L’Aeroporto di Viterbo e le reali motivazioni

di SKA su ControInformazione il 10 Ottobre 2007

Com’è noto anche nell’About Me sono nato, cresciuto, laureato e via dicendo a Viterbo, in provincia.

Essendomi trasferito in terre lontane, molto più vicine ad Austria e Slovenia che l’Italia soffro quotidianamente della problematica trasporti. Un po’ come tanti studenti fuori sede, ma quassù sembra essere ancora peggio. Soprattutto quando si decide di tornare a casa, sempre a Viterbo, sempre in provincia.

Leggendo molte notizie riguardanti la costruzione di un Aeroporto proprio a Viterbo, che dovrebbe essere uno scalo low-cost nel Lazio, non ho potuto far altro che gioirne.

Com’è logico esistono i favorevoli ed i contrari.
I favorevoli hanno costituito un Comitato per l’Aeroporto che si occupa di propagandare la bontà della scelta in terra di Tuscia.

Chi si fa portavoce dei contrari sono invece ben 8 europarlamentari ossia : Vittorio Agnoletto, Vincenzo Aita, Giovanni Berlinguer, Giulietto Chiesa, Claudio Fava, Monica Frassoni, Sepp Kusstatscher, Pasqualina Napoletano.

Qui e qui le motivazioni inviate direttamente al Ministro dei Trasporti ed una contro-risposta da parte del Comitato per l’Aeroporto.

In aggiunta è nato anche un Comitato di opposizione all’aeroporto e per la riduzione del traffico aereo che spiega i motivi, portando documenti e prove. Come ad esempio che manca la Valutazione d’Impatto Ambientale obbligatoria per legge.

Le motivazioni dei contrari sono principalmente quelle che riguardano l’impatto ambientale che non sembra essere stato preso minimamente in considerazione durante le rilevazioni preliminari.

Le motivazioni dei favorevoli, come succede sempre in Italia, non sono di certo nè benefiche nè tantomeno rivolte allo “decollo dell’economia nella città di Viterbo e provincia”.

Si tratta di economia, ma intesa come interessi privati.

A questo proposito segnalo il lungo articolo a nome di Peppe Sini intitolato Aeroporto di Viterbo. Una storia semplice scritto per Terre Libere.
Update: l’articolo è stato cancellato da TerreLibere, ma lo potete leggere sulle pagine di Pressante

Nel dettagliato e puntuale articolo Sini riporta delle semplici informazioni di pubblico dominio, come ad esempio che il Presidente del Comitato è l’avvocato Giovanni Bartoletti, il vicepresidente Stefano Caporossi, e segretario Maurizio Pinna e che sono rispettivamente dirigente locale di Alleanza Nazionale, presidente della V circoscrizione di Viterbo, di Alleanza Nazionale. e consigliere della V circoscrizione, di Alleanza Nazionale.

Sempre gli stessi a far parte di una s.r.l. denominata “Mediterranea Skyward Aviation” che è “una società di servizi aeronautici che svolge attività di intermediazione…” nonchè “attività di lavoro aereo, aerotaxi, voli sanitari e fornisce servizi di consulenza prevenzione incidenti ed assistenza legale, investigativa e peritale aeronautica per il tramite di uno studio associato ad essa collegata..”

Alleanza Nazionale compare anche, stranamente, anche nella Finanziaria 2005 del governo Berlusconi con un emendamento a nome di Michele Bonatesta che prevede tre milioni di euro per la costruzione dell’Aeroporto di Viterbo.

Vi basti questo.
Il resto continuate a leggerlo, se volete, direttamente nell’articolo sopracitato.

Buon volo a tutti, meno che a me.

Share

11 Commenti a “L’Aeroporto di Viterbo e le reali motivazioni”

  1. Commenti Anonimo

    e pensare invece ad un porto? magari in quel settore non hanno interessi!!!

    P.S. ma a Viterbo c’è il mare????!!!!?!!

  2. Commenti Anonimo

    La provincia di Viterbo arriva sino alle rive del Tirreno.
    Ma credo sia impossibile fare un Porto a Tarquinia 😉

  3. Commenti Anonimo

    Innanzitutto, mi perdonerete per non aver ancora avuto la possibilità di leggere tutti gli articoli inseriti nel testo.

    Vivevo a due passi dall’aereoporto di Ciampino, che ho visto crescere e ingrandirsi fino all’insostenibile.
    Ricordo che circa 15 anni fa partii da lì con un volo charter per Edimburgo e l’era delle low-cost era solo un miraggio. Ora è diventato uno degli aereoporti con maggior traffico d’Italia.

    Lo uso spesso per tornare, visto che ci sono ben 2 compagnie aeree che fanno la spola con Madrid.
    Quindi dovrei essere egoisticamente felicissimo.
    E così lo sono in realtà 🙂

    Ma è impossibile constatare lo stato indecente in cui versano i servizi che come un qualsiasi altro aereoporto europeo, necessiterebbe. Da dove cominciamo?

    1. Collegamenti da/per l’aereoporto
    Fino a circa 6 mesi fa esistava solo il servizio taxi. 40 euro per andare a Roma, in qualsiasi zona tu decidessi di arrivare. Anche quella che si trova a 10 minuti. Ora c’è il servizio di bus per la stazione di Ciampino e per l’Anagnina (ridente capolinea della metro A). Ma dovete sapere che sono ANNI che si parla di fare un sottopassaggio pedonale che attraversi la pista e arrivi direttamente alla stazione, guarda caso posta proprio dalla parte opposta degli arrivi/partenze.
    Per la verità se ne parlava…giusto sotto elezioni.
    Inoltre se per puro caso avessi necessità di recarmi con i mezzi a casa mia (dista 10 minuti, in una zona altamente popolata), potrei decidere tranquillamente di andarci a piedi, visto che di autobus nemmeno l’ombra, mentre il taxista di turno si RIFIUTEREBBE. Sì, ma lo farebbe con un sorriso…e allora potrei anche perdonarlo.

    2. Ufficio reclami.
    Poter utilizzare un’altra lingua oltre al romano, nemmeno a parlarne . Mi è capitato di dover fare da traduttore ad una tipa che parlava a stento (come me) lo spagnolo, perchè l’idiota dell’ufficio reclami, nemmeno una parola di inglese sapeva. Ed era di una gentilezza senza fine…

    3. Parcheggi.
    Cari, anzi carissimi. E sempre pieni.
    Oramai è facile trovare centinaia di macchine sparse sull’unica strada percorribile accanto all’aereoporto. Dove chiaramente non esistono marciapiedi e fa parte (ma questo è un piccolissimo particolare) del Parco protetto dell’Appia Antica. “Protetto” per modo di dire…ma questo è un altro discorso.

    4. Sala d’Attesa.

  4. Commenti Anonimo

    4. Sala d’Attesa.
    Una specie di Hangar, finito di ristrutturare 1 anno fa (!!), dove gli unici posti disponibili sono quelli…a terra.
    Dove d’inverno si muore si freddo e d’estate di caldo. Meno male che ancora ci sono le mezze stagioni 😉
    Insomma, avete presente i carri bestiame?

    Non entro in merito ai problemi causati alla cittadinanza che abita nelle zone limitrofe all’aereoporto, perchè sarebbe troppo lunga e noiosa.

    Ora, qualcuno potrebbe chiedermi. Ma hai voluto le low-cost e ora che ti lamenti? Paghi due euro e vorresti i servizi che hai, che so, a Fiumicino?

    uhm… i servizi di Fiumicino…Malpensa…Capodichino…Punta Raisi…Mestre/Venezia…

    A volte si fa fatica a pensare che siamo tra i paesi più industrializzati e che siamo quelli che amiamo definirci (anche nei trasporti) civili.

    Ho una soluzione a tutto.
    Il teletrasporto!

    Lo suggerirò al sindaco di Viterbo, dove sono sicuro, anzi sicurissimo, ci saranno gli stessi identici problemi.
    Ma lì però puoi sempre utilizzare il treno-superveloce che ti porta a Roma. Quando e in quanto tempo, lo decide lui…è un treno intelligente

    Saluti da Madrid
    Paolo

  5. Commenti Anonimo

    Ciao Paolo e grazie per gli interventi sempre puntuali e su cui riflettere.
    Come avrai modo di leggere, quando avrai tempo, negli articoli linkati (ne devo aggiungere altri, tra cui un interrogazione parlamentare).

    L’areoporto a Viterbo disterebbe solo 3 km dalla città, inteso come centro, ed andrebbe a devastare un’area chiamata “Bulicame” che è un patrimonio storico/culturale immenso. Oltre alle problematiche legate all’inquinamento, anche e soprattutto acustico, vi sono delle vere e proprie problematiche gestionali.

    Viterbo dista 60km da Roma, ma ha dei collegamenti con la capitale che sono assolutamente inadeguati.
    Per non parlare dell’impatto economico sulla città : i prezzi delle case calerebbero vertiginosamente.

  6. Commenti Anonimo

    Anke io appartengo alla razza viterbese (purtroppo), devo dire una cosa!…Se la V.I.A. (valutazione impatto ambientale) non è stata fatta il progetto non può essere accettato, a meno che il R.U.P. (responsabile unico del procedimento) non abbia specificato i motivi x cui nn ce ne sia stato il bisogno per redigerla, e questo sarebbe al quanto assurdo! Se la programmazione dell’avvio alla realizzazione del progetto viene fatta “a cazzo di cane”, o meglio senza rispettare le normative dettate dal nuovo codice,il regolamento edilizio, la Merloni, etc. si rischia di ritrovarci con milioni di euro buttati nelle tasche delle imprese appaltatrici che si ritroveranno in un futuro in qlke strano impaccio dovuto a un qualsivoglia vincolo…E’ la stessa storia della “superstrada” (ss576) che collega Viterbo a Terni e che faceva parte di un progetto che prevedeva di collegare il porto di Civitavecchia con quello di Ancona e il cesenatico. Questa superstrada si perde tuttora nelle campagne vetrallesi, sono andati “persi” miliardi di lire, e tutto xké nn si era calcolato il poligono di tiro militare e la necropoli etrusca di Norchia…Se il progetto del pregetto, o meglio se il progetto preliminare è privo della VIA, non può essere validato!
    Xò c’è da dire che un aereoporto a Viterbo farebbe comodo a questo popolo pauroso del forestiero! Per lo meno spero non spostino anke questo ad Orte come hanno fatto per la stazione della provincia sulla linea ferroviaria Napoli-Milano…Sarebbe veramente una presa per il culo!E a quel punto Viterbo non meriterebbe più di essere capoluogo di provincia,ma bensì una frazione del comune di Canepina!…O Caprarola!…O Blera!…O Vetralla!

  7. Commenti Anonimo

    Se fossi tra quelli dell’amministrazione viterbese (e regionale) che dovessero decidere su quali infrastrutture fossero davvero necessarie in questa zona (e di riflesso per il Paese), oltre alla superstrada, da Civitavecchia riprendei il progetto ferroviario, almeno per quel che riguarda il trasporto merci.

    E’ mai possibile, che le merci in arrivo nel porto laziale e destinate al Centro (Ancona compresa), debbano attraversare la Capitale, aumentando il già considerevole e pesante traffico che soffoca le stazioni romane di Ostiense, Trastevere e Tuscolana?

    Ma forse in questo caso gli interessi economici e soprattutto il ritorno di immagine degli attuali amministratori, non sarebbe lo stesso, rispetto ad inaugurare un aereoporto (forse anche necessario)

    Se mai si farà l’aereoporto, spero non si arrivi (come è successo a Ciampino) ad e-mail di questo tipo, inviatami giusto ieri dalla Ryanair e che vi invito a leggere. (metto in maiuscolo ciò che vorrei evidenziare in neretto)

    Ciao ciao

    “La preghiamo di prendere nota del cambiamento di orario del volo Ryanair da lei prenotato (si veda di seguito).
    (…)
    In seguito ad una decisione presa dal TAR lo scorso venerdi’ a Roma, Ryanair e’ stata obbligata ad anticipare l’orario dei voli per assicurare che gli ultimi voli della sera ritornino a Roma entro il coprifuoco fissato dallo Stato per le 23.30, ora locale.

    Il Suo volo purtroppo E’ STATO COLPITO da questa decisione. Ryanair ha fatto ricorso contro questo COPRIFUOCO, ma nel frattempo siamo costretti ad anticipare l’orario dei voli per prevenire cancellazioni dei voli o ulteriori inconvenienti ai passeggeri.

    Ci scusiamo per questo cambio d’orario, ma purtroppo e’ al di fuori dal nostro controllo”

  8. Commenti Anonimo

    La storia centenaria della ferrovia Civitavecchia-Capranica-Orte.

    http://digilander.libero.it/archeoind/cco/

    Senza parole.

    Paolo da Madrid

  9. Commenti Anonimo

    Bianchi decidera’ a breve, tale aeroporto ha una rilevanza nazionale visto che sara’ capace di 5-8 milioni di passeggeri l’anno, parole del ministro e dell’Enac.
    l’aeroporto di Viterbo godra’ della vicinanza con il porto di Civitavecchia primo porto crocieristico del mediterraneo.
    Inoltre visto che l’80% dei voli provengono dal quadrante nord sara’ la scelta a piu’ basso impatto ambientale, infatti si limiteranno le emissioni di CO2 inquinanti rispetto alle concorrenti.
    Per i collegamenti potra’ contare su tre consolari: l’aurelia, la cassia e la flaminia, la trasversale Orte-Civitavecchia che si sta completando l’autostrada A1 e ben tre ferrovie la Viterbo-Roma la Viterbo-Orte la romanord. Mancherebbe all’appello solo la ferrovia Orte-Civitavecchia ma in proposito ci sono validi progetti per la sua riapertura al traffico civile e merci.

    Ciao

  10. Commenti Anonimo

    salve…
    stavo cercando materiale sull’aeroporto, e a quanto pare il tuo post è l’unica pagina trovata che non sia spudoratamente a favore della faccenda.
    mi permetto di linkarti! 😮

  11. Commenti Anonimo

    ps, per inserirmi anche io nella polemica, anche se in un articolo di un paio di mesi fa, volevo soltanto far notare che le splendide strade consolari, sono ridotte da schifo: sulla cassia ci vuole anche più di un’ora a seconda del traffico per percorrere poco più di 50 km; l’aurelia ha il limite quasi costante a 70 km/h ed è estremamente pericolosa, specialmente nei punti in cui attravers i centri abitati.
    non venite a parlarmi della ferrovia, quasi un’ora per arrivare a orte e quasi due per arrivare a roma.
    ma stiamo scherzando?
    pensassero a migliorare le strutture già esistenti, prima di lanciarsi in un suicidio come l’aeroporto.
    e sì, sono di parte.
    scusatemi.

Scrivi un commento


extra

WTF?

Giornalista, web designer e pubblicitario. Da blog di protesta negli anni in cui i blog andavano di moda, questo spazio è diventato col tempo uno spazio di riflessione e condivisione. Per continuare a porsi le giuste domande ed informare se stessi.