Tik Tok e i problemi con la privacy
di SKA su Notizie Commentate il 24 Febbraio 2023
Un dato di fatto: l’app e il social media di maggior successo al mondo, attualmente, è cinese. TikTok è un’applicazione che ha conquistato milioni di utenti in tutto il mondo, grazie ai suoi video divertenti, creativi e coinvolgenti. Tant’è che si parla più di un’app orientata all’intrattenimento, più che di social media. Ma il successo di TikTok è stato accompagnato da molte controversie e preoccupazioni sulla privacy e la sicurezza dei dati degli utenti.
Una delle principali preoccupazioni è che TikTok in quanto azienda privata cinese potrebbe essere soggetta al controllo del governo – e quindi del partito – cinese. Non è un segreto che la Cina abbia investito molte risorse per tenere fuori dai propri confini ed estromettere dal mercato le altre applicazioni concorrenti per consentire la crescita dei propri. Così come non è un segreto che il governo cinese abbia una forte influenza, per usare un eufemismo, nei confronti delle società private: tante altre aziende subiscono le ingerenze del partito o sono sotto controllo diretto. La storia di AliBaba e Jack Ma e la sua estromissione dall’azienda hanno fatto scattare più di qualche campanello d’allarme nella parte del mondo in cui domina il libero mercato.
Questo ha portato a preoccupazioni riguardanti la raccolta di dati degli utenti e il loro utilizzo da parte del governo cinese. Alcuni governi, come gli Stati Uniti e l’India, hanno addirittura vietato l’applicazione a causa di preoccupazioni sulla sicurezza nazionale. La notizia di queste ore è che anche la Commissione Europea e il Consiglio Europeo hanno vietato a tutti i dipendenti di tenere installata l’app di Tik Tok sul telefono: l’app dovrà essere disinstallata sia dai dispositivi aziendali che quelli personali. Il timore è che con quell’applicazione possano recuperare informazioni sensibili sui dipendenti.
Le aziende private cinesi, come TikTok, sono obbligate per legge a rispettare le richieste del governo cinese in materia di sicurezza nazionale e di informazioni sulle attività degli utenti. Ciò significa che se il governo cinese richiedesse informazioni sugli utenti di TikTok, l’azienda sarebbe obbligata a fornirle. È già successo: ByteDance, l’azienda che controlla l’app, ha ammesso di aver usato i dati per far localizzare giornalisti che avevano scritto articoli sgraditi alla piattaforma.
Se andiamo a leggere le policy sulla privacy di Tik Tok scopriamo che l’applicazione utilizza in modo molto spregiudicato i dati di chi lo utilizza.
“Il nostro sistema raccoglie automaticamente informazioni sull’utilizzo che fai dell’applicazione TikTok, tra cui il tuo indirizzo IP, le informazioni sul dispositivo (compreso il modello del dispositivo, il sistema operativo e la versione dell’applicazione), l’attività dell’applicazione, le informazioni sull’operatore mobile, il tempo trascorso nell’applicazione e l’utilizzo delle funzioni dell’applicazione.”
La privacy policy di TikTok indica inoltre che l’applicazione può raccogliere informazioni sulle tue interazioni con altri utenti, come i commenti, i messaggi diretti e i contenuti generati dall’utente.
Problema: in base a queste premesse la preoccupazione è che il governo cinese potrebbe utilizzare tutte quelle informazioni, a partire dalla localizzazione geografica, come strumento di spionaggio e sorveglianza. Pur avendo fornito delle blande rassicurazioni di fatto non risponde a nessuna legge o criterio della privacy delle persone.
Anche le altre applicazioni che utilizziamo – non solo social media – utilizzano i nostri dati, ma sono più funzionali a scopi di marketing e di advertising interne. Ma soprattutto, in particolare in Europa e negli Stati Uniti, esistono leggi e organismi, parlamenti che non – e non possono avere – controllo o ingerenze dirette su quelle aziende e su quei dati.
In Europa, le leggi sulla privacy sono forti e mirano a proteggere i dati personali degli utenti. La principale legge sulla privacy in Europa è il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR), che è entrato in vigore nel 2018. Il GDPR impone alle aziende che raccolgono e utilizzano i dati personali degli utenti di rispettare una serie di norme rigorose, tra cui il consenso esplicito degli utenti per la raccolta e l’utilizzo dei dati, il diritto degli utenti di accedere ai loro dati personali e di richiederne la cancellazione.
Tuttavia, non tutti sono soddisfatti della protezione dei dati offerta dal GDPR. Alcuni sostengono che non sia abbastanza forte per proteggere completamente i dati personali degli utenti, mentre altri ritengono che le sanzioni per le violazioni della privacy non siano sufficientemente severe.
In ogni caso, è importante che gli utenti di TikTok e di altre applicazioni di social media siano consapevoli dei rischi per la privacy e che esercitino il loro diritto alla privacy e alla protezione dei dati. Il consiglio che viene dato in questi casi è quello di “leggere attentamente i termini di servizio”, ma viviamo nel mondo reale: chi li legge veramente? Fate attenzione a quello che viene condiviso e se non vi sentite a vostro agio nel fornire dati personali, disinstallate l’app. Si sopravvive lo stesso.