La multinazionale chiamata Chiesa Cattolica

di Reverendo SenzaDio su L'ora di religione il 19 Luglio 2007

Come sappiamo la Chiesa nel suo passato di brutalità, inquisizioni, assassinii e tradimenti della peggior specie (peggiore perché fatti in nome di un Dio misericordioso), ha anche costantemente stipulato degli accordi e concordati con i più variegati potenti della Terra.
Sempre bella gente comunque.

Prendendo d’esempio soltanto la storia più recente vediamo il concordato con Napoleone nel 1801, con Francesco Giuseppe in Austria nel 1855, con Mussolini in Italia nel 1929, con Hitler nel 1940, con Antonio Salazar in Portogallo nel 1940 e nel 1953 con Francisco Franco in Spagna.

In Italia i famosi Patti Lateranensi fruttarono alla Chiesa una Convenzione Finanziaria e un Concordato, riconoscendo l’indipendenza e la sovranità dello Stato Vaticano (non riconosciuta sino ad allora) nonchè una cospicua ricompensa per i danni subiti dopo la conquista di Roma nel 1870 da parte dello Stato Italiano.

In base ad un debito accumulato nei confronti della Chiesa lo Stato Fascista pagò al Pontefice una somma di circa “750 milioni in contanti e un miliardo in consolidato 5 per cento al portatore“. Santificati però.

Mussolini stesso ammise candidamente che :

Le idee religiose hanno ancora molto impero, più di quanto non si creda da taluni filosofi. Esse possono rendere grande servizio all’umanità. Essendo d’accordo col papa si domina ancora la coscienza di 100 milioni [oggi un miliardo] di uomini

Esattamente le stesse cose che pensano, ma non dicono, i vari Casini, Mastella, Margheritini, Prodiani ed un po’ tutti in genere.

Dopo una serie di tentativi il Concordato è caduto nel 1984, pur continuando ad “assicurare l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche”.

La Somma versata in favore della Chiesa con la Convenzione Finanziaria viene sostituita dal famoso “8 per mille” sul gettito dell’IRPEF. Grazie ad esso la Chiesa riceve attualmente circa un miliardo di euro. Una cifra non destinata ad opere di carità come vorrebbero farci credere. In base ai dati della CEI relative al trienni 2002-2004 i fondi sono destinati per il 20% a interventi caritativi, 34% al sostentamento del clero e 46% per esigenze di culto (??).

E siccome “In caso si scelte non espresse da parte dei contribuenti, la destinazione si stabilisce in proporzione alle scelte espresse”, soltanto un terzo degli Italiani sceglie a chi devolvere l’8 per mille, quindi l’85% va ogni anno alla Chiesa Cattolica. Che furbi.

A quel miliardo di euro vanno poi aggiunti :
– 478 milioni di euro per gli stipendi degl insegnanti di religione
– 258 milioni per i finanziamenti alle scuole cattoliche
– 44 milioni per le cinque università cattoliche
– 25 milioni per la fornitura dei servizi idrici al Vaticano
– 20 milioni per l’Università di Campus Biomedico dell’Opus Dei
– 19 milioni per l’assunzione in ruolo degli insegnanti di religione
– 18 milioni per i buoni scuola degli studenti delle scuole cattoliche
– 9 milioni per il fondo di sicurezza sociale dei dipendenti vaticani e dei loro familiari
– 9 milioni per la ristrutturazione di edifici religiosi
– 8 milioni per gli stipendi dei cappellani militari
– 7 milioni per il fondo di previdenza del clero
– 5 milioni per l’Ospedale di Padre Pio a San Giovanni Rotondo
– 2 milioni e mezzo per il finanziamento degli oratori
– 2 milioni per la costruzione di edifici di culto
– Varie ed eventuali
[Dati del 2004]

Il che porta ad una cifra di circa tre miliardi di euro a cui vanno aggiunte le mancate entrate per lo Stato, causate da una lungaggine di esenzioni fiscali nei confronti della Chiesa.

Gli enti ecclesiastici sono circa 59.000 ed hanno circa 90.000 immobili con vario utilizzo (non chiese, ma parrocchie, oratori, conventi, seminari, case ecc…).
Un valore complessivo che si aggira attorno ai 30 miliardi di euro, imposte sui fabbricati, l’imposta sui terreni, sul reddito delle persone giuridiche, compravendita e l’IVA.

A cui va aggiunta, come se non bastasse, l’esenzione del pagamento dell’ICI che fa perdere ai comuni una cifra stimata attorno ai 2 miliardi e 250 milioni di euro.

Era Gesù a dire “Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli” ?
Se son gli altri a rimanere poveri, tutto va bene.

Fonti:
informazioni tratte dal libro “Perché non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici)” di Piergiorgio Odifreddi

Share

5 Commenti a “La multinazionale chiamata Chiesa Cattolica”

  1. Commenti Anonimo

    Non avrei mai immaginato nulla del genere. Il bello è che hanno anche il coraggio di metter becco nella nostra vita politica, senza che nessuno sappia niente di questi dati e nessuno che possa “esprimere un opinione” nella loro di vita politica.

  2. Commenti Jim → http://www.myspace.com/jim_n90

    So ke lo stato vaticano usufruisce dell’8 permille sull’IRPEF di tante persone (anke atee) a loro insaputa!
    So ke tutti gli edifici di sua proprietà, ke occupano il suolo italiano sono esenti da tasse!
    So ke lo stato italiano finanzia i centri comunitari, le scuole (…) dello stato del vaticano, ke chiese (nel senso di chiedere e nn di templi cattolico) di essere riconosciuto come tale (con diritti e doveri -poco rispettati- annessi), ma ke poi sukkia dalle mammelle della patria Italia per far arrivare sul tavolo del prete (magari pure pedofilo) il piatto di pasta!
    So tante cose ke palesano la vera natura ipocrito-scroccona dello stato del vaticano!
    So tante altre cose ke fanno capire quanto la chiesa, intesa come congrega clericale, sia solo piena di animali con doppio mento il cui scopo, mascherato da uno stile di vita ed una filosofia talvolta ammirabile, è quello di collezzionare più possibile altri menti!

    Ma non sapevo ke fosse lo stato italiano a pagare per fornire allo stato del vaticano i giusti servizi, cioè, è come se la Russia ci pagasse per darci il gas! Questo è veramente allucinante!!

    Questa è un’altra cosa ke mi fa capire (o meglio ke mi conferma ulteriormente) quanto siano mafiosi!
    Ma una mafia ke ha il potere di far male alla politica socio-economica italiana senza essere perseguita, ma ke addirittura viene apprezzata (nn dimentichiamo l’aumento di malati di leucemia ed altri tipi di cancro vicino alle antenne di Radio Maria a Cesano al quale non si può porre rimedio diminuendo l’emissione di radiazioni elettromagnetiche perké l’impianto è di proprietà del Vaticano, e dubbito ke ne paghi le tasse adeguate)
    contiuna—>

  3. Commenti Jim → http://www.myspace.com/jim_n90

    —>continuo

    P.S.
    Tra tutti i conti ke hai fatto ti sei dimenticato il CESTELLO DI VIMINI! Quello ke passa ad ogni celebrazione, dove la gente nn mette meno di 5€, considerate le persone ke vanno in chiese, e quante liturgie si fanno…Bè…Il risultato è una cifra rilevante a disposizione del parroco per farci quel ke vuole, oltretutto prende pure lo stipendio, e quando kiede di fare dei lavori per l’oratorio, oppure un maxiskermo, oppure un distributore, oppure un biliardo, oppure qualsiasi così per rendere più bella la vita in parrokkia, sicuramente, quando va male lo pagano ad un prezzo molto inferiore a quallo di mercato, altrimenti possono pure sperare in una donazione!

    Concludo dicendo ke in pratica questi se piano li sordi, e pure tanti, per ogni verso, solo per farsi gli affari loro…Ma nn dobbiamo arrabbiarci, xké se no come potremmo fare per entrare nel regno dei cieli? Anzi dobbiamo vederl kome eroi ke si sacrificano loro per noi! E poi, da quando hanno “kiuso” il limbo e ce sta solo inferno e paradiso, la situazione è più drastica!

    Cmq come disse Brunuel io, grazie a Dio, sono sempre stato ateo, o quasi!

  4. Commenti Anonimo

    “Ho sempre pensato che se Dio non esistesse bisognerebbe inventarselo….il che è esattamente ciò che ha fatto l’uomo da quando ha messo piede sulla terra” (De Andrè)

    E noi abbiamo i peggiori rappresentati sulla terra di questa invenzione…anche peggio dei predicatori musulmani.

    Non c’è mai fine alla vergogna.

    Paolo da Madrid

Scrivi un commento


extra

WTF?

Giornalista, web designer e pubblicitario. Da blog di protesta negli anni in cui i blog andavano di moda, questo spazio è diventato col tempo uno spazio di riflessione e condivisione. Per continuare a porsi le giuste domande ed informare se stessi.