone che non hanno un conto corrente e possono essere usati per i più svariati utilizzi. Anche in tal caso sarà necessario inserire solo i dati della carta, quelli del titolare e generalmente il codice PIN. Si tratta di metodi che assicurano grande protezione.

PayPal

Negli ultimi tempi, il metodo di pagamento basato su PayPal si è affermato in maniera impressionante. Si tratta di un metodo che è legato ad una sorta di wallet digitale, collegato a un conto bancario o ad una carta prepagata. Forse uno dei metodi più veloci per effettuare pagamenti in rete: difatti, qualsiasi persona che abbia un indirizzo e-mail poi inviare e ricevere denaro con PayPal. Una volta aperto il conto PayPal è necessario collegarlo ad uno dei metodi di pagamento sopracitati. Già appena effettuato l’accesso si possono effettuare varie operazioni (la commissione applicata può variare a seconda del tipo di pagamento o transazione).

Monete virtuali

Chiunque ha potuto constatare negli ultimi anni un vero e proprio boom per quanto riguarda l’utilizzo di monete virtuali. Da quando il Bitcoin ha fatto il suo ingresso nel mercato, sono passati alcuni anni: oggi la situazione è molto differente. Basti pensare al fatto che vi siano in circolazione centinaia di monete virtuali utilizzabili per gli scopi più disparati. Proprio in quest’ottica, possiamo citare come tra i metodi di pagamento più gettonati ed utilizzati proprio le monete virtuali. La transazione è efficace, sicura e molto veloce: non è da escludere che in futuro gran parte dei pagamento online vengano effettuati proprio tramite le criptomonete, che ormai la stanno facendo da padrone.

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No alla pornografia del dolore (una nota da ricondividere)

di SKA su Cose dette da altri, Notizie Commentate il 1 Aprile 2022, 12:37

Riceviamo e pubblichiamo, condividendone integralmente il contenuto, una nota congiunta di Cpo Fnsi, Cpo Usigrai, Coordinamento Cpo Cnog e Gi.U.Li.A. Giornaliste.

«Carol Maltesi era una ragazza e una mamma. Carol aveva già conosciuto la violenza e l’aveva combattuta. Carol è stata uccisa; il suo corpo fatto a pezzi, messo in un congelatore, buttato giù per un pendio dentro sacchi neri, quelli che si  utilizzano per l’immondizia. Una donna trattata come un rifiuto da chi l’ha ammazzata e si è accanito su di lei e dalla narrazione tossica, nelle parole e nei titoli, di questo femminicidio: Charlotte era “un’attrice porno”, il carnefice “un impiegato di banca e food blogger”, lei vittima di “un raptus”. Questa non è informazione; è pregiudizio sotto forma di giornalismo, è il pericoloso, reiterato approccio che cerca giustificazioni per il femminicida e colpe per la vittima».

«Così si cestinano la deontologia, il Manifesto di Venezia, il rispetto per la persona: tutto ciò per qualche visualizzazione o copia venduta in più. Le Commissioni pari opportunità Fnsi e Usigrai, il Coordinamento Cpo Cnog e l’associazione Giulia Giornaliste denunciano e condannano la spettacolarizzazione, il voyerismo, la pornografia del dolore e segnaleranno le testate e gli autori e le autrici degli articoli agli Ordini regionali di competenza, chiedendo un’azione disciplinare, perché il diritto di cronaca non può mai trasformarsi in un abuso». 

Le Cpo Fnsi e Usigrai, il Coordinamento Cpo Cnog e  Giulia Giornaliste «invieranno una richiesta di incontro urgente alla ministra per le Pari Opportunità, Elena Bonetti, alla presidente della commissione d’inchiesta sul Femminicidio, Valeria Valente, e alla presidente dell’intergruppo della Camera per le Donne, i diritti e le pari opportunità, Laura Boldrini, perché l’istituzione di un Osservatorio permanente sull’applicazione dell’articolo 5 del testo unico deontologico e del Manifesto di Venezia non è più differibile».

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Marketing relazionale: ecco tutto quello che c’è da sapere

di SKA su Marketing il 17 Gennaio 2022, 11:32

Creare un rapporto con i clienti è la base di una strategia di successo, non solo online, ma anche offline. È ciò che si definisce “marketing relazionale”, quello che non si limita a promuovere il prodotto, a illustrare ogni suo aspetto e possibile vantaggio, ma a far conoscere l’azienda e il brand, a creare un’interazione diretta con i clienti e potenziali tali in modo rendere il legame più forte.

Uno dei modi per creare da subito coinvolgimento del marketing relazionale è attraverso il lead nurturing, ovvero l’invio di messaggi automatizzati che hanno appunto il compito di costruire relazioni con i clienti. Non si tratta più quindi di ciò che vendiamo, ma anche e soprattutto di quello che possiamo offrire come persone. Per creare davvero empatia e relazione al cliente non basta più solo conoscere il prodotto che offriamo, ma anche chi siamo e perché dovremmo essere scelti rispetto alla concorrenza.

Muoversi nel marketing relazionale può apparire difficile, per questo motivo abbiamo pensato di stilare una lista di tutto ciò che occorre conoscere a riguardo.

Il marketing relazionale: un nuovo approccio

Il marketing tradizionale è basato sull’interazione B2B (business to business) o B2C (business to consumer). Ciò comporta una differenziazione della strategia di a seconda dei soggetti a cui ci riferiamo, ma il marketing relazionale va oltre e abbatte questa barriera per creare un’interazione H2H (human to human).

Che si tratti infatti di un’altra azienda o di un consumatore finale, non si deve mai dimenticare che dietro c’è una persona, proprio come noi. È a quella che mira il marketing relazionale, alla creazione di una fiducia reciproca e un interesse vero e duraturo.

Rispetto al marketing tradizionale, veloce e mirato alla conversione immediata, quello relazionale è più lento, ma al tempo stesso più duraturo. Conoscendo ciò che davvero è l’azienda, il cliente o potenziale tale crea un legame profondo e in qualche caso indissolubile che porta ad una conversione costante sul lungo periodo.

La creazione di una lead nurturing

Condizione importante per procedere con il marketing relazionale è la lead nurturing, ovvero la creazione di messaggi automatizzati volti a costruire il rapporto con il cliente. Questi devono essere quanto più personali possibile, per permettere al cliente stesso di sentirsi maggiormente apprezzato e far comprendere l’intenzione dell’azienda o del brand di essere davvero vicini.

I messaggi del lead nurturing possono anche essere le più tradizionali newsletter che offrono un contenuto utile, sull’azienda e sul prodotto, e che magari incentivino la conversione attraverso uno sconto. La base è sempre la comunicazione costante, non finalizzata direttamente alla vendita, ma al farci ricordare dal cliente, dimostrare che, anche se non acquista un nostro prodotto, noi non ci dimentichiamo di lui.

Raccontare qualche evento importante per il nostro business può ad esempio essere un’ottima strategia di lead nurturing per il marketing relazionale. Permette infatti di far sentire il cliente già fidelizzato e quelli ancora in fase di coinvolgimento, più partecipi e quindi interessati. Far sentire, anche attraverso le comunicazioni scritte, il lato umano del brand aiuta a rendere il marchio più vero.

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“La Metamorfosi” di Kafka educa all’empatia verso la sofferenza di chi vive una condizione diversa – THE VISION

di SKA su Cose dette da altri, Cultura il 14 Dicembre 2021, 16:17

Ne La metamorfosi di Franz Kafka il protagonista e voce narrante Gregor Samsa si ritrova improvvisamente nel corpo di un enorme insetto. Nel testo non c’è scritto espressamente che questo sia uno scarafaggio, come in molte traduzioni è stato esplicitato: “Ungeziefer” in tedesco significa semplicemente insetto infestante, ma in effetti dalle varie scene si può desumere che l’autore avesse in mente proprio qualcosa di simile. Fatto sta che un uomo come Samsa, un commesso viaggiatore che vive con la propria famiglia, si ritrova d’un tratto immerso in una condizione nuova: la diversità. Iniziano così una serie di dinamiche attraverso cui lo scrittore non ci mostra soltanto un personaggio, ma ci fa immedesimare a pieno nel suo protagonista, imponendoci di calarci in prima persona nei panni dell’escluso.

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Il sistema dell’informazione è diventato avido e opaco – Nuovo e Utile

di SKA su Cose dette da altri, Marketing, Notizie Commentate il 27 Ottobre 2021, 12:48

Per capire come costruirci un buon futuro ci tocca ragionare sul sistema dell’informazione. Di fatto, ogni nostra decisione, piccola o grande, riguardante i prossimi trenta minuti o i prossimi trent’anni, si basa su quello che noi sappiamo adesso.
E quello che noi adesso sappiamo, o crediamo di sapere, rispecchia l’assieme delle informazioni che, nel corso delle nostre vite e fino a questo momento, ci hanno raggiunto e colpito. E che, convincendoci della loro rilevanza, hanno incessantemente contribuito a formare, a modificare (o a deformare) la nostra visione di noi stessi e delle cose.

DECIDERE RAZIONALMENTE. Poter disporre di informazioni di qualità è fondamentale perché sia i singoli, sia i governi decidano bene e, per dirla con Steven Pinker, in modo razionale e responsabile: tale, cioè, da “salvare il mondo”.
Il problema è che il sistema dell’informazione non è mai stato così turbolento, pervasivo e soverchiante, opaco e tossico. Mai così capace di influenzare in modo istantaneo gli orientamenti individuali e collettivi. E mai così complesso: talmente complesso che osservarne le dinamiche è difficile. Qui di seguito riassumo alcuni punti. Unendoli è possibile, se si vuole, cominciare a farsi un quadro.

SITUAZIONE INEDITA. In realtà, tutto il sistema dell’informazione oggi ruota attorno a un piccolo gruppo di entità che fino a venti, a dieci o a cinque anni fa neanche esistevano. Facebook viene concepito nel febbraio del 2004 e arriva in Italia nel maggio del 2008. Youtube pubblica il suo primo video ad aprile 2005. Twitter si costituisce nel 2007. WhatsApp viene lanciata nel novembre 2009. Instagram nasce nell’ottobre 2010. Telegram nasce nel 2013. Il lancio di TikTok è del settembre 2016.
Google precede tutti perché nasce nel 1998.
Già nel 2011 un articolo dell’Università dell’Indiana segnala che i social media stanno disegnando un nuovo ecosistema. La disintermediazione offre opportunità e implica rischi inediti. E le cose succedono così in fretta che neanche si riesce a capirne fino in fondo il funzionamento e le conseguenze. Tanto meno si riesce a stabilire delle regole.

 

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Giornalista, web designer e pubblicitario. Da blog di protesta negli anni in cui i blog andavano di moda, questo spazio è diventato col tempo uno spazio di riflessione e condivisione. Per continuare a porsi le giuste domande ed informare se stessi.