Autoreferenzialismi

di SKA su Il Terzo Occhio il 7 Novembre 2010

Capita una volta ogni lustro, ma mi sembrava doveroso scriverlo da qualche parte.
Per quei pochi che vengono a leggere o commentare direttamente sul sito, da oggi c’è una versione grafica rinnovata dello stesso. L’idea iniziale di buttare giù tutto e ricostruire da zero, con una nuova struttura dei contenuti, è stata abbandonata per un più semplice restyling generale del già esistente. Quindi niente di rivoluzionario.
Era più che altro per dare il giusto commiato ai due occhi che osservavano dall’alto i lettori. Anzi no, gli occhi erano tre.

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4 Commenti a “Autoreferenzialismi”

  1. Commenti camu → http://www.duechiacchiere.it

    Bello, mi piace… anche se avrei lavorato più sulle due O del titolo del blog una accanto all’altra per farle sembrare due occhi forse 😉 PS: Usa il mio plugin per sottoscriversi ai commenti…

  2. Commenti SKA → http://www.terzoocchio.org/

    Grazie Camu, detto da te fa ancora più piacere 🙂
    Per il logo c’erano molti provini nell’hard disk, molti che giocavano proprio sulle due O centrali. Poi ho preferito dare un taglio netto anche al concept di base.
    Ottimo consiglio il tuo plugin, lo implementerò in settimana.

    P.s. gli occhi però sono rimasti nel Gravatar. Forse è ora di cambiare anche lì.

  3. Commenti Raffaele → http://www.raffaeleuds.wordpress.com

    Beh, ti faccio i complimenti per la nuova veste grafica, e rispetto ai contenuti aggiungo, anche se non so se centri nulla a dire il vero, che non trovo più il “beta”. Il concetto che sottintendeva a questa parola mi piaceva. E ti domando: non so volontariamente o involontariamente hai tolto il beta, che questo sia davvero un punto di svolta per te? Mi spiego: pensi di essere arrivato al definitivo? O il beta sta da qualche parte che non ho visto? Un saluto. Raf.

  4. Commenti SKA → http://www.terzoocchio.org

    Posso dirti la sincera verità Raf? Al “beta” non ci ho proprio pensato. Non c’è mai niente di realmente definitivo, ma ora che mi ci hai fatto pensare credo che lo lascerò così. Finito, ma perennemente in fìeri nei contenuti.

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Giornalista, web designer e pubblicitario. Da blog di protesta negli anni in cui i blog andavano di moda, questo spazio è diventato col tempo uno spazio di riflessione e condivisione. Per continuare a porsi le giuste domande ed informare se stessi.