No 1984
di SKA su ControInformazione il 23 Marzo 2006
Grazie all’interessante segnalazione di Raffaele sono venuto a conoscenza del progetto No1984 che prende ispirazione, come evidente, dal noto romanzo di George Orwell.
Il progetto si occupa di Trusted Computing (informatica fidata), ossia, citando direttamente dal sito, “un insieme di componenti hardware-software e di specifiche che dovrebbero rendere i computer di prossima generazione più sicuri”.
Sì insomma, una combinata di software e hardware che consentirebbe l’accesso o l’esecuzione di software autorizzato.
Non a caso il Trusted Computing è promosso dal consorzio TCG – Trusted Computing Group composto dalle principali compagnie informatiche internazionali.
Non stiamo parlando di FantaPolitica o FantaInformatica, sono già stati fatti passi avanti in questa direzione.
E’ infatti già in commercio il Pentium D, il primo processore che supporta via hardware la tecnologia Digital Rights Management (Gestione dei diritti digitali) già introdotta dal progetto Palladium.
Con il DRM i titolari di Diritti d’autore possono esercitare ed amministrare tali diritti rendendo protetti, identificabili e tracciabili gli usi in rete di materiale marchiato.
Insomma, la problematica non sta tanto nella protezione o meno degli eventuali diritti d’autore, ma sui metodi con cui questa nuova tecnologia verrà ad invadere le nostre case, nonchè la nostra privacy e la libertà personale dell’utente.
Oltre ad un 1984 si prospetta una visione alla Matrix in cui le macchine sono costruite per disobbedire sistematicamente alle istruzioni del proprietario (parole di Richard Stallman).
Per ora possiamo soltanto dire : state attenti a quel che comprate e difendete con i denti la vostra libertà .
Quel pizzico che ci è rimasta.
Fu Manchu - Evil Eye
24 Marzo 2006 alle Mar 24, 06 | 14:58
il link al sito è sbagliato, correggilo
interessante come idea ma molto fantascientifica… sono scettico al riguardo visto che la privacy non è solamente navigare per la rete senza far sapere dove si sta navigando. La privacy è ovunque e parlare solo di ambito informatico è riduttivo.
ma se questi ragazzi e chiunque entrerà nel gruppo credono nelle loro idee, perchè contrastarli? Buona fortuna, invece
24 Marzo 2006 alle Mar 24, 06 | 15:11
Si parla solo di ambito informatico perchè si sta parlando solamente di ambito informatico.
La privacy in questo caso non è, come dici tu, soltanto il “non far sapere dove si sta navigando”, ma anche il poter liberamente scegliere in ambito privato di utilizzare o meno un software o uno strumento di rete o supporto informatico “non esplicitamente autorizzato”.
Si tratta di un controllo “preventivo” sulla nostra libertà di scelta. L’essere realmente preoccupati non è fantascienza, ma coscienza.
24 Marzo 2006 alle Mar 24, 06 | 15:57
si, e sono d’accordo su questo. La libertà di scelta di software e di hardware e di togliere quelli che fungono da “cimici” mi sembra più che sacrosanta.
E’ il restante manifesto che non mi convince, perchè controllati lo siamo ovunque ormai, in ogni ambito, che ci piaccia o meno e non possiamo fare nulla, davvero nulla per contrastare questa osservazione.
Di certo sto no1984 si ribella agli “ordini” che vengono imposti