Banditismo all’italiana

di SKA su ControInformazione il 12 Ottobre 2006

Il Ministro Gentiloni presenta un disegno di legge in modifica parziale alla Legge Gasparri (112/2004) in cui è prevista la dismissione di due frequenze analogiche da parte di Mediaset e RAI che dovranno essere inviate sul satellite entro il 2009.
Nel disegno è prevista anche la scomparsa del SIC (sistema di comunicazione integrato) introdotto sempre dalla Gasparri e che allargava il paniere di risorse che avrebbero potuto entrarci aumentando a dismisura il limite antritust.

Berlusconi, ovviamente, taccia addirittura di “banditismo” tale disegno di legge.
Permettendosi addirittura (sì, lui) di dire che “difficilmente ormai possiamo considerarci una democrazia”.

Che non eravamo una democrazia lo aveva già stabilito per ben 2 volte la Corte Costituzionale.
Il 7 dicembre 1994 la Consulta dichiara illegittima la legge Mammì perchè in violazione con l’articolo 21 sostenendo, tra le altre cose che :

Il legislatore è vincolato a impedire la formazione di posizioni dominanti nell’emittenza privata e favorire il pluralismo delle voci nel settore televisivo… L ‘esistenza di un’emittenza pubblica non vale a bilanciare la posizione dominante di un soggetto privato… La posizione dominante data dalla titolarità di 3 reti su 9 assegna un esorbitante vantaggio nella utilizzazione delle risorse e della raccolta della pubblicità

(se non avete letto, leggete perchè è fondamentale)

Nel frattempo nulla succede, l’Ulivo vince nel ’96 promettendo di far rispettare il pluralismo, ma lo fa con la legge 249 del 1997 (Legge Maccanico) che rinvia tutto quanto a data incerta.

Il 20 Novembre 2002 arriva una nuova sentenza della Corte Costituzionale che dichiara incostituzionale la legge Maccanico ed impone Mediaset di lasciare libera una frequenza analogica.

Le frequenze disponibili nell’etere nazionale sono 11, ed 8 destinate ad uso privato. 3 ne occupa, sempre in concessione, Mediaset.
Si parla sempre di Rete 4 semplicemente perchè opera in regime di autorizzazione provvisoria e non di concessione. (qua).

Senza dimenticare che nel 1999 Rete4 ha perso la gara per le concessioni a trasmettere su scala nazionale.
La gara la vinse Europa 7 di Francesco Di Stefano, che però non ha mai potuto trasmettere a causa dell’occupazione abusiva della frequenza da parte di Rete 4. Per sapere cos’è successo ai soldi investiti, tra i requisiti minimi per legge,(leggi l’intervista).

Attualmente la vicenda Europa 7 è al vaglio della Corte di Giustizia Europea.

Il disegno di legge del Ministro Gentiloni fa nè più nè meno quello che si sarebbe dovuto fare in questi anni di illegalità e grave danno al pluralismo, nonchè alla democrazia stessa.

Forse parlando di banditismo voleva omaggiare gli anni gloriosi con il suo amico-fattore Mangano.

Possiamo però stare tranquilli che entro il 2009 tante cose saranno cambiate.
Per far rimanere tutto come è ora.

Share

7 Commenti a “Banditismo all’italiana”

  1. Commenti SKA → http://www.terzoocchio.org/

    Il problema non credo sia tanto Rete4 sul digitale (d’altronde nel 2012 tutte le reti dovrebbero essere trasferite), quanto la scomparsa del SIC-Gasparri.

    Il SIC era un contenitore di entrate eterogenee, ossia QUALSIASI attività televisiva, radiofonica o editoriale.
    Il tetto delle risorse televisive era attorno ai 12 miliardi di euro, con la Gasparri passò a 26. Alzando da 4 a 5,8 miliardi di euro il limite di posizione dominante.
    Per un’azienda come Mediaset in contrasto con le norme Antitrust (come da Corte Costituzionale 2 volte) ci si possono immaginare i risvolti economici.

    Blaterare della “privazione di una rete”, che comunque avverrà nel 2009, è solo un mezzo ben più efficace per far schierare gli elettori della CDL in propria difesa.

  2. Commenti LiberaMente → http://www.liberoweb.net

    E’ curioso tra l’altro come Berlusconi si lamenti di essere obbligato di passare Rete4 sul digitale, quando è stato il suo governo a varare la legge che obbligava tutti ad andare sul digitale (per far contento il fratello che vende i decoder?).

  3. Commenti Lameduck → http://www.bloggers.it/lameduck

    L’unica concorrenza che capisce Berlusconi è nessuna concorrenza. Mi chiedo se la sua squadra sarebbe stata altrettanto vincente senza un trentennio di favori arbitrali. E non mi riferisco al Milan.
    ciao, bello il tuo blog!

  4. Commenti LiberaMente → http://www.liberoweb.net

    Di certo la mossa di uscire in questo momento con la legge per il riassetto del sistema televisimo è strategica.
    La maggioranza infatti ha bisogno di far approvare la legge finanziaria, quindi quale miglior modo se non quello di farlo con l’aiuto dell’opposizione concedendogli qualcosa sulle televisioni?
    Prevedo un bel inciucio, alla faccia nostra!

  5. Commenti Fiaschi → http://www.fiaschi.org

    Piccolo OT: detto, fatto, come auspicavi, le norme sull’emissione degli scontrini fiscali sono state arrotondate. Un emendamento presentato dal governo al decreto fiscale che accompagna la finanziaria alzerà il numero di accertamenti di non emissione di scontrini da uno a tre per vedersi abbassare la saracinesca.

  6. Commenti fash

    La legge Gasparri: la più grande paraculata al mondo!
    E proprio Berlusconi parla di banditismo… pensa te!!! E Europa7, a questo punto, che aggettivo dovrebbe utilizzare per tutti questi anni di assenza di trasmissione?
    Ancor di più, comunque, fa ridere Emilio Fede.
    Rimpiangerò Rete4 solamente perchè è l’unica emittente televisiva che ancora oggi propone le vecchie commedie all’italiana: mitiche!!!

  7. Commenti alcambi

    In questa ricostruzione manca il
    refarendum. Come mai?
    E’vero che la volontà popolare conta
    meno di zero per i furbetti di
    banca nostra.
    Comunque vadano le cose, l’avvento
    del digitale per tutti (speriamo 2012),
    farà venir meno ogni pretesto di
    discussione.
    Se fossi berlusconi, le TV le avrei già
    vendute da un pezzo.
    alcambi

Scrivi un commento


extra

WTF?

Giornalista, web designer e pubblicitario. Da blog di protesta negli anni in cui i blog andavano di moda, questo spazio è diventato col tempo uno spazio di riflessione e condivisione. Per continuare a porsi le giuste domande ed informare se stessi.