Energia Insensibile

di SKA su ControInformazione il 20 Novembre 2008

Se dici Sorgenia non ti viene in mente nulla, se dici Carlo De Benedetti sì.
La Sorgenia sta costruendo una maxicentrale produzione di energia elettrica a ciclo combinato (turbogas) da 750 Megawatt ad Aprilia (Latina), in zona Campo di Carne, speculando e costruendo in maniera abusiva con la connivenza del governo. Dei governi. 400 milioni di euro per un metanodotto di 9 chilometri per l’approvvigionamento del gas e un elettrodotto di oltre un chilometro per trasportare l’energia creata.

Due giorni fa il presidio pacifico del gruppo di manifestanti NoTurboGas è stato militarmente sgomberato dalla polizia al tacito grido di “Legalità”, come titola il quotidiano Latina Oggi (Ciarrapico). In due giorni la Sorgenia ha iniziato un’opera edilizia abusiva nell’area destinata alla turbogas approfittando “dello sgombero e del massiccio cordone di polizia che da due giorni presidia la zona la Sorgenia non solo ha tirato su la recinzione e, lungo di essa, realizzato una trincea di 170 metri e profonda quasi 2 metri per impedire, così dicono, che possa essere scavalcata. Ha anche scavato una grossa buca, si parla di 100 metri per 100, riempita di cemento, che somiglia molto all’inizio di un vero e proprio basamento della centrale”. Un record.

I motivi dei presidi erano e sono due, ma fondamentali.

1. Il peggioramento della qualità dell’aria:una valutazione di impatto ambientale della Giunta Regionale del Lazio, 1 Agosto 2003 aveva già inserito Aprilia nella lista dei territori nei quali i valori degli inquinanti sono superiori ai limiti di legge.

2. Pericolosità. In base alla Direttiva Seveso (non legge) in quella zona esistono già quattro impianti catalogati come a “rischio di incidente rilevante”: due fabbriche farmaceutiche, una di vernici e la quarta, la più vicina, di pesticidi. Secondo uno studio effettuato dall’Università La Sapienza non c’è alcun bisogno di un altro impianto a rischio.

Così come non ce ne sarebbe bisogno per il Dipartimento istituzionale della Regione Lazio che scrive ad Aprile 2008: “Il settore termoelettrico laziale ha attualmente una potenza sufficiente a sostenere i consumi prevedibili al 2020 e non è quindi necessario aumentare la potenza attualmente installata”.
La centrale Sorgenia, esistendo solo su carta, non poteva di certo rientrare in quella valutazione.

L’iter burocratico della centrale parte dal 9 aprile 2002 data in cui il governo Berlusconi di allora attua il decreto “sblocca centrali”. Un mese dopo l’ex Energia spa, divenuta poi Sorgenia, fa richiesta per l’apertura della centrale turbogas ad Aprilia. In barba alle varie valutazioni di impatto ambientale il 2 ottobre 2006 il ministero dello Sviluppo Economico, guidato da Pieluigi Bersani (Pd), concede l’Autorizzazione a costruire.

Il 14 febbraio 2008 il Tar del Lazio accoglie il ricorso presentato dai cittadini di Aprilia, annullando quindi le autorizzazioni del Ministero dell’Ambiente ed il decreto di autorizzazione del Ministero dello Sviluppo. Ma – ullalà! – il 19 marzo 2008 un nuovo decreto a firma Ministero dello Sviluppo Economico annulla tutto di nuovo. Rimettendo in gioco la Sorgenia, che può quindi costruire.

Fino ad oggi, che con l’uso della forza si è insediata a Campo di Carne alzando barricate e facendo sfollare i cittadini a manganellate.
Vi state chiedendo anche voi, come Daniele Luttazzi, per quale motivo Repubblica non abbia parlato?
Le parole chiave stanno scritte sopra: Carlo De Benedetti e Pierluigi Bersani.
p.s. ne ha parlato a Luglio invece, qua. Festeggiando il via libera per Sorgenia.

Fonti:
Turbogas di Aprilia. Si scrive Sorgenia, si legge De Benedetti, da Carta e il Messaggero
Aprilia militarizzata e minata, Sorgenia abusiva, da Carta
NoTurboGas Aprilia

Share

1 Commento a “Energia Insensibile”

  1. Commenti Tetris → http://www.terzoocchio.org

    L’ho visto solo perché abito nel Lazio: tg3Regione rulez…!!

Scrivi un commento


extra

WTF?

Giornalista, web designer e pubblicitario. Da blog di protesta negli anni in cui i blog andavano di moda, questo spazio è diventato col tempo uno spazio di riflessione e condivisione. Per continuare a porsi le giuste domande ed informare se stessi.