Le intercettazioni fanno paura

di SKA su Notizie Commentate il 23 Settembre 2006

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(sul tema ho scritto un articolo su BlogGoverno intitolato “Decreto legge sulle intercettazioni illegali : tutela della privacy o insabbiamento?”)

Il nuovo decreto-legge contro le intercettazioni illegali percorre alcuni punti salienti qui esposti :

L’autorità giudiziaria dispone l’immediata distruzione dei documenti, dei supporti e degli atti concernenti dati e contenuti di conversazioni e comunicazioni, relativi al traffico telefonico e telematico, illegalmente formati o acquisiti..[…]

[..]Di essi è vietato eseguire copia in qualunque forma. Il loro contenuto non costituisce in alcun modo notizia di reato, né può essere utilizzato a fini processuali o investigativi.

[..]Delle operazioni di distruzione è redatto apposito verbale, nel quale si dà atto dell’avvenuta intercettazione o detenzione e dell’acquisizione, delle sue modalità e dei soggetti interessati, senza alcun riferimento al contenuto delle stesse

Quindi si predispone l’immediata distruzione di tutti i documenti illecitamente raccolti, il divieto di copia ed il divieto di utilizzo a fini processuali. Infine un verbale per accertarne la distruzione. Tanto per star tranquilli.

Tutto quanto dopo lo scandalo sulle intercettazioni Telecom.

Se qualcuno degli intercettati abbia commesso reati, magari anche gravi, o qualcuno fosse coinvolto in qualcosa di ben più grosso con questo decreto-fretta-e-furia non lo sapremo mai.

Per tutelare i cittadini.
Dicono.

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6 Commenti a “Le intercettazioni fanno paura”

  1. Commenti Fra

    E’ veramente assurdo siamo arrivati al surreale.Ci siamo ridotti a ricevere brandelli di verità da blog fuori dal coro o addirittura da comici come Grillo,che dotato di sfera magica profetizzava gia da tempo alcuni degli scandali che ci hanno colpito.Ma la cosa più assurda è che se per sbaglio chi di dovere compie il proprio lavoro e saltano fuori documenti scottanti allora son guai.Bisogna distruggere tutto!
    Ma si, che ci importa ,continuamo sulla strda dei reality a degli amici di Costanzo, che ci interessa di quello che accade intorno a noi.

  2. Commenti Leonardo Carnesecchi

    Non e’ strano… e’ ormai sessantanni che funziona cosi’. E’ l’opinione pubblica che non deve sapere… Il potere non e’ del popolo… L’articolo della Costituzione dice che il popolo e’ sovrano… Il popolo e’ sovrano due giorni ogni cinque anni, poi diventa l’ultima ruota del carro fino alle nuove elezioni. Non possiamo sapere niente… le intercettazioni erano l’unico modo per informare la gente su cio’ che di illegale succedeva nei palazzi di potere… Togliendoci anche questa siamo di nuovo al buio… Menomale che ci sono alcuni blog come questo!!!

  3. Commenti Fiaschi → http://www.fiaschi.org

    Si parla comunque di dati sensibili acquisiti attraverso una violazione della privacy, per quanto sia necessario combattere l’illegalità rimane necessario tutelare la libertà e la privacy dei cittadini, in particolare di coloro che con l’illegalità non hanno nulla a che fare. Si parla di un dossier con intercettazioni, anche intime, di migliaia di cittadini spesso illustri. Concordo con i vostri dubbi, ma non distruggere ed analizzare quei dati significherebbe violare la privacy di liberi cittadini intercettati non attraverso un mandato della magistratura, ma un mandato di Telecom Italia e perdipiù, forse, vorrebbe dire vedere molte di quelle informazioni, anche non legate ad alcun procedimento giudiziario, pubblicate sui giornali.

    Non accetterei che qualcuno ascoltasse le mie telefonate con la mia ragazza o con mia sorella senza che esista un qualche sospetto nei miei confronti e che per di più fossero state acquisite in maniera illegale.

    Concludendo poi, ogni reato oltre che punito va scoraggiato, mettere agli atti delle intercettazioni acquisite illegalmente sarebbe un pessimo precedente, almeno a mio parere.

  4. Commenti Leonardo Carnesecchi

    Rispondo a Fra.
    Io leggo i blog, come vedo fa anche Lei. Sa da quanto tempo Grillo parla di Telecom? O parlava di Parmalat? Sta da tempo parlando anche di Mediaset e di Fiat… Si fa cosi’ per dire…
    Quanti Tg1 (tg nazionale per eccellenza) o tgcom ha mai sentito parlare di Telecom? Sa che il Sole 24 ore definiva Tronchetti l’ultimo industriale? Leggere giornali come Libero o L’Unita’ o Liberazione non serve a nulla! Sono notizie, purtroppo, strumentalizzate da i partiti che rappresentano e finanziano i giornali. A proposito di giornali, c’ha mai visto un articolo che dica che le tasse, che come tutti anche lei paga, servono per finanziare tutti i giornali, riviste, settimanali ecc… per svariati milioni di euro. Es. L’Unita’ sei milioni di euro l’anno…
    delle nostre tasse. Poi fanno una manovra finanziaria che potrebbe essere, invece che di trenta miliardi di euro, di quindici…
    Lei sapeva che in Parlamento ci sono 24 deputati condannati in via definitiva, in 3^ grado in Cassazione e che stanno li’ a legiferare.
    Lei lo voterebbe un candidato al parlamento se sapesse che e’ condannato in via definitiva per tangenti, corruzione o altro? Penso di no. O meglio ancora per mafia come Andreotti, mantenuto con i soldi dei contribuenti, e riconosciuto mafioso almeno fino al 1980, non assolto come disse il Tg 1, ma prescritto. C’e’ una sottile differenza, mi creda…
    Io credo che se un qualsiasi elettore onesto riesce a sapere prima questo e altro tipo di informazione, puo’ scegliere veramente in democrazia il suo deputato e non votare ad occhi chiusi… Ma questo tipo di notizie non si leggono sui giornali e non si sentono nei Tg…

  5. Commenti SKA → http://www.terzoocchio.org/

    Vorrei dare una doppia risposta.
    @Leonardo : questo è il discorso che pone le fondamenta di questo umile e modesto blog. Parto dall’idea scritta nella pagina Terzo Occhio : bisogna pensare da soli, essere continuamente fonti di domande, avere mente aperta, per informare sè stessi.
    Nessuna informazione subordinata.

    @Fiaschi : ho già scritto la mia più di una volta all’interno di BlogGoverno, ma a quanto pare c’è tanta gente che fa finta di non sentire esclusivamente per giustificare l’operato del Governo.

    Cercherò di essere ancora più semplice nell’esposizione.
    Se si CANCELLANO le prove di un reato chi ha commesso quel reato verrà sicuramente assolto, proprio per la mancanza delle prove!
    Sarà la magistratura a dover garantire la non pubblicabilità delle intercettazioni per la tutela dei consumatori stessi.

    In sede di processo, coloro che hanno commesso il reato potrebbero ben dire : reato? quale reato? dove sono le prove? come fa lei a dire che ho intercettato se non ci sono le intercettazioni, io stavo scrivendo un romanzo. (esempio banale portato da Piercamillo Davigo, Consigliere della Suprema Corte di cassazione)

    E’ la base dello stato di diritto.
    Senza quelle prove, i consumatori, che sono parte lesa in quanto intercettati illegalmente non potrebbero far rivalere i propri diritti in sede penale o civile.

    Ma vallo un po’ a spiegare…

  6. Commenti Leonardo Carnesecchi

    Rispondo a Ska.
    Il mio intervento voleva dire solo questo. Ogni informazione che ci viene data, dalla piu’ importante alla piu’ sciocca, provoca in noi istintivamente un giudizio ed un commento.
    Se l’informazione e’ distorta il pensiero, anche se proprio ed individualistico, e’ cmq manipolato alla fonte!!!!!!!!!!!!!
    Io ragiono per conto mio, mi piace quando parlo con qualcuno presentarmi per chi sono: Carnesecchi Leonardo. Non ho visto nessun altro nome e cognome. Dicevo… ragiono con la mia testa, ma per potermi informare giro diversi blog non mi fido piu’ dei giornali… Quando leggo una notizia in qualunque blog, mi faccio una mia idea che puo’ essere di condivisione o di non condivisione. Sono una persona affamata di sapere, non voglio restare al buio, voglio la luce e cerco di trovarla appena ho un momento libero…
    Dove lavoro non ho la possibilita’ di accedere a internet, cosi’ quando arrivo a casa mi apro internet per avere le notizie esatte, omale che vada, piu’ pulite possibile!!! O no? Cosa ne pensa Lei?

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WTF?

Giornalista, web designer e pubblicitario. Da blog di protesta negli anni in cui i blog andavano di moda, questo spazio è diventato col tempo uno spazio di riflessione e condivisione. Per continuare a porsi le giuste domande ed informare se stessi.