Facebook non è Amazon

di SKA su Notizie Commentate il 22 Maggio 2012

Continuo a leggere di paragoni tra le quotazioni in borsa di Facebook e Amazon: il parallelismo “confortante” dovrebbe essere dato dal fatto che Amazon – come FB – nelle prime settimane ha perso molto ed il valore delle sue azioni è stato per molto tempo inferiore al suo prezzo di collocamento. Poi, quasi per magia – secondo i meravigliosi cronisti dell’ultim’ora – il titolo di Amazon si è quadruplicato. L’azzardato paragone tra Facebook e Amazon è dato dal fatto che entrambi “lavorano sul web” e fanno parte del settore IT.
Ed questa è la cazzata più grossa.
Il titolo di Amazon si è quadruplicato perché Amazon produce qualcosa di tangibile: sentito mai parlare di Kindle? l’e-reader diventato leader del settore in pochi anni? Amazon ha magazzini interi pieni di roba vera e tangibile: libri, cd, materiale tecnologico, abbigliamento persino. Laddove non possiede magazzini con il materiale da spedire, ha accordi commerciali con magazzini che spediscono conto terzi e te lo spediscono direttamente a casa.
E del mastodontico mercato degli e-book venutosi a creare negli ultimi 3 anni? Investimenti reali.
Per Amazon il sito web è solo – se pur l’unico – canale di accesso per l’acquisto di merce vera, che è invece il business reale che sta alle spalle della società di Seattle.
Facebook cosa produce? Il modello di business alle spalle del più popolare social network di massa si basa su due basi fondamentali: la forza dei numeri dei propri utenti – 900 milioni – e gli introiti pubblicitari. Non produce nulla di realmente tangibile che possa funzionare da cuscino nel caso di una nuova bolla e/o fallimento della stessa FB.
A meno che non si decida che è possibile fare compravendita diretta degli utenti (già avviene in maniera indiretta con gli sponsor personalizzati) FB non è minimamente paragonabile ad Amazon. Sul come andranno le quotazioni non ne ho idea, ma se fossi un investitore dell’IT guarderei altrove.

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Giornalista, web designer e pubblicitario. Da blog di protesta negli anni in cui i blog andavano di moda, questo spazio è diventato col tempo uno spazio di riflessione e condivisione. Per continuare a porsi le giuste domande ed informare se stessi.