Instagram (e Facebook) venderanno le vostre foto
di SKA su Notizie Commentate il 18 Dicembre 2012
Cito direttamente la fonte, che è Paolo Attivissimo, per far notare una nuova norma di Instagram (proprietà di Facebook Inc.) che recita testualmente:
you agree that a business or other entity may pay us to display your username, likeness, photos (along with any associated metadata), and/or actions you take, in connection with paid or sponsored content or promotions, without any compensation to you.
Che tradotto significa – per semplicità utilizzo sempre la traduzione di Attivissimo:
per mostrare il vostro nome utente, la vostra immagine, le vostre foto (insieme ad eventuali metadati associati) e/o le azioni che effettuate, in relazione a promozioni o contenuti pagati o sponsorizzati, senza alcun compenso a voi.
Potenzialmente quindi, tutte le foto scattate a parenti, amici, piatti del giorno – a giudicare dalla mole di foto a piatti viene da pensare che Instagram sia nato per questo – e paesaggi potranno essere utilizzati a scopi commerciali. Il Paolo Antibufala dice “in pratica li avete venduti“. In realtà non è così, in pratica li avete regalati ad una società quotata in borsa che può farne ciò che vuole a fini commerciali.
Se pur con moltissime criticità di ragionamento, il discorso che fece Wu Ming 1 in questo articolo – almeno nella parte in cui si parla del lavoro invisibile degli utenti dei social network – non è così difforme dalla realtà.
Senza andare a scomodare Marx, stiamo realmente parlando di sfruttamento – nel senso più etimologicamente stretto – di una manovalanza digitale che produce contenuti gratuiti in favore di società quotate in borsa e quindi per natura intrinseca rivolte al capitale.