E lo chiamano (solo!) trash?!

di Fash su Notizie Commentate il 4 Novembre 2006

Non si fa che parlare di tv trash nell’ultima settimana, con l’abbandono (coraggioso) di Claudio Lippi da Buona Domenica.
Ne ha parlato lo stesso in prima persona in una delle trasmissioni più simpatiche mai apparse sulla Rai, TvTalk.

Trasmissione in cui si dibatte della settimana televisiva, con Massimo Bernardini a condurre i giochi supportato da un pubblico giovane fatto di laureati e laureandi che non vogliono mettersi in mostra, non vogliono fare polemiche.

Verrebbe da dire che sono educati!
Anzi, lo sono e in pieno! In una tv che promette successo e gloria, questi ragazzi con garbo dicono la loro opinione senza intavolare la classica riunione di condominio che va in onda su altri canali.

Su Canale 5 abbonda la tv trash: dal ring di Buona Domenica alle critiche del pubblico di Uomini e Donne. Per non parlare della stessa trasmissione che genera futuri aspiranti al ruolo rilegato di partecipanti dei reality show. Persone che si mettono a nudo pur di rimanere nel firmamento televisivo.

Maurizio Costanzo ora torna al giornalismo perchè non mi andava più di fare il circo. Proprio lui che per vincere sulla concorrenza, battezzava la tavolata dei concorrenti dei vari reality in cui insulti, maleducazione, polemiche divampavano dal primo secondo. Proprio lui che faceva sognare con la storia d’amore (quale?) tra Alessandra Pierini e Costantino Vitagliano.

L’una approdata all’Isola dei Famosi a fare la fame, l’altro rilegato a ruoli di scarsa importanza. Per la serie: abbiamo il contratto, qualcosa dovremmo pur fare. Stesso discorso per tutti gli ex Grande Fratello e le varie soubrettine.
Insomma, da Costanzo a Maria De Filippi, la tv negli ultimi sei anni si è trasformata in un trash che più trash non si può. Ci hanno provato a Domenica In ma la lite Pappalardo – Zequila non ha scalsato il primato Mediaset. E neanche i siparietti dei concorrenti dei reality.

Ora si parla di trash televisivo, di televisione che trasmette solo cose inutili, litigate secondo copione per il gusto di alzare lo share.
Si parla di rifondare la tv, si parla di una sorta di congiura per obbligare lo spettatore a sottoscrivere abbonamenti televisivi a pagamento.
Si parla, insomma, da benpensanti quando fino a qualche settimana fa il menù offerto andava più che bene ai produttori.

Eppure programmi interessanti (come il già citato TvTalk) e di opinione (la cosiddetta tv sociale) esistono, altrochè. Addirittura lo scrittore Lucarelli, dopo Blu Notte, sta per andare in onda con un programma dedicato ai romanzi. Gli show satirici o di intrattenimento? A valanga! Per non parlare dei film: si potrebbero trasmettere tutti i film del mondo a tutte le ore e un solo anno non basterebbe.

Eppure vengono rilegati a orari impossibili, magari intorno alla mezzanotte o nelle prime ore della mattinata.
Quando una persona media dorme o lavora!

Quindi che i produttori e i vertici delle aziende televisive si chiedino se sia il caso di riformare la tv o di rivoluzionare il palinsesto, magari rilegando le (finte) litigate tra pseudoartisti televisivi in orari che spaziano dalle 2 alle 4 di notte.

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5 Commenti a “E lo chiamano (solo!) trash?!”

  1. Commenti raqqash → http://raqqash.splinder.com

    A mio modo di vedere, da una parte la tv si dovrebbe dare un’ampia regolata, in primis e soprattutto quella che dovrebbe essere “pubblica” perché, se devo pagare il canone per un servizio uguale a quello Mediaset, è chiaro che la cosa perde senso.
    Dall’altra parte ci sono gli spettatori, la cui massa parrebbe prediligere il “trash”. Anche li ci vorrebbe una bella auto-regolata. Non a caso diceva Travaglio stesso di quanto bassi siano gli ascolti per Annozero, dopo anni e anni di educazione dei teleutenti basata su programmi dove il litigio, la volgarità e la carne nuda venduta al chilo sono stati gli unici veri dominatori.

    Non siamo più abituati all’informazione seria, pacata, educata e “etica”. E’ giusto che ci sia lo svago ma oramai i TG stessi sono più uno show e una televendita di sé stessi che non programmi di informazione. E questo da anni.
    Io personalmente non credo che la TV tornerà a livelli più educati e “socialmente utili” finché non saranno gli stessi utenti a regolarsi e a regolarla.

  2. Commenti Fash

    A quanto pare, anche i telespettatori si sono stancati del trash ma, purtroppo, questo non significa che si dirottino verso programmi alla Santoro.
    Difatti ho evitato di inserire i classici luoghi comuni su come i programmi politici e di informazione non siano seguiti, mettendo nel calderone anche altri format televisivi.

    Sarebbe troppo facile dire che Santoro e compagnia bella non siano seguiti (Travaglio dirà così forse perchè si trova nella trasmissione?!), visto che il pubblico medio è privato in primis dei film a favore di telefilm (polizia, carabinieri, agenti speciali…e cavolo!), fiction che mirano al sentimentalismo e soprattutto programmi ipocriti come C’è Posta per Te (ma una persona si perdona solo se va in tv?)

    oggi, sabato 4 novembre, intorno all’una di notte su Rai1 andrà in onda MEMENTO, uno dei più bei film di Nolan (lo stesso di Insomnia e Batman Begins). Ripeto: l’una di notte!
    in prima serata,ovviamente, le solite cosacce!
    Ah dimenticavo, stupido che sono: per i film ci sono distributori o la pay per view

  3. Commenti SKA → http://www.terzoocchio.org/

    Verrebbe da dire, piano piano poco poco come piace a noi, sti gran cazzi dei palinsesti televisivi.
    Ma non lo dico, perchè sono educato.

    Da contraltare dico invece che i palinsesti televisivi sono costruiti a tavolino come riempitivo per la pubblicità , da cui tutti i canali traggono l’introito principale.
    Per cui ci vengono proposti soltanto i migliori contenitori (vedasi i serial), non i migliori programmi.

    Prima di lapidare una come la Ventura (e se qualcuno lo fa, sarà il mio eroe) si dovrebbe ripensare da capo il mercato pubblicitario-televisivo, nonchè la RAI per intero.
    Per quest’ultima sarei per una privatizzazione settoriale e controllata.
    Quindi, spero non la faccia Prodi.

  4. Commenti leonardo carnesecchi

    Finalmente!
    La tv e’ ormai fatta solo per gli imbecilli che credono di stare al mondo e ritengono piu’ importante sapere cosa ha detto Rocco del grande fratello piuttosto che sapere di un inchiesta politica economica seria.
    Hanno dato i tg una notizia sul clima. Prima dicendo che ridurra’ il Pil del 10%, poi che scompariranno i pesci.
    Puo’ essere vero tutto, ma il problema non e’ questo. I cambiamenti climatici porteranno nel nostro emisfero una nuova glaciazione. Si prevede che fra 50 anni l’ Inghilterra nel periodo invernale potra’ essere paragonata alla Groenlandia. La Corrente del Golfo o Nastro Trasportatore si sta fermando perche’ il surriscaldamento terrestre scioglie i ghiacciai, e cosi’ facendo si abbassa la percentualita’ di salinita’ delle acque degli oceani, necessaria al corretto funzionamento della Corrente del Golfo.
    Ci sono studiosi che dovrebbero parlare per legge al posto dei tg.
    Le nanoparticelle negli alimenti… Prof. Montanari e dott. Gatti. e tanti altri che in pochi conosciamo…
    Poi purtroppo dobbiamo appellarci a Beppe Grillo (comico) e a Crozza (comico) per sapere le cose che dovrebbero dirci i tg, ma che non ci dicono.
    E’ dovuto tornare in tv santoro per vedere Marco Travaglio in tv.
    VERGOGNA!!!

  5. Commenti justfrank → http://justfrank.netsons.org

    Facendo zapping oggi pomeriggio ho notato, purtroppo, che su Canale 5 la domenica è sempre la stessa solfa.

    La Rai che trasmette ottimi film a notte fonda poi è roba da stracciare i bollettini del canone. Memento all’ una di notte è un crimine !
    Fino ad un po’ di tempo fa c’era un ciclo di buoni film su Rai3, tra cui parecchie prime visioni ( Lost in Translation per esempio ) il martedi alle 23:30, che tra TG nazionale, regionale, Primo Piano e la pubblicità arriva la mezzanotte.

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Giornalista, web designer e pubblicitario. Da blog di protesta negli anni in cui i blog andavano di moda, questo spazio è diventato col tempo uno spazio di riflessione e condivisione. Per continuare a porsi le giuste domande ed informare se stessi.