Le intercettazioni fanno paura 2 (precisazioni)
di SKA su Notizie Commentate il 27 Settembre 2006
Dopo aver scritto l’articolo inerente al decreto-legge sulle intercettazioni illegali sul BlogGoverno e dopo alcune discussioni “faccia a faccia” con altre persone, ho notato che sulle misure adottate dal decreto stesso in materia c’è una divisione netta.
La divisione non è data dallo schieramento politico, ma da quanto ho capito solamente al livello del “buon senso” o forse della paura derivante dallo scandalo.
Sapere di poter essere soggetti di intercettazioni illegali e di potersi veder torcere contro le informazioni raccolte a scopo ricattatorio può far dir cose escludendo anche il minimo senso della ragione. Sarò breve.
Le intercettazioni illegali sono inammissibili come prove, in base all’attuale normativa.
Sacrosanto.
Ma la legge attuale intende i contenuti delle stesse.
Se però il reato è manifestato dalle intercettazioni stesse come si può pensare di distruggere le prove?!
Un esempio che ha portato anche Piercamillo Davigo, Consigliere della Suprema Corte di cassazione : in sede processuale, coloro che hanno commesso il reato, potrebbero ben dire :”quale reato? quali intercettazioni? mi si facciano vedere le prove delle mie intercettazioni illegali. Ah, sono state distrutte? quindi nessuno può provare il reato che mi viene imputato! In quelle carte c’era un romanzo”
E l’imputato viene assolto.
La malainformazione data da un po’ di cagnara dei partiti politici, causa nei cittadini il non capire una distinzione abbastanza ovvia : c’è differenza tra il generico uso di intercettazioni illegali a fini processuali (non ammissibile) ed il portare quelle intercettazioni in quanto prova del reato!
Anni ed anni di intercettazioni illegali e gravemente lesive della privacy dei consumatorivengono immediatamente distrutte appena si scoperchia la pentola. Si esclude così a migliai di cittadini e dipendenti Telecom, per anni illegalmente schedati, la possibilità di rivalsa (penale o civile) per aver subito gravi pesanti violazioni della propria privacy.
Si parla di tutela del cittadino nel non far leggere i contenuti delle intercettazioni ad un magistrato. Giusto. Ma la tutela del cittadino illegalmente intercettato per anni?
Per quanto riguarda la divulgazione sarà ovviamente la magistratura a dover garantire che i contenuti di quelle prove fondamentali non venga pubblicato o rivenduto, ed utilizzato esclusivamente per il periodo del processo. Poi e solo poi, distrutti.
Capito ora?
Senza prove non c’è processo che tenga, tantomeno quindi una condanna.
E’ solo un problema di concetto, o c’è veramente qualcuno che è favorevole a non punire quei malfattori?
Leggi anche :
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Decreto legge sulle intercettazioni illegali : tutela della privacy o insabbiamento?
27 Settembre 2006 alle Set 27, 06 | 17:58
Ok e’ chiaro, che se le intercettazioni sono le prove su cui si basa un’accusa, non devono essere distrutte ne’ durante il processo ne’ dopo.
Come e’ chiaro che nessuno che possa venire a conoscenza di tale materiale deva divulgarlo ai giornali, e’ un doppio reato!!!
Come e’ limpido che se le intercettazioni sono illegali non corrispondono a prove… ma anzi potrebbero ritorcersi contro a chi le ha fatte…
Calciopoli: le intercettazioni sono le prove dell’accusa su cui si basa tutto il processo… non andrebbero distrutte!!!
Telecom: intercettazioni abusive nei confronti di vip e persone normali… andrebbero distrutte, perche contrarie ai principi di legge!!!
Io sono di questa opinione. Se le intercettazioni sono il corpo del reato devono passare agli atti, altrimenti no. Semplicemente!
27 Settembre 2006 alle Set 27, 06 | 18:01
Volevo integrare l’intervento precedente. Per poter fare intercettazioni ci deve essere il permesso della mgistratura o degli organi competenti. Chiaramente non si puo’ mettere il telefono sotto controllo a chi ci pare perche’ ci va di farlo… La privacy dove la mettiamo?
28 Settembre 2006 alle Set 28, 06 | 8:28
Esatto Leonardo, infatti in questo caso si parla esclusivamente di intercettazioni illegali e di gravi violazioni della privacy. E su questo non si discute.
La questione dell’utilizzo di quelle intercettazioni in quanto corpo del reato è altra questione.
Il corpo del reato è anche una partita di droga sequestrata ad un trafficante : se facciamo sparire quella partita, non si potrebbe mai arrivare ad una condanna.
Come spiegato nell’articolo, l’utilizzo dei contenuti delle intercettazioni va assolutamente tutelato dalle autorità competenti, nel caso così non fosse vi è possibilità di rivalsa penale per violazione della privacy o diffamazione.