Antipathy for the devil

di Camerata Stizza su La dimanche des crabes il 2 Febbraio 2009, 17:08

Tra le poche virtù che mi si possano addossare di certo non c’è quella della simpatia.
Lo status da antipatico te lo guadagni sul campo sin da piccolo e ti segue come una condanna scritta in maniera invisibile sulla fronte. Inutili gli sforzi di farsi ben volere, di integrarsi, di provare in tutti i modi a fare il simpatico: l’antipatico che prova a fare il simpatico diventa insopportabile. Puoi andare a genio ad alcuni, che probabilmente ti rimarranno amici per la vita, ma per gli altri sarai sempre uno che sta sul cazzo. Come se essere antipatici fosse una colpa.

Non bisogna essere necessariamente degli stronzi per essere antipatici, anzi. Esistono quelli che tengono banco in una comitiva, che ti fanno pisciare addosso dalle risate, che riescono a conquistare facilmente una donna solo con il carisma ed il fascino della simpatia. Poi però giri l’angolo e te l’hanno già messo nel culo.

Così come esistono i tipi taciturni, che lanciano frecciate ciniche, che non troverai mai in mezzo alla folla della discoteca ad alzare le braccia per divertirsi. Che vedrai ai concerti, ma mai ballare. Che vedrai dire basta ad una bevuta, dire no alla canna, no ad un tiro di coca. Quelli che non salutano mai per primi, che non chiamano mai al telefono, che se li chiami rischi di sentir squillare a vita. Quelli che non sono permalosi, ma devi saper scherzare. Che la vita ha poco senso, ma va presa sul serio. Non egocentrici, vogliono solo stare per i cazzi propri. Con quelli il culo è al sicuro.

Poi c’è quella storia delle etichette, quelle che ti ritrovi attaccate addosso senza neanche rendertene conto. Da lì in poi non sei più una persona, ma un’etichetta.
Non importa se lì sotto può esserci – anche remotamente – un qualche tipo di sentimento che pulsa, una dignità lesa o un orgoglio ferito. L’etichetta è più facile da leggere.

Ripeto.

Le etichette sono più facili da leggere.

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Il silenzio mafioso

di Camerata Stizza su Notizie Commentate il 30 Gennaio 2009, 10:43

Simpatica la gag degli Editori Riuniti che sforzandosi di affibbiare a Di Pietro una presunta accusa di mafiosità a Napolitano riescono in una qualche misura a far passare il messaggio inverso.

Nessuno ha detto che Napolitano utilizzi i metodi del silenzio e dell’omertà tipici dei sistemi mafiosi.
Ma se anche fosse?

Siamo dei cittadini normali che ci permettiamo di dire a lei, signor Presidente della Repubblica, che dovrebbe essere l’arbitro, che a volte il suo giudizio ci pare poco da arbitro e poco da terzo. Lo possiamo dire o no? Noi la rispettiamo, abbiamo il senso delle istituzioni, vogliamo essere tranquilli. Oggi, un cittadino ha messo un manifesto, uno striscione, dove senza offendere nessuno dice “Napolitano dorme, l’Italia insorge”. Perché lo hanno sequestrato? Chi ha ordinato di sequestrare questo manifesto? Perché non c’è possibilità di manifestare senza bastoni, senza nulla?

Stiamo semplicemente dicendo che non siamo d’accordo sul fatto che si lasci passare il lodo Alfano, che non siamo d’accordo sul fatto che si criminalizzino le persone che fanno il loro dovere, che non siamo d’accordo sull’oblio che hanno le istituzioni nei confronti di questi familiari delle vittime, che non siamo d’accordo nel vedere terroristi che vanno a fare gli insegnanti e informare a loro modo le cose, che fanno i saputoni e poi vediamo le vittime del terrorismo e della mafia che vengono dimenticate e abbandonate a se stesse. Lo possiamo dire o no? Rispettosamente, ma il rispetto è una cosa, il silenzio è un’altra: il silenzio uccide, il silenzio è mafioso, il silenzio è un comportamento mafioso. Ecco perché non vogliamo rimanere in silenzio” #

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Scaricabile 8, l’equilibrio cosmico è in bilico

di SKA su Satira, Scaricabile il 26 Gennaio 2009, 12:10

Giusto per far seguire il faceto al serio, come ormai succede periodicamente segnalo l’uscita del nuovo ScaricaBile arrivato persino al numero 8 che oltre ad essere il numero dell’equilibrio cosmico e dell’infinito sta anche a significare che i redattori di Scaricabile non fanno un cazzo da molti mesi.

Andate e scaricatene tutti, as usual.

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Lo Zimbabwe sta morendo

di SKA su ControInformazione il 25 Gennaio 2009, 19:00

amazing_zimbabwe

di Bob Herbert
Trad: Bernardino Tolomei1

Se volete vedere l’inferno sulla terra, andate in Zimbabwe, dove il folle Mugabe ha portato il paese ad un tale stato di rovina che l’assistenza sanitaria per la maggior parte dei cittadini ha quasi cessato di esistere.

In Zimbabwe l’aspettativa di vita ora è la più bassa del mondo: 37 anni per gli uomini e 34 per le donne. C’è un’epidemia di colera che infuria. La gente si è ammalata di antrace dopo aver mangiato la carne guasta di animali morti per quella malattia. Nell’obitorio della capitale Harare è mancata la corrente, lasciando andare in decomposizione i cadaveri.

La maggior parte del mondo sta ignorando l’agonia dello Zimbabwe, un paese dell’Africa meridionale un tempo prospero ed evoluto nell’assistenza medica, che sta subendo una grave crisi politica ed economica, e la brutalità del lungo e tirannico regno di Mugabe.

Il declino dei servizi sanitari nell’ultimo anno è stato sorprendente. Un’equipe medica internazionale che ha condotto il mese scorso una “valutazione d’emergenza” dello stato dell’assistenza medica, è sembrata esterrefatta per la catastrofe evidenziata. L’equipe era patrocinata da Physicians for Human Rights.Nel loro rapporto, diffuso questa settimana, i medici hanno dichiarato:

“Il collasso del sistema sanitario dello Zimbabwe nel 2008 è senza precedenti per scala ed portata. Alcuni ospedali pubblici sono stati chiusi dal novembre 2008. Le infrastrutture di base per il funzionamento della sanità pubblica, in particolare l’acqua e i servizi di risanamento igenico, si sono bruscamente deteriorati nel degrado del clima politico ed economico.”

Medici e infermieri fanno quello che possono nelle condizioni più disagevoli: strutture prive di acqua, servizi igienici che non funzionano, pochissimi farmaci e rifornimenti. Il rapporto cita una dichiarazione del direttore di un ospedale missionario:

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  1. Tratto da: democrazialegalita.it []

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From 2084

di Camerata Stizza su La dimanche des crabes il 18 Gennaio 2009, 19:13

di John Titor

Provengo dal 2084 e vi porto buone notizie dal futuro: la tecnologia è morta. Nonostante quello che la maggior parte degli sceneggiatori ha provato ad ipotizzare nei 60 anni precedenti a quello in cui vivete ora, la tecnologia non solo non prenderà il sopravvento sull’uomo, ma ripartirà da zero.
E questo per un banalissimo motivo: non c’è più corrente elettrica.
Gli scienziati si sono sbattuti per decenni nel miniaturizzare sempre di più le apparecchiature, potenziarle, renderle sempre più necessarie al nostro fabbisogno giornaliero tanto da rendere la maggior parte degli uomini completamente inutili e – come dicono dalle mie parti – “mindless”. Si sono talmente sbattuti dall’ignorare un elemento indispensabile da cui eravamo completamente dipendenti, ossia l’energia elettrica.

Lentamente tutte le centrali sono scomparse, causa di black-out, attentati di protesta, guerre intestine alle nazioni ed idiozia dei tecnici. Le energie alternative non hanno mai preso piede, nonostante quello che speravano gli ambientalisti. Quindi, fatevene una ragione. Neanche il nucleare ha mai preso piede, la paura di nuove Chernobyl e l’iniquità degli Stati hanno prodotto soltanto mega-centrali inservibili mai avviate, ma neanche mai spente. Da questo lato l’Italia detiene un record di centrali costruite, non avviate e lasciate morire.

Durante il governo Berlusconi XXII (anche qua, fatevene una ragione) avviarono l’ultima di 54 centrali nucleari installate sul territorio – la cui costruzione venne data in appalto a curiose società del nord Italia, ma con amministratori di Palermo, Reggio Calabria e Napoli – che non hanno mai prodotto neanche 1 watt di energia.

Le teorie di Darwin si sono dimostrate esatte anche per l’uomo, divenuto uno degli anelli deboli del ciclo naturale e completamente inadatto a vivere in un mondo senza tecnologia. L’adattamento della specie iniziò da subito a mietere le vittime. La prima a perire fu la specie del blogger tecnologico, seguito rapidamente dagli altri blogger sino ad allora confinati dietro i loro schermi LCD. Metà di loro si suicidò, senza poter condividere il loro ultimo post nei social network. Gli altri furono colpiti da schizofrenia e psicosi maniaco depressiva tanto da non riuscire a procurarsi cibo per il proprio mantenimento.

Le altre specie che subirono una veloce estinzione furono i politici, giornalisti, manager di aziende HTC, consulenti per i social media e presentatori TV. Calciatori ed ex-veline furono coloro che riuscirono ad adattarsi molto più velocemente di altri alla nuova vita, grazie ad una forza intellettiva sino ad allora celata e latente. I musicisti tornarono a fare i musicisti per le piazze, così come gli attori. Gli scrittori tornarono a raccontare storie e non a vendere libri. Contadini, falegnami, operai ridiventarono improvvisamente indispensabili e fondamentali all’interno delle comunità.

Vi scrivo dal futuro solo per dirvi che qui si sta divinamente.

P.s. no, i viaggi nel tempo non esistono.

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Scaricabile 7

di SKA su Satira, Scaricabile il 12 Gennaio 2009, 18:49

Consueto appuntamento con la rivista satirica in Pdf denominata ScaricaBile che giunge testè al numero 7, pur essendo l’ottava uscita. Uno dei paradossi della matematica che soltanto uno come Galileo Galilei avrebbe saputo risolvere, se non fosse stato condannato all’abiura dall’Inquisizione Cattolica.

Anche gli autori di Scaricabile verranno pertanto condannati per aver tenuto e creduto dottrina falsa e contraria alle Sacre e divine Scritture, credendo che Giuliano Ferrara si muova e non sia centro del mondo.

Come sempre, andate e scaricatene tutti.

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Gaza’s Match

di Camerata Stizza su Notizie Commentate, Satira il 3 Gennaio 2009, 13:19

Israele conduce il match di Gaza contro la squadra di Hamas per 436 630 900erotti1 a 4, il tutto per beccare un solo terrorista.

Un’ottima buonuscita per Bush.

“il numero dei palestinesi uccisi a causa dei raid è salito come minimo a 435, cui vanno aggiunti 2.285 feriti; tra coloro che hanno perso la vita, in particolare, 75 erano bambini e 21 erano donne. In Israele invece i morti sono stati quattro, di cui tre civili e un soldato, mentre i feriti ammontano a diverse decine.” Ma i terroristi sono quegli altri eh.

  1. sì, insomma, avete capito il senso. aggiornate mentalmente i numerini ogni volta che Israele gioca a Risiko []

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EcclesioLatrina

di Reverendo SenzaDio su L'ora di religione il 23 Dicembre 2008, 13:33

Ficcatevelo bene in testa. Questa statolatria non significa un bel niente.
Non significava niente ieri, così come oggi. E’ una parola inventata, presente ormai nel dizionario dal 1931 – anche googlare è sul dizionario, per intenderci – inventata di sana pianta per il proprio tornaconto dialettico, per far filare il discorso sia nelle Dottrine del Fascismo che nell’enciclica di Pio XI. *

* Suona un po’ ridicolo sentir parlare di “idolatria dello Stato” quando il simbolo – l’idolo cattolico – del potere ecclesiastico è racchiuso e reificato proprio in uno Stato, quello Vaticano, formalmente riconosciuto e costituito.

Ieri poteva significare una blanda, blandissima, protesta nei confronti del regime non in quanto totalitarismo statalista in senso stretto, ma in quanto avverso concorrente su di un territorio comune. Pura e semplice lotta ideologica per la sopravvivenza del potere di indottrinamento delle masse.

I fascismi poi scesero comunque a patti con la Chiesa nonostante le forti divergenze, ma sia Mussolini che Pio Xi sapevano benissimo che un potere non sarebbe potuto esistere senza l’altro. Mussolini diviene “quello che la Provvidenza Ci ha fatto incontrare” contemporaneamente Benito ammetteva candidamente :

Le idee religiose hanno ancora molto impero, più di quanto non si creda da taluni filosofi. Esse possono rendere grande servizio all’umanità. Essendo d’accordo col papa si domina ancora la coscienza di 100 milioni [oggi un miliardo] di uomini

E fu tutto un fiorire di baci abbracci ed effluvi d’amore. “Dittatura e religione fanno l’orgia sul balcone”, d’altronde.

Oggi statolatria è solo un termine ripescato dal libro “Teoria e prassi dello statuto Medioevale” utilizzato con arroganza, mista a preoccupazione ed invidia per provare ad annebbiare quel briciolo di ragione che vede nell’indipendenza dello Stato dall’ingerenza religiosa uno dei cardini fondanti della civiltà moderna. Che poi sia democratica o meno è un altro paio di maniche.

Dovremmo forse pensare che sotto sotto la Chiesa apprezzi le teocrazie islamiche così tanto combattute?

Con il beneplacito di Dio per conto terzi. E’ questo il Dio che dovremmo venerare?

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Scaricabile 6

di SKA su Satira, Scaricabile il 22 Dicembre 2008, 15:58

Puntuale come la diarrea esce anche questa settimana ScaricaBile, con il nuovo numero 6 per l’occasione natalizia dedicato alla figura di nostro Signore Gesù che tenterà di rinascere anche quest’anno nonostante la crisi.

Se leggete ScaricaBile Gesù non piangerà.

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Semo mejo

di Camerata Stizza su Propaganda il 19 Dicembre 2008, 00:02

“L’Italia è un Paese migliore della destra che lo governa in questo momento”

“Siamo la più grande forza riformista della storia d’Italia ed è da qui che dobbiamo ripartire per consolidare la nostra forza”

“Siamo un partito libero che non teme di apparire moderato ad alcuni ed estremista per altri perché siamo niente più che il riformismo italiano”.
“Noi siamo per una democrazia che decida, decida velocemente ma non con pericolose concentrazioni di potere

Walter Veltroni, Circo Massimo – 25 ottobre 2008

Avoja.
Semo proprio i mejo.

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ScaricaBile 5

di SKA su Satira, Scaricabile il 13 Dicembre 2008, 15:04

“Come fate a non vederlo? 12 dicembre ’69, la strage di piazza Fontana; 12 dicembre 2008, la sesta edizione (quindi il numero 5) di ScaricaBile. Sembra piuttosto evidente la continuità della strategia terroristica eversiva della sinistra comunista”.

Maurizio Gasparri

Sì insomma, è uscito lo ScaricaBile n°5 che come al solito può vantarsi della mia mancata collaborazione.
Son fortune.

Cliccate sull’ermetico nonché ermeneutico faccione di Joseph per leggervelo.
Avvertenze: ScaricaBile è come il bifidus essensis.

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Hasta el diálogo siempre

di Camerata Stizza su Propaganda il 10 Dicembre 2008, 12:55

E poi vedi quella che una volta era la sinistra e che adesso dovrebbe essere l’opposizione alzare la voce per difendere i privilegi fiscali di un plurimiliardario statunitense ai danni dell’erario statale. Hey, difendono i consumatori. Ben 1,50 € in più sulle partite della Juve. Famiglie rovinate.

Poi vedi quella che dovrebbe essere l’opposizione e che una volta era la sinistra scalpitare per un dialogo sulla riforma giudiziaria. Ossia la distruzione dell’indipendenza dei giudici per sottoporli a controllo politico. Il tutto con la scusa della “guerra tra procure”.1
Si chiama potere giudiziario. Si chiama separazione dei poteri. Si chiamava stato di diritto.

Camerata Stizza

  1. Immaginate i giudici di Salerno e Catanzaro arroccati dietro trincee che si lanciano codici penali esplosivi []

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Scarica ScaricaBile/4

di SKA su Satira, Scaricabile il 1 Dicembre 2008, 17:06

Scaricabile /4

“Il figlio di Bossi si fa fottere per tre volte di seguito agli esami di maturità?
Se avesse letto ScaricaBile non sarebbe accaduto.”

E’ uscito ScaricaBile n° 4.

Un consiglio per gli acquisti dal collaboratore più abusivo e lento della rivista.
Andate e scaricatene tutti.

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Le motivazioni di Bolzaneto

di SKA su ControInformazione il 29 Novembre 2008, 17:15

Quello che è successo alla caserma di P.S. di Ge-Bolzaneto è ascrivibile come tortura. Ma il reato di tortura non è previsto dal codice penale italiano. 252 persone torturate e umiliate durante i giorni del G8, 45 imputati, 15 condanne e 30 assoluzioni. Condanne fra i 5 mesi e i 5 anni.

Le motivazioni di quella sentenza pronunciata il 14 luglio 2008 sono state depositate in cancelleria due giorni fa, leggibili integralmente a questo indirizzo.

Per motivi di tempo e spazio non posso commentare nel dettaglio i passaggi principali delle 441 pagine della sentenza, per cui vi lascio una serie di link per avere un quadro il più chiaro possibile della situazione.

Tortura di Stato, da Stostretto – ampi stralci della sentenza
Bolzaneto:«Condotte inumane provate, processo tecnico e non politico», Secolo XIX
Bolzaneto fu tortura. Ma il reato non è previsto, AprileOnline

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Everything is fine, with some boobs and asses

di Camerata Stizza su Propaganda il 28 Novembre 2008, 15:24

Nello studio di Porta a Porta tutto procede bene. Tutto va bene.

C’è una strage in corso in India.
Viene reintrodotta la tessera di povertà.
Stiamo attraversando la crisi economico-finanziaria più grave dell’ultimo secolo.

Nello studio di Porta a Porta si parla di tette e culi.
Il pensiero principale di un cittadino con la tessera di povertà è quello di non vedere il nudo in Tv, mentre si mostrano i calendari di quattro zoccole. Ottimismo.

Rilassatevi, tutto va bene.

Camerata Stizza

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Giù da LaTorre

di Camerata Stizza su ControInformazione il 24 Novembre 2008, 01:54

“L’altro giorno ero in bagno e guardandomi le mani mi sono accorto che erano sì due, ma uguali. Erano due destre.”

Nicola Latorre è uno dei parlamentari più intervistati da giornali e tv. Per il suo ruolo ufficiale in Senato (è stato vicepresidente del gruppo Ds).

Ma anche e soprattutto per il suo ruolo informale: è considerato «molto vicino» a Massimo D’Alema; è supposto essere il suo portavoce, o almeno il «segnalatore di clima» del gruppo dalemiano.

Insieme a Giuseppe Caldarola e Antonio Polito fa farte di un trio sempre pronto a portare il soccorso rosso (o rosa) a Berlusconi.

Latorre di D’Alema è stato collaboratore a Palazzo Chigi nel 1998, quando questi era presidente del Consiglio.

Faceva parte di quella che Guido Rossi, ai tempi della scalata Telecom, chiamò «la merchant bank che non parla inglese».

Uscito dalle stanze del governo, è entrato nelle aule parlamentari.

Di D’Alema è rimasto amico, anche se a chi gli chiede se è «dalemiano» risponde con delicatezza: «Non ho il permesso ufficiale per definirmi tale».

Certo a D’Alema era vicino nell’estate del 2005, quando era in corso la scalata dei furbetti del quartierino.

Anzi, era il più vicino, l’ufficiale di collegamento tra D’Alema e Giovanni Consorte, il furbetto rosso di Unipol lanciato alla conquista di Bnl. La sua voce restò anche registrata dalla guardia di finanza, che intercettava Consorte e gli altri furbetti.

Di Consorte continua a proclamarsi amico, anche dopo la sua caduta: «Ho sempre condiviso la determinazione con cui Unipol cercava di acquisire Bnl. E poi ho un rapporto di amicizia con Gianni di cui non mi vergogno» confessa a Vittorio Zincone sul Magazine del Corriere.

Non gli fanno cambiare idea neanche i 46 milioni di euro sequestrati a Consorte: «Salvo smentite, quei soldi non avevano a che fare con l’operazione Bnl. Credo venissero da attività private di Gianni e su queste non esprimo giudizi».
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Pasolini è morto perchè era frocio

di Reverendo SenzaDio su L'ora di religione il 21 Novembre 2008, 13:54

Video inchiesta di Saverio Tommasi e Ornella De Zordo sulla presunta “cura” dell’omosessualità da parte di gruppi legati alla Chiesa Cattolica.

“Se la risposta è Cristo, la domanda è sbagliata” (Cit.)

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Energia Insensibile

di SKA su ControInformazione il 20 Novembre 2008, 20:49

Se dici Sorgenia non ti viene in mente nulla, se dici Carlo De Benedetti sì.
La Sorgenia sta costruendo una maxicentrale produzione di energia elettrica a ciclo combinato (turbogas) da 750 Megawatt ad Aprilia (Latina), in zona Campo di Carne, speculando e costruendo in maniera abusiva con la connivenza del governo. Dei governi. 400 milioni di euro per un metanodotto di 9 chilometri per l’approvvigionamento del gas e un elettrodotto di oltre un chilometro per trasportare l’energia creata.

Due giorni fa il presidio pacifico del gruppo di manifestanti NoTurboGas è stato militarmente sgomberato dalla polizia al tacito grido di “Legalità”, come titola il quotidiano Latina Oggi (Ciarrapico). In due giorni la Sorgenia ha iniziato un’opera edilizia abusiva nell’area destinata alla turbogas approfittando “dello sgombero e del massiccio cordone di polizia che da due giorni presidia la zona la Sorgenia non solo ha tirato su la recinzione e, lungo di essa, realizzato una trincea di 170 metri e profonda quasi 2 metri per impedire, così dicono, che possa essere scavalcata. Ha anche scavato una grossa buca, si parla di 100 metri per 100, riempita di cemento, che somiglia molto all’inizio di un vero e proprio basamento della centrale”. Un record.

I motivi dei presidi erano e sono due, ma fondamentali.

1. Il peggioramento della qualità dell’aria:una valutazione di impatto ambientale della Giunta Regionale del Lazio, 1 Agosto 2003 aveva già inserito Aprilia nella lista dei territori nei quali i valori degli inquinanti sono superiori ai limiti di legge.

2. Pericolosità. In base alla Direttiva Seveso (non legge) in quella zona esistono già quattro impianti catalogati come a “rischio di incidente rilevante”: due fabbriche farmaceutiche, una di vernici e la quarta, la più vicina, di pesticidi. Secondo uno studio effettuato dall’Università La Sapienza non c’è alcun bisogno di un altro impianto a rischio.

Così come non ce ne sarebbe bisogno per il Dipartimento istituzionale della Regione Lazio che scrive ad Aprile 2008: “Il settore termoelettrico laziale ha attualmente una potenza sufficiente a sostenere i consumi prevedibili al 2020 e non è quindi necessario aumentare la potenza attualmente installata”.
La centrale Sorgenia, esistendo solo su carta, non poteva di certo rientrare in quella valutazione.

L’iter burocratico della centrale parte dal 9 aprile 2002 data in cui il governo Berlusconi di allora attua il decreto “sblocca centrali”. Un mese dopo l’ex Energia spa, divenuta poi Sorgenia, fa richiesta per l’apertura della centrale turbogas ad Aprilia. In barba alle varie valutazioni di impatto ambientale il 2 ottobre 2006 il ministero dello Sviluppo Economico, guidato da Pieluigi Bersani (Pd), concede l’Autorizzazione a costruire.

Il 14 febbraio 2008 il Tar del Lazio accoglie il ricorso presentato dai cittadini di Aprilia, annullando quindi le autorizzazioni del Ministero dell’Ambiente ed il decreto di autorizzazione del Ministero dello Sviluppo. Ma – ullalà! – il 19 marzo 2008 un nuovo decreto a firma Ministero dello Sviluppo Economico annulla tutto di nuovo. Rimettendo in gioco la Sorgenia, che può quindi costruire.

Fino ad oggi, che con l’uso della forza si è insediata a Campo di Carne alzando barricate e facendo sfollare i cittadini a manganellate.
Vi state chiedendo anche voi, come Daniele Luttazzi, per quale motivo Repubblica non abbia parlato?
Le parole chiave stanno scritte sopra: Carlo De Benedetti e Pierluigi Bersani.
p.s. ne ha parlato a Luglio invece, qua. Festeggiando il via libera per Sorgenia.

Fonti:
Turbogas di Aprilia. Si scrive Sorgenia, si legge De Benedetti, da Carta e il Messaggero
Aprilia militarizzata e minata, Sorgenia abusiva, da Carta
NoTurboGas Aprilia

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I militari israeliani rapiscono per divertimento

di SKA su ControInformazione, Notizie Commentate il 20 Novembre 2008, 17:04

Avete letto dell’arresto (uh?) di Vittorio Arrigoni, alias guerrillaradio, da parte di militari israeliani in vena di scherzi? No? Beh, non è un caso.

Ci racconti cos’è successo ieri mattina? Sai, un importante quotidiano italiano, che oggi ha riportato un trafiletto sul vostro sequestro, ha parlato di pescatori e attivisti “prelevati” dai militari israeliani…Per il resto, tg e testate più importanti hanno osservato il silenzio assoluto.

Altro che “prelevati”! Si è trattato di un rapimento, di un sequestro di persona in piena regola! Eravamo in mare, a 6 miglia nautiche al largo delle coste di Gaza (per il diritto internazionale si tratta di acque gazesi, ndr), con tre pescherecci, quando ci siamo di trovati di fronte una scena incredibile: navi da guerra, e gommoni Zodiac, da cui sono spuntate teste di cuoio, militari incappucciati e armatissimi. Un attacco bellico in piena regola contro pescatori e pacifisti, da non crederci! Due pescherecci sono stati subito bloccati e le persone a bordo sequestrate. Poi, hanno circondato il nostro. Io mi sono arrampicato sul tetto della barca e ho cercato di parlare al capitano: “Che problema vi creano dei pescatori? Problemi di sicurezza? Di che avete paura?”, ho chiesto. Ma non ne ho ottenuto risposte. Da dietro le maschere, quegli uomini, giovanissimi, ci guardavano con occhi che sprizzavano odio. Un odio animalesco. Li educano all’odio e al disprezzo verso i palestinesi.

Andate a leggere il resto dell’intervista a Vittorio Arrigoni dal carcere di Ramle.

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Free Sidebar. Livin’ in Hysteria.

di SKA su ControInformazione il 15 Novembre 2008, 16:15

Update 18/11: Ricardo Levi tramite il sito del Partito Democratico annuncia l’eliminazione del capitolo internet dalla proposta di legge in Parlamento. Specificando, sempre che ne fosse ancora la necessità, che è assolutamente assurda l’impostazione che avrebbe visto i semplici blog equiparati ad “attività imprenditoriali”. Leggere sotto per capire.

Togliete le manette alla mia sidebar. Non toccatemi gli AdSense. FriBlogga! I fascisti vogliono rubarmi il diritto di parlare dei telefonini che mi mandano a casa. Io voglio parlare dell’IPhone!

Sì insomma, avete capito. Si parla ancora della famigerata proposta di legge Levi, a suo tempo ribattezzata Levi/Prodi, stavolta – ovviamente – Levi/Veltroni. Parliamo della proposta di legge n. 1269 presentata il 9 giugno 2008 dal deputato Levi e nuovamente in discussione alla Camera dei Deputati.

Vorrei dilungarmi il meno possibile, perchè non se ne può veramente più di questo inutile bailamme basato sul niente che fa tanto gridare la regime, all’argentina e alla minchia fritta. L’isteria collettiva è sempre dietro l’angolo, basta dare una letta ai titoli dei post che riprendono l’articolo di Punto Informatico. Come spesso accade la colpa è del solito Beppe Grillo – ossia la Casaleggio – che interpretano a modo loro una proposta di legge che dice tutt’altro.

Qualcuno si ricorderà che qui sopra ne avevamo parlato già qui e successivamente qui riprendendo un’ottima analisi di Luca Lodi che molto semplicemente spiegava ai blogger di stare tranquilli: non eravamo coinvolti. Ancora di più oggi: non siamo coinvolti.

Il problema di quella proposta di legge – leggasi proposta e quindi non legge – era la poca chiarezza sul “prodotto editoriale” soprattutto in riferimento ai prodotti indipendenti su internet, blog in particolar modo. Beh, questa volta i blog sono stati considerati e formalmente esclusi.

Dove?

All’interno della relazione possiamo leggere chiaramente:
L’articolo 8 prevede l’obbligo di iscrizione nel Registro degli operatori di comunicazione per i soggetti che svolgono su internet attività editoriale, estendendo altresì a questi ultimi la normativa sulla responsabilità per i reati a mezzo stampa.


Nel comma 3 viene espressamente escluso l’obbligo dell’iscrizione nel Registro degli operatori di comunicazione per i prodotti, come i cosiddetti « blog », che non costituiscono il frutto di un’organizzazione imprenditoriale del lavoro.

E quindi andiamo all’articolo 8, comma 3 che per l’appunto recita – pur senza nominare espressamente i blog – :

Sono esclusi dall’obbligo dell’iscrizione nel Registro degli operatori di comunicazione i soggetti che accedono alla rete internet o che operano sulla stessa in forme o con prodotti, quali i siti personali o a uso collettivo, che non costituiscono il frutto di un’organizzazione imprenditoriale del lavoro.

C’è chi ha detto scempiaggini del tipo: “ma se io metto le pubblicità (ads) mi può venire a casa la polizia e sequestrarmi tutto quanto, incendiarmi i notebook e cancellarmi tutti i miei preziosi contenuti onlain! Senza neanche un backup!” Sì insomma, avete capito.
Mettere gli adsense non comporta necessariamente l’essere un‘organizzazione imprenditoriale del lavoro.

Quindi purtroppo ciò che scrive Grillo non è vero:

– ogni blog è equiparato a un prodotto editoriale
NO.
– ogni blog che pubblica Adsense di Google o banner può risponderne all’Agenzia delle Entrate:
NO.
– ogni blog deve iscriversi al ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione)
Assolutamente NO.
– ogni blog è soggetto alle norme sulla responsabilità connessa ai reati a mezzo stampa
Questo sì, ma non c’entra nulla con la proposta di legge Levi. Purtroppo rendere pubblica la propria opinione può far incorrere nei reati di diffamazione, calunnia e altro. E’ il potere della querela che andrebbe combattuto, perchè si può incappare troppo facilmente in beghe legali anche solo con un blog. (a qualcuno ricorderà qualcosa)
– ogni blog che non si iscrive al ROC può essere denuciato per il reato di “stampa clandestina“: due anni di carcere e sanzioni economiche.
Anche questo non c’entra con la proposta di legge Levi, ma c’è rischio che accada. Il caso di Carlo Ruta di cui ho scritto è sintomatico ed ha aperto un pericoloso precedente.

Perchè Grillo si preoccupa? Semplicemente perchè la sua E’ un’attività imprenditoriale.

È imprenditore chi esercita professionalmente un’attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi”

Fate sogni tranquilli che le vostre sidebar non ve le toglie nessuno.

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extra

WTF?

Giornalista, web designer e pubblicitario. Da blog di protesta negli anni in cui i blog andavano di moda, questo spazio è diventato col tempo uno spazio di riflessione e condivisione. Per continuare a porsi le giuste domande ed informare se stessi.