Fuoco amico, dicono

di SKA su Satira il 6 Marzo 2005

Ero in attesa di qualcosa di veramente importante per tornare a scrivere, tra queste pagine che sembrano sempre più casa mia e su cui provo ad esprimere il mio umile quanto presuntuoso pensiero.
Qualcosa di grosso, già . Ed ora che è successo cosa rimane?

La cronaca è sotto gli occhi di tutti e non è certo questa la sede per ricostruirne le fila.
Abbiamo assistito attoniti ai momenti confusi in cui, quei pochi telegiornali puntuali, annunciavano la liberazione della giornalista de “Il Manifesto” Giuliana Sgrena. Gioire? Piangere? Cosa fare? E po si scopre che invece non c’è neanche il tempo per essere felici,poichè alla liberazione di un’italiana è susseguita la morte di un altro concittadino che ha fatto in modo che questo potesse accadere.

Nicola Calipari, dirigente del Sismi, è morto dopo un vero e proprio agguato attuato nei loro confronti a circa 700 metri di distanza dall’areoporto di Baghdad. Il luogo dove tutto sarebbe finito.
Si è gridato al Blitz, ad una rivolta dei “terroristi”. Ebbene no. Il crogiuolo di colpi è partito da un tank USA, ma il perchè non è dato sapersi. Inutile perdersi nel marasma di ipotesi, opinioni, false ricostruzioni utili soltanto a riempire di fuffa il già ostico territorio dell’informazione.

Scherzi del destino, fai da mediatore con dei pericolosissimi “tagliagole” e non succede niente, stai per arrivare a casa e ad ammazzarti sono gli “amici”. Beh, begli amici. Lo diceva la mamma di non dare confidenza agli sconosciuti, specie se sono stranieri.

I giornali, particolarmente in vena d’ironia, continuano a scrivere del Fuoco Amico, un altro macabro ossimoro da annoverare tra i tanti utilizzati in questa tragi-comica guerra. E’ secondo soltanto alle Bombe intelligenti o ai Danni collaterali, per non citare sempre la solita Guerra preventiva che è stata oramai ascritta negli annali della comicità .
Mi chiedo : ma che ha di amichevole una qualsiasi pallottola sparata da un mitra? Che ha di intelligente una bomba programmata per esplodere in un centro abitato e ammazzare un centinaio di persone?
Insomma, una quantità apprezzabile di vera e propria spazzatura linguistica atta ad annebbiare le menti nonchè a nascondere i fatti dal loro vero nome. Una sorta di italiano acrobatico che ti permette di dire qualsiasi cosa ed immediatamente il suo contrario, smentendo poi sia la prima che la seconda tesi. Gli allievi della scuola sono tutti ottimi, ma uno dei migliori risulta essere quel solito secchione di Tremonti che tutto solo ed incurante del mondo porta avanti la fantasiosa tesi che non è vero che in Iraq c’è una guerra, bensì una missione umanitaria per il solo fatto che lì ci stanno le Nazioni Unite. Se la gente muore è colpa loro che non ha collaborato, mica nostra.

Torno alla prima domanda, cosa rimane ora? Rimane una famiglia orfana di un eroe garbato, una persona che ha fatto sempre il suo lavoro con professionalità , dedizione ed umiltà e che si ritrova ad essere etichettata “eroe” post-mortem colpito dal fuoco amico. Eroi per essere morti a causa degli amici. Vista così non fa molto onore. Va considerato tale per il lavoro svolto con responsabilità e coraggio sino a quel giorno, se tutto fosse filato liscio avrebbe svolto un lavoro rischioso sì, ma pur sempre nelle sue competenze. E rimanendo nell’anonimato. Come sempre.

Rimangono anche tutti i dubbi del caso, quello del possibile complotto Statunitense contro gli organi del Sismi e la Sgrena, quello dell’ “errore” (si possono sparare 300-400 colpi per errore?) provocato da un clima di guerra (checchè ne dica Tremonti) in cui ragazzini sempre più giovani ed inesperti hanno in mano armi micidiali. Gli USA inizialmente non sapevano niente, poi ci hanno pensato bene ed è diventata una “tragica fatalità ” ed infine, tanto per non farc mancare niente, “mancato coordinamento” che per i non addetti ai lavori significa : non ci abbiamo capito una sega.

E questa è un po’ la storia di noi Italiani, i nostri governi davanti agli Stati Uniti valgono poco meno di zero o giù di lì. Tutti i governi, sia chiaro. Da Ustica a Sigonella, al Cermis ad oggi.
Anche stavolta sarà inutile gridare alla verità , ci sarà data una verità ufficiale a cui l’attuale Governo dovrà dare atto di “estrema esaustività “, verranno puniti 2 o 3 ragazzini, sospesi da ogni incarico, derisi e presi di petto dall’opinione pubblica. Loro diranno :”ma abbiamo soltanto eseguito gli ordini”. E poi silenzio.

Maledette siano le guerre, maledetti siano i portatori di dolore, sofferenza e morte.

[i]Qui
Vivono per sempre
Gli occhi che furono chiusi alla luce
Perchè tutti
Li avessero aperti
Per sempre
Alla Luce
[/i]
(Giuseppe Ungaretti, Per i morti della Resistenza )

[pre] Joy Division – Love will tear us apart[/pre]

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Giornalista, web designer e pubblicitario. Da blog di protesta negli anni in cui i blog andavano di moda, questo spazio è diventato col tempo uno spazio di riflessione e condivisione. Per continuare a porsi le giuste domande ed informare se stessi.