E’ la Democrazia, bellezza

di SKA su Notizie Commentate il 31 Luglio 2007

Walter Veltroni, Enrico Letta, Rosy Bindi, Mario Adinolfi, Jacopo Gavazzoli Schettini e Piergiorgio Gawronski.

Questi sono i candidati definitivi ammessi per la partecipazione alle primarie che nomineranno il futuro segretario del Partito Democratico.

Esclusi di prepotenza Marco Pannella ed Antonio Di Pietro, autoesclusosi invece Furio Colombo penalizzato da “vizi di forma” e non raggiunge la soglia minima di firme Lucio Cangini.

E’ questa la base di partenza del futuro Partito Democratico che dovrebbe cambiare le sorti dell’Italia. Un modus operandi che già da principio, non certo da oggi, ha ben poco a che fare con il concetto di “Democrazia” di cui va fregiandosi.
La definiremo piuttosto oligarchia. All’incirca.

3 soli candidati “forti”, ma che fanno sempre capo all’Ulivo (Ds-Margherita) e 3 outsiders a cui è stato concesso di candidarsi perchè non avrebbero comunque pari mezzi per una concorrenza veramente leale.

E basta.

Pannella e Di Pietro sono stati esclusi perchè hanno già alle spalle un partito, pur avendo depositato le firme necessarie.
Tralasciando il fatto che Di Pietro, già ora, perlomeno ufficialmente, non è segretario di nessun partito politico. Da Ministro, non potrebbe.
Ma che motivazione sarebbe questa?

L’Articolo 1, punto 2, del “Regolamento quadro per l’elezione delle Assemblee Costituenti dell’Ulivo – Partito Democratico”.(pdf) parla chiaro :

“Possono partecipare in qualità di elettori e di candidati tutte le cittadine ed i cittadini italiani che al 14 ottobre abbiano compiuto sedici anni nonché, con i medesimi requisiti di età, le cittadine e i cittadini dell’Unione Europea residenti, le cittadine e i cittadini di altri Paesi in possesso di permesso di soggiorno, i quali al momento del voto dichiarino di voler partecipare al processo costituente del Partito Democratico e devolvano un contributo minimo di € 5, ridotto a € 2 per le elettrici e gli elettori che non abbiano ancora compiuto venticinque anni.”

Negli articoli successivi, per chi ha la pazienza di leggerli, non risultano criteri di inammissibilità tali da giustificare un’esclusione così arbitraria. Bulgara, direi.

Ultima osservazione, meno tecnica.
Migliavacca dice: “Se dei leader nazionali vogliono partecipare alle primarie del 14 ottobre devono riconoscere le regole che valgono per tutti e impegnarsi concretamente per il superamento dei loro partiti“. Se hai un partito alle spalle non puoi candidarti, in sunto.

Sul seguire le regole, Migliavacca, siamo tutti d’accordo.

Ma se Pannella e Di Pietro (ma ve ne sarebbero potuti stare altri) hanno dei partiti alle spalle, Veltroni, Bindi e Letta cos’hanno, il vuoto?(cit.)

P.S. Tanto per dire, qui non si andrà a votare nessuno dei 6 sopracitati, qui si appoggia la candidatura dell vero vincitore di questa competizione, ossia Personalità Confusa, candidato da Giornalettismo.
E metto pure il bannerillo, tiè.

“>Io sto con Personalita Confusa

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1 Commento a “E’ la Democrazia, bellezza”

  1. Commenti Anonimo

    non ci sarà mai un leader forte!
    sembra di assistere alle elezioni del 2001 con Rutelli che si faceva il giro d’Italia in treno: che tristezza!

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Giornalista, web designer e pubblicitario. Da blog di protesta negli anni in cui i blog andavano di moda, questo spazio è diventato col tempo uno spazio di riflessione e condivisione. Per continuare a porsi le giuste domande ed informare se stessi.