Dropshipping: cos’è e come avviare un’attività

di SKA su Marketing il 28 Giugno 2019

Qualche settimana fa mi stavo occupando dell’aggiornamento di un piano marketing per un’azienda di e-commerce e durante la riunione conclusiva è saltata fuori l’idea Dropshipping. Dopo qualche sguardo incerto tra tutti i presenti è stato necessario studiare meglio l’argomento e valutarne la reale fattibilità aziendale. 

L’aspetto interessante del dropshipping – nel nostro caso per un segmento aziendale di riferimento – è la possibilità di creare un’attività senza bisogno di avere a disposizione capitali di partenza, magazzini o dipendenti dedicati.

Ma forse bisogna fare un passo indietro. Il dropshipping è più che altro un metodo di vendita tramite cui il venditore mette in vendita il prodotto senza però la necessità di possederlo materialmente in magazzino. In sintesi estrema: l’acquirente richiede il prodotto al venditore – con funzione da intermediario, in pratica –  che a sua volta trasmette l’ordine al fornitore (il dropshipper) che provvederò a spedire la merce direttamente all’acquirente finale.

Il venditore che sta in mezzo a questo schema si occupa del marketing e della pubblicizzazione del prodotto, rimuovendo tutte le spese di magazzino e logistica (imballaggio e spedizione).

Possiamo dire che avviare un’attività online con Dropshipping sia tutto sommato una cosa semplice e vantaggiosa. Esistono vantaggi sia per i venditori che per i fornitori: i primi non dovranno avere un capitale di merce di partenza, magazzini o dipendenti dedicati alla logistica, ma soltanto relativamente all’area vendita e marketing.
Anche per il fornitore è però un vantaggio: si può estendere la propria rete di vendita, potenzialmente in tutto il mondo, o comunque penetrando in mercati non ancora coperti, senza doversi insediare con la propria azienda. Sarà l’azienda del venditore ad occuparsi della parte istituzionale.

Gli svantaggi ci sono e di solito riguardano la marginalità sul prodotto, che implica la necessità di realizzare elevati volumi di vendita. Sia per il venditore che per il fornitore i margini di guadagno rischiano di abbassarsi notevolmente a causa dell’alta competitività del mercato, in particolare quello online, in cui è di solito il prezzo più basso a spuntarla.

Altro problema potrebbe essere quello relativo all’approvvigionamento: per il venditore non avere un magazzino di riferimento in tempi brevissimi, potrebbe comportare una difficoltà oggettiva nel trovare la merce o verificarne l’effettiva disponibilità. Sarà compito di entrambe le parti fare in modo che i sistemi di comunicazione siano impostati nel miglior modo possibile prima di avviare l’attività.

Il dropshipping rappresenta indubbiamente una modalità interessante da sfruttare nei casi in cui si vogliano esplorare dei mercati – in entrambe le direzioni – o si voglia un’attività di vendita sul quale si è particolarmente ferrati. Un metodo semplice e molto veloce per avviare un business online senza praticamente nessun investimento iniziale, a parte quello di: un buon sito web, una gestione adeguata di tutto il comparto del digital marketing ed un customer service. 

 

 

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Giornalista, web designer e pubblicitario. Da blog di protesta negli anni in cui i blog andavano di moda, questo spazio è diventato col tempo uno spazio di riflessione e condivisione. Per continuare a porsi le giuste domande ed informare se stessi.