I Vilipendiati

di SKA su Notizie Commentate il 13 Settembre 2008

Facciamo così. Dato che il periodo è quello che è – non sto a spiegarvi cazzi di cui non frega niente a nessuno – lascio qui sotto un articoletto scritto per altra testata e bocciato, sulla Guzzanti il reato previsto dall’articolo 278 del codice penale, il Papa, la grossa trave nel culo che iniziamo a sentire un po’ tutti ed un blabla abbastanza retorico. Dato che non ho altro – e neanche voglia di cercare altro – vi beccate questo.

A chi interessa può proseguire su continua, altrimenti attaccatevi al cazzo.


In questi giorni la Procura di Roma ha deciso di procedere contro la comica Sabina Guzzanti nelle settimane scorse indagata per il reato di vilipendio o ancora più precisamente di “Offesa all’onore o al prestigio del Presidente della Repubblica” in base all’art. 278 del codice penale per cui serve l’autorizzazione a procedere da parte del ministro della Giustizia in base all’art. 313. Qualcuno mi ha chiesto in privato cosa c’entri il Presidente della Repubblica, ora ci arriviamo.

L’indagine era partita dopo l’intervento al “No Cav Day” organizzato l’8 luglio in Piazza Navona di cui vi mostriamo un estratto video qui sopra. La parte incriminata va dal minuto 7 in poi del video, in cui in un discorso relativo alle polemiche scaturite sulla mancata presenza del Papa all’apertura dell’anno accademico all’Università de La Sapienza la Guzzanti conclude dicendo:

“A onor del vero grazie alla legge Moratti fra 20 anni il 30% degli insegnanti saranno stati scelti dal Vaticano. Ma devono ancora passare 20 anni e fra 20 anni Ratzinger sarà morto e starà dove deve stare, all’inferno, tormentato da dei diavoloni frocioni attivissimi e non passivissimi.”

Ritorniamo al codice. L’art 278 del codice penale recita:

Chiunque offende l’onore o il prestigio del Presidente della Repubblica e’ punito con la reclusione da uno a cinque anni.

Queste disposizioni si applicano anche per offese al Papa grazie al Trattato del Laterano del 1929 – quindi molto recente – firmato da Benito Mussolini ed il Cardinale Pietro Gasparri e che all’art. 8 recita testualmente:

L’Italia, considerando sacra ed inviolabile la persona del Sommo Pontefice, dichiara punibile l’attentato contro di Essa e la provocazione a commetterlo con le stesse pene stabilite per l’attentato e la provocazione a commetterlo contro la persona del Presidente della Repubblica.

Le offese e le ingiurie pubbliche commesse nel territorio Italiano contro la persona del Sommo Pontefice con discorsi, con fatti e con scritti, sono punite come le offese e le ingiurie alla persona del Presidente della Repubblica.

Quindi ancora oggi lo Stato Italiano equipara la figura del Presidente della Repubblica a quello del Sommo pontefice, monarca assoluto dello Stato della Città del Vaticano. Che è uno stato indipendente, esattamente come San Marino. In tal senso bisognerebbe fare un’analisi più approfondita sulle garanzie previste in questo caso dagli articoli 21 e 33 della Costituzione Italiana relative al diritto di critica e satira e sulla libertà dell’arte.

E’ giusto procedere per vie legali contro Sabina Guzzanti oppure è un attacco alla libertà di manifestazione del pensiero?

Aggiornamento 18 Settembre: l’attuale Ministro della Giustizia Alfano ha deciso di non concedere l’autorizzazione a procedere “conoscendo lo spessore e la capacitá di perdono del Papa che prevale sulle offese”. Evito di commentare.

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3 Commenti a “I Vilipendiati”

  1. Commenti harlot → http://www.laprivatarepubblica.com

    E’ giusto procedere per attaccare la libertà di manifestazione del pensiero.

  2. Commenti Fac → http://faciolo.splinder.com

    Sarebbe giusto che il Vaticano si facesse, ogni tanto, un pacchetto di cazzi suoi e la smetta di dire, attraverso i suoi rappresentanti, “non prendiamo posizione su dibattito X… ma….” e sparano il loro pensiero.
    Chissà perchè fin dalla Rivoluzione Francese si sente dire “Stato e Chiesa devono rimanere separate” ma la Chiesa (e non lo Stato!) riesce sempre a strisciare negli affari delle Nazioni, Italia in particolare.
    La Guzzanti ha fatto una sua considerazione, sottoforma di satira (e non offesa), ma a questo punto non capisco il perchè la Procura di Roma (quindi Italia) abbia deciso di procedere contro la comica.

    Domanda da saccente: il trattato del Laterano riporta la dicitura “Presidente della Repubblica” quando nel 1929 in Italia c’era il Re. Ne deduco che il trattato fu cambiato nel 1946 con l’avvento della Repubblica. Quindi penso: ma perchè, in quell’anno pieno di riforme, non hanno eliminato per sempre questo trattato o almeno modificarlo quel che bastava per non stare sempre sotto le loro palle? (quelle di San Pietro, la Basilica intendo…)

  3. Commenti sardu84

    Il papato,una delle istituzoni più antiche al mondo ha da sempre un doppio ruolo:autorità spirituale e attore fondamentale della scena politica mondiale.E proprio per rafforzare il suo potere , nel 1566 venne fondato il servizio di intelligence pontificio:da allora fino ai giorni nostri,l’Entità e il suo controspionaggio,il Sodalitium planum hanno assasinato re, capi di stato ed esponenti dell alta economia come Enrico IV di Francia o Roberto Calvi: preso parte a rivoluzioni, finanziato dittatori e appoggiato golpe; creato società segrete (vedi ordine nero: oranizzazione clandestina di frati assassini creata nel XVII da papa innocenzo X )al cui interno sono stati pianificati ed eseguiti omicidi politici e traffci d’armi internazionali:organizzato la fuga di criminali di guerra nazisti(vedi operazione Odessa)e provocato crack fnanziari.Tutto in nome di Dio e della fede cattolica e dietro mandato del Sommo pontefice,secondo il motto “per la croce e con la spada).Io invece vorrei che la chiesa faccia chiarezza su alcun dei fatti citati qu sopra.Altro che denuncie alla Guzzanti…sarebbe nenessario un trbunale speciale sull operato del papato e su suo coinvolgimento in alcuni delle vicende piu oscure degli ultimi 400 anni!!
    ps.I fatti citati sopra sono tutti ben documentati e potete visionarli nell’ottimo saggio di Eric Frattini “L’Entità.

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Giornalista, web designer e pubblicitario. Da blog di protesta negli anni in cui i blog andavano di moda, questo spazio è diventato col tempo uno spazio di riflessione e condivisione. Per continuare a porsi le giuste domande ed informare se stessi.